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02/04/2025 12:29:51

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Tabo Monastery and Buddhism in the Trans-Himalaya

Thousand Years of Existence of the Tabo Chos-Khor

Handa O.C.


Editeur - Casa editrice

Indus Publishing Company

  Asia
India
Himachal Pradesh


Città - Town - Ville

Delhi

Anno - Date de Parution

1994

Pagine - Pages

167

Titolo originale

Tabo Monastery and Buddhism in the Trans-Himalaya: Thousand Years of Existence of the Tabo Chos-Khor

Lingua originale

Lingua - language - langue

eng


Tabo Monastery and Buddhism in the Trans-Himalaya  

"Questo libro è uno studio completo dell'ascesa e dello sviluppo del Buddhismo in un contesto spazio-temporale più ampio della regione trans-himalayana occidentale fin dai suoi giorni nascenti in India. La successiva fioritura del Buddhismo nel mondo tibetano e l'emergere del regno buddhista di Guge nel Tibet occidentale sono stati discussi nel contesto della politica trans-himalayana contemporanea.
"È la prima volta che la grandezza incontaminata e la gloria intellettuale del più antico istituto buddhista nella regione trans-himalayana, il Tabo chos-Khor, sono state riscoperte nel presente studio dal Dott. O.C. Handa, che si è già guadagnato una distinzione nello studio di questa regione. Fondato nel 996 d.C. dal Grande Lotsawa Rin-chen-bZang-po e dal suo patrono Re Ye-shes-O di Guge, questo grande monastero ha compiuto mille anni della sua esistenza nel 1996. E, questo libro commemora incidentalmente anche quello storico evento. "La personalità multidimensionale del Grande Lotsawa e le sue straordinarie realizzazioni sono rimaste finora quasi trascurate. È la prima volta che emerge qui profondamente come il più grande fondatore di templi e monasteri e come uno dei più grandi campioni purificatori del Buddhismo che ha aperto la strada alle ricerche intellettuali nel Buddhismo nel mondo tibetano.
"Questo libro è anche uno studio approfondito di prima mano della grandiosità architettonica e artistica del monastero e traccia criticamente la genesi di diverse influenze artistiche che sono state responsabili di rendere questo monastero uno dei più grandi depositi d'arte nell'intera regione himalayana occidentale".
"Getta anche una luce gradita per la prima volta sulle prove archeologiche primitive pre-buddhiste che l'autore ha scoperto durante l'esplorazione della zona. Questo libro può, quindi, essere considerato un'opera pionieristica in molti modi."

 


Recensione in altra lingua (English):

"This book is a comprehensive study of the rise and development of Buddhism in a broader spatio-temporal context of the western trans-Himalayan region since its nascent days in India. The later efflorescence of Buddhism in the Tibetan world and the emergence of Buddhist kingdom of Guge in the western Tibet has been discussed in the context of the contemporary trans-Himalayan polity.
"It is for the first time that the pristine grandeur and intellectual glory of the oldest living Buddhist establishment in the trans-Himalaya--the Tabo chos-Khor--has been rediscovered in the present study by Dr. O.C. Handa, who has already earned a distinction in the Buddhist study of this region. Founded in 996 A.D. by the Great Lotsaba Rin-chen-bZang-po and his patron King Ye-shes-O of Guge, this great monastery shall be completing one thousand years of its existence in 1996. And, this book incidently commemorates that historic event also.
"The multi-dimensional personality of the Great Lotsaba and his stupendous accomplishments have so far remained almost neglected. It is for the first time that he emerges here profoundly as the greatest founder of temples and monasteries and as one of the greatest purger-champions of Buddhism who paved way for the intellectual pursuits in Buddhism in the Tibetan world.
"This book is also a first-hand indepth study of the architectural and artistic grandeur of the monastery and it critically traces the genesis of diverse artistic influences which have been responsible to make this monastery as one of the greatest repositories of art in the entire western Himalayan region.
"It also throws a welcome light for the first time on the pre-Buddhist primitive archaeological evidences which the author discovered during the exploration of the area. This book can, thus, be claimed as a pioneering work in many ways."

