Donna, vita, libertà
Avere vent'anni in Iran e morire per i diritti delle donne
Marjane Satrapi, Jean-Pierre Perrin, Farid Vahid
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Editeur - Casa editrice |
Rizzoli
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Asia
Medio Oriente
Iran
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Pagine - Pages
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272
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Titolo originale
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Donna, vita, libertà. Avere vent'anni in Iran e morire per i diritti delle donne
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Edizione - Collana |
Rizzoli Lizard
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Traduttore |
Lara Pollero
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Donna, vita, libertà
Il 16 settembre 2022, Mahsa Amini muore in seguito al pestaggio subito dalla polizia morale perché non indossava "correttamente" il velo. La sua morte scatena in tutto l'Iran un'ondata di protesta che dà vita a un movimento femminista senza precedenti. Marjane Satrapi ha riunito tre esperti, il politologo Farid Vahid, il reporter Jean-Pierre Perrin, lo storico Abbas Milani, e alcuni tra i più grandi talenti del mondo del fumetto per raccontare un evento che ha segnato la storia dell'Iran e quella di noi tutte e tutti.
Recensione di Giuseppe RIGGIO on Aggiornamenti sociali, Fascicolo: ottobre 2024 https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/donna-vita-liberta/ Il ritorno di Marjane Satrapi al graphic novel, dopo quasi vent’anni dal suo ultimo lavoro, è legato ancora una volta alla storia del suo Paese, l’Iran, già al centro della narrazione autobiografica di Persepolis, il suo libro più famoso.
In questa occasione Satrapi non lavora da sola, ma è la curatrice di un’opera collettiva che prende le mosse da quanto accaduto nel settembre 2022, quando l’Iran è stato scosso dalla morte in prigione della ventiduenne Mahsa Amini a causa delle percosse subite, arrestata dalla polizia morale religiosa perché indossava il velo in modo inappropriato.
Il volume Donna, vita, libertà – il cui titolo riprende lo slogan scandito per mesi nelle proteste successive alla morte di Mahsa – non si limita a raccontare le recenti vicende, ma allarga lo sguardo per ripercorrere la storia iraniana. Si sofferma in particolare sugli ultimi quarant’anni, su come è cambiata la vita nel Paese con l’avvento della Repubblica islamica dopo la rivoluzione del 1979, sulle forme di resistenza che ci sono state in questi decenni.
Per far capire che cosa è successo in Iran a chi non appartiene a quel popolo, per restituire la complessità di una storia al di là delle fuorvianti semplificazioni, Satrapi ha lavorato con tre profondi conoscitori dell’Iran: il politologo Farid Vahid, il giornalista Jean-Pierre Perrin e lo storico Abbas Milani, con cui ha elaborato i contenuti del libro poi trasfusi nelle tavole del graphic novel, realizzate da diciassette noti disegnatori (quattro iraniani e tredici europei).
Il libro racconta così la Storia, con la maiuscola, di un Paese dalla tradizione millenaria e le storie di tante persone, in particolare delle donne e degli uomini che nel passato hanno lasciato l’Iran e dei giovani che negli ultimi mesi hanno preso posizione, alcuni dei quali sono stati condannati a morte per aver protestato nelle strade. Proprio le cause all’origine delle recenti manifestazioni costituiscono il filo conduttore del volume: spiegare com’è cambiata la condizione delle donne nel Paese, fino agli anni della Repubblica islamica in cui sono state di fatto bandite, divenendo così «figure fondamentali della lotta» (p. 14), perché «se le donne non sono libere e con pari diritti, la libertà e la democrazia non possono essere parte della società» (pp. 14-15).
Questa narrazione è realizzata attraverso un testo preciso e asciutto, che prende di volta in volta una veste grafica diversa, in base agli stili e alle tecniche usate dai disegnatori coinvolti, riuscendo a comunicare in modo efficace e a coinvolgere il lettore, a renderlo al contempo partecipe a livello empatico, più consapevole e informato. Alla base del volume vi è indubbiamente un grande amore per l’Iran e la volontà, affermata esplicitamente, di far sapere agli iraniani che non sono stati lasciati soli o dimenticati (la versione in persiano del graphic novel è accessibile gratuitamente online). Vi è anche la speranza per il futuro, la convinzione che il regime cadrà, che «la prossima rivolta sarà quella decisiva», perché «ci sono cose che non si possono fermare» (p. 259), come traspare con forza nelle ultime tavole in cui Joann Sfar racconta per immagine lo scambio a tutto tondo tra l’A. e i tre esperti all’origine di Donna, vita, libertà su che cosa è successo in Iran e su che cosa è cambiato nel corso di questi decenni.
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Recensione in lingua italiana |
1969, Rasht, Iran Autrice di fumetti e illustratrice iraniana. Nata sulle rive del Mar Caspio, è vissuta a Teheran, a Vienna, Strasburgo e Parigi. Discendente di una nobile famiglia, ha avuto un nonno e la madre attivisti politici, dai quali ha ereditato la passione politica. Ha passato la sua infanzia a Teheran dove ha conosciuto la rivoluzione e la guerra contro l’Iraq. Durante la guerra, Marjane ha dovuto lasciare il suo paese mal sopportando il clima instaurato dal nuovo regime: ad appena 14 anni viene mandata a Vienna in un liceo francese. Tornata in Iran, studia Belle Arti, ma i suoi progetti sugli eroi, e soprattutto sulle eroine, della mitologia iraniana, non convincono il regime ed è costretta a lasciare di nuovo il suo paese. Dopo aver studiato Arte a Strasburgo si trasferisce a Parigi, dove tutt’ora abita. Dal 1977 scrive e illustra anche libri per i bambini. La Satrapi ha acquisito fama mondiale grazie alla serie Persepolis, romanzo a fumetti autobiografico elogiato dalla critica, nel quale descrive la sua infanzia in Iran e la sua adolescenza in Europa attraverso una serie di intelligenti quanto avvincenti episodi di vita quotidiana. È stata insignita dell premio per il miglior albo all'Angoulême International Comics Festival del 2004 per il suo Broderies (in Italia Taglia e cuci), pubblicato l'anno precedente e per il più recente Pollo alle prugne. Attualmente cura per il "The New York Times" una colonna illustrata, pubblicata nella sezione Op-Ed del giornale con frequenza apparentemente irregolare. Nel 2006 la Sony Pictures Classics ha trasformato Persepolis in un film d'animazione, la cui diffusione è iniziata nel 2007. Scritto e diretto da Vincent Paronnaud assieme alla stessa Satrapi, la pellicola annovera tra le sue voci quelle di Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve, Danielle Darrieux, e Simon Abkarian. Del 2011 è Il sospiro (Rizzoli Lizard). |
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