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Eugenio Ghersi : Sull’altipiano dell’io sottile
Diario inedito della pedizione scientifica italiana nel Tibet Occidentale del 1933
Bellatalla David

Editeur - Casa editrice

Montura

  Asia
Himalaia
Tibet
Ladakh

Città - Town - Ville

Rovereto

Anno - Date de Parution

2016

Lingua - language - langue

Italiano

Ristampa - Réédition - Reprint

Ristampato nel 2018 con la traduzione in inglese.

Curatore

Leana Moretti ; Giuseppe Bosio


Eugenio Ghersi : Sull’altipiano dell’io sottile  

Pubblicazione preziosa per tutti gli amanti e gli studiosi di un Tibet oramai scomparso, corredato da un apparato fotografico di notevole valore, il libro qui proposto copre una lacuna editoriale e rende giustizia sulle “fondamenta” della celebre Cronaca della spedizione italiana nel Tibet occidentale, pubblicata dalla reale Accademia d’Italia nel 1934 a firma dello stesso Ghersi e del suo capo missione, il grande orientalista italiano Giuseppe Tucci.
Il testo fu infatti ripubblicato nel 2006 da Neri Pozza editore con scelte irragionevoli, a cominciare dal titolo Dei, demoni e oracoli. La leggendaria spedizione in Tibet del 1933 sostituito da Dei, demoni e oracoli. La leggendaria spedizione in Tibet del 1933- fino alla decisione di cancellare il nome di Ghersi come coautore, il suo ricordo nell’introduzione e omettendo illustrazioni e carta geografica, per concludere con un discutibile saggio introduttivo, lontano dallo spirito e dall’insegnamento di Tucci.
Questa nuova veste editoriale, con foto di grande formato, una curatela a più mani, ci consegna la lettura comparata del Diario inedito del Capitano Ghersi con il testo ufficiale dello studioso Tucci, commentati con grande competenza dall’antropologo David Bellattalla, offrendo al lettore una testimonianza diretta di grande valore documentale.
Come ricorda Oscar Nalesini - responsabile dell'Archivio IsIAO (Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente) - nella prefazione: «Scritto per divulgare i risultati di una spedizione condotta per mesi attraverso terreni impervi come pochi altri, con l’obiettivo di scoprire e documentare le vestigia di una civiltà, quella tibetana, allora pressoché ignota agli studiosi occidentali, questo libro è anche oggi un testo essenziale per chiunque voglia comprendere l’opera di Tucci».