Foreword by H.H. the Dalai Lama. Preface.
1. Geo-cultural profile.
2. Historical background.
3. Rise and development of Buddhism in the trans-Himalaya and the age of Rin-Chen-bZang-po.
4. The Tabo Chos-Khor.

Annexures:
1. Bibliography of works translated by Rin-Chen-bZang-po individually or in collaboration with others.
2. Two wooden-sculptures of Tabo.
3. Manuscript collection of Tabo Chos-khor.
4. Primitive rock-carvings of Tabo.
Bibliography.
Index.



Recensione in lingua italiana

Il monastero di Tabo è per me un "luogo" di nostalgia ormai da anni. Ho visitato questo antico centro di pellegrinaggio buddhista per la prima volta nel luglio del 1992. L'amico Arhoi ci aveva informato che lo Spiti era stato aperto ai turisti. Fummo non solo il primo gruppo di Avventure, ma proprio fra i primi stranieri ad essere ammessi nella valle. Ricordo la corsa in jeep per ottenere a Keylong i permessi per valicare la "inner line", il passaggio del KamZam, la notte passata bivaccando a bordo del bus perché non c'era spazio per le tende ed infine lo stupore di arrivare a Tabo.
Volli ripassare da Tabo nel 2006 per mostrare questa meraviglia artistica ed archeologica agli amici, Anche questa volta la sorte era avversa con i ponti distrutti dal monsone. Una teleferica rudimentale permise i attraversare lo in piena ed arrivare al monastero. L'ultima volta sono arrivato nell'agosto del 2023 risalendo la valle del Sutlej sconvolta dalle frane.
Ogni volta ho trovato Tabo chos-khor in stati d'animo diversi. Aveva un aspetto grossolanamente malinconico quando l'ho visto per la prima volta. Ma, man mano che il mio interesse per la bellezza intrinseca dei suoi murali e delle sue immagini cresceva, sentivo qualcosa di impellente nel loro messaggio muto, come se le divinità in essi contenute volessero essere liberate dalla desolazione che era stata loro toccata per molti secoli, in modo che i mortali intorno potessero condividere la beatitudine della loro presenza celeste tra loro. Ho sempre desiderato comprendere questo luogo, il più antico centro buddhista vajrayana in questa parte del mondo e per questo nel 1997 avevo voluto visitare i resti del coevo regno di Guge scomparso, ahimè, sotto l'assedio dell'Impero Ladakho. La malinconica desolazione delle rovine di Toling e Tsaparang fa apprezzare il lavoro di restauro condotto nel monastero di Tabo dagli esperti dell'Archaeological Survey of India negli anni Settanta, ma rimpiango la prima visita a Tabo allora non assediato da edifici recenti, Questo patrimonio è ora perfettamente conservato con le mura e le cappelle stupendamente restaurate. Il confronto fra le statue pensili del Tsug Lhakang di Tabo con la distruzione della cappella di Tsaparang è immediato e rattrista.
Entrando nello Tsug Lhakang si rimane profondamente colpiti dall'atmosfera pacifica e serena che offre questo luigi di culto. Non si può trattenere l'impressione che la divinità sia presente. Ciò è dovuto al design unitario e armonioso della grande sala, con le sue figure di argilla multicolore, i suoi affreschi nei colori minerali dominanti del rosso e del blu e i suoi dipinti religiosi di Buddha e Bodhisattva eseguiti con grande maestria. Cresce la sensazione che mille anni di potere spirituale concepito in una meditazione pacifica permei ancora l'atmosfera della sala. Le mensole vuote che scorgi nel tempio di Tholing muovono alle lacrime di fronte a tanta distruzione portata prima dalle truppe musulmane del re ladakho che eliminarono in pochi mesi gli abitanti del regno di Purang e Guge, e più recentemente dalle Guardie Rosse spinte e relegate da Pechino in questo deserto d'alta quota dove un tempo splendeva lo Shang Shung.