Opere di narrativa di autori norvegesi
suggerite in ordine
di
preferenza ed alfabetico
da cinque
a
una
L’età d’oro della letteratura norvegese coincide con la fine del XIX secolo
e l’inizio del XX. Anche se il panorama letterario dell’epoca ruotava
principalmente attorno alla figura di Henrik Ibsen, fu
Bjørnstjerne Bjørnson (1832-1910) il primo scrittore norvegese a vincere
il premio Nobel per la letteratura nel 1903. Già a partire dalla prima
raccolta di novelle, Synnøve Solbakken (La fattoria nel sole; 1857),
Bjørnson dipinse nelle sue opere quadretti di vita rurale (per i quali fu
accusato di idealizzare in maniera eccessivamente romantica l’esistenza dei
contadini norvegesi). In italiano trovate il racconto Polvere (1882), nonché
un grande classico del teatro nordico, Al di là delle forze umane (1883), e
pure la pièce Un fallimento (1975).
Knut Hamsun (1859-1952) vinse il premio Nobel per la letteratura nel
1920, dopo aver scritto grandi romanzi quali Fame (1890), Un vagabondo suona
in sordina (1909) e Il risveglio della terra (1917). L’elitarismo di Hamsun,
il suo apprezzamento per i valori germanici e l’idealizzazione della vita
rurale lo portarono a parteggiare per i nazisti durante la seconda guerra
mondiale e a macchiare per sempre la sua immagine agli occhi dei norvegesi.
Solo in tempi recenti è stato riconosciuto come talento nel filone
letterario di Dostoevskij e Joyce
Sigrid Undset (1882-1949), Nobel per la letteratura nel 1928, è
considerata la più importante scrittrice della Norvegia. Undset iniziò a
scrivere trattando argomenti come la piaga della povertà e la condizione
femminile nelle classi povere e medie. Tra il 1920 e il 1922 pubblicò la
trilogia Kristin figlia di Lavrans, un romanzo storico ambientato nella
Scandinavia del XIV secolo – del capolavoro è nota anche la versione
cinematografica del 1995, diretta e sceneggiata da Liv Ullmann. In
italiano trovate di Undset anche Vita di sant’Halvard (1925) e Santa Sunniva
e gli uomini di Selje (1934).
Letteratura contemporanea
Uno degli autori norvegesi contemporanei più conosciuti è Jan Kjærstad
(nato nel 1953); il suo Forføreren (Il seduttore, 1993), inedito in
italiano, ha tutti gli ingredienti del best seller – è infatti un giallo con
una storia d’amore e qualche venatura scandalistica, il tutto condito da
un’ottima scrittura. Nel 1999 si è aggiudicato, tra gli altri riconoscimenti
internazionali, il premio letterario del Consiglio Nordico.
Altri scrittori norvegesi insigniti del prestigioso premio sono Per
Petterson (nato nel 1952; I luoghi più lontani e Fuori a rubar cavalli,
entrambi per Guanda, 2014 e 2010) e Lars Saabye Christensen (nato nel
1953; Beatles, Atmosphere Libri, 2015). Un altro autore sempre più noto a
livello internazionale è Jostein Gaarder (nato nel 1952), il cui
primo best seller, Il mondo di Sofia (1991; Longanesi, 2013), ha venduto
oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo. Dag Solstad (nato nel
1941; Timidezza e dignità e Tentativo di descrivere l’impenetrabile,
entrambi per Iperborea, 2011 e 2007) è stato l’unico norvegese ad aver vinto
per ben tre volte il premio letterario della Critica Norvegese. In libreria
sta per uscire l’atteso La notte del professor Andersen (sempre Iperborea).
Karl Ove Knausgård (nato nel 1968), il più recente fenomeno
letterario, già definito dalla critica locale il ‘Proust norvegese’, scrive
semplicemente della sua vita di tutti i giorni: la sua biografia in sei
volumi si intitola La mia lotta (Min Kamp in norvegese); il secondo volume
da cercare in libreria è Un uomo innamorato (Feltrinelli, 2015). Erlend
Loe (nato nel 1969) è uno dei più noti e divertenti scrittori
scandinavi: sceneggiatore e figura di spicco del cinema norvegese, autore di
libri per bambini, ha scritto otto romanzi, tra cui Naif.Super (Iperborea,
2002).
Tra i giallisti e gli scrittori di crime fiction, Gunnar Staalesen
(La donna nel frigo, 2011, Tuo fino alla morte, 2010, e Satelliti della
morte, 2009, tutti Iperborea) e Karin Fossum (La ragazza del lago. Lo
sguardo di uno sconosciuto, Sperling & Kupfer, 2011) contano un buon seguito
a livello internazionale. Anne Holt (nata nel 1958) è una delle
autrici di noir e libri gialli più famose della Norvegia. In Italia i suoi
libri sono pubblicati da Einaudi: tra questi, Quello che ti meriti (2009),
del 2001, e La porta chiusa (2011), in cui si assiste all’improvvisa e
misteriosa sparizione del primo presidente donna degli Stati Uniti. Ma è
Jo Nesbø (jonesbo.com/en), di cui
ricordiamo Il pettirosso (Piemme, 2013) e l’ultimo Sangue e neve (Einaudi,
2015), a essere considerato il re della crime fiction norvegese. Le sue
storie, molto cupe, sono quasi tutte ambientate in Norvegia tra la seconda
guerra mondiale e i giorni nostri.
L'età felice
di Undset Sigrid
In breve: Sono davvero felici i vent’anni, o è solo la nostalgia di un tempo in cui si aveva ancora «tutta la vita davanti» che ne mitizza il ricordo? Certo c’è dell’ironia nel titolo del romanzo che la venticinquenne Sigrid Undset pubblicò nel 1908 e che divenne subito quello che oggi si definirebbe un cult generazionale.
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