Cento giorni di prigionia nell'oasi di Cufra
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Editeur - Casa editrice |
Nondadori |
Africa del Nord
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Anno - Date de Parution |
1931 | ||||||||
Pagine - Pages | 248 | ||||||||
Lingua - language - langue | italiano | ||||||||
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"La marcia che doveva portarci in salvo s'iniziò la sera del 4 marzo e si concluse nel pomeriggio del giorno 16. A parte il valore morale che essa aveva per noi, il suo interesse derivava dal fatto di essere il primo percorso effettuato da Europei su di un itinerario mai prima seguito". Un incidente davvero particolare è quello occorso a Giovanni Brezzi (Cuneo 1896 – Padova 1953), che pur originario di Cuneo si era trasferito a Parma nel 1909 e si era laureato presso la locale Facoltà di Medicina. Fu inviato nel 1926 a Bengasi come capitano medico e ivi due anni dopo (data la sua specializzazione in malattie tropicali) fu prescelto per condurre una missione sanitaria richiesta da Mohàmmed Aàbed, senusso di Cufra, un’oasi nel deserto libico popolato da genti arabe e berbereliii. Così, ripensando a quell’esperienza, scriverà Brezzi: “C’è chi nasce con lo spirito avventuroso e cerca invano l’occasione di gettarsi allo sbaraglio, d’affrontare un rischio pittoresco, di gustare un’emozione violenta, di vivere un episodio drammatico. No, non gli capita mai nulla, e se ne cruccia, amareggiato e insoddisfatto. E c’è chi nasce con un temperamento pacifico, con un gran desiderio di passarsela quieto quieto, senza scosse, senza bufere, in un placido tran-tran di studio e di lavoro, (…) e rifugge dalle guasconate, evita le spavalderie, non va in traccia di turbolenze, si tien tranquillo, composto, dignitoso. Quello l’avventura lo va a cercare con una maligna preferenza, per squassarlo a dovere, per tirarlo giù dal suo comodo scanno e immergerlo sino al collo in un pelago tumultuante, in un mare di guai. E’ un po’ il caso mio”lvi. nfine – grazie alla collusione con uno dei capi, al quale fu promesso un compenso segreto di 50.000 lire – il consiglio dell’oasi tornò all’idea del riscatto, abbassando però la cifra dai 4 milioni iniziali alla più realistica di 200.000 lire. sotto: Giovanni Brezzi in Libia (dalla copertina del suo libro di memorie) sotto: Itinerario di Giovanni Brezzi all'Oasi di Cufra dal libro edito da Mondadori nel 1930
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Recensione in altra lingua (English): | |||||||||
In 1928 an Italian medical mission was invited to Kufra by the Senoussi. The small group led by Dr Giovanni Brezzi reached Kufra safely, but later were taken prisoner by the locals, only released after three month's negotiations. This very rare book is a first hand account of this little known trip and events. | |||||||||
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