Non c'è altro
Dio che Allah
Priva
di quell'alone di leggenda e di mistero che circonda le religioni dell'estremo
oriente, la religione musulmana rimane pressoché sconosciuta a chi visita il
Pakistan. Tutt'al più si vive con fastidio la preghiera mattutina del muezzin
che, diffusa dagli altoparlanti, rompe la quiete del proprio riposo notturno.
Posto
a quotidiano contatto con i conflitti medio-orientali dove la fede musulmana
conosce una vivace e tragica fioritura in chiave di nazionalismo arabo, spesso
il turista dimentica che l'Islam è una delle religioni più diffuse nel mondo.
E' più facile ricordare la cronaca degli eccessi delle sette sciite e si ignora
la splendida fioritura della civiltà araba, trascurando quegli aspetti mistici
ed esoterici, caratteristici di alcune correnti come quella sufi. Maometto visse
tra il 6° ed il 7°secolo d.C. . La sua vita è nota nei dettagli, sia per gli
accenni contenuti nel Corano, sia attraverso biografie. Nato alla Mecca, in
Arabia, pervaso da profondo spirito religioso, conoscendo il giudaismo degli
ebrei ed il cristianesimo, si convinse della necessità di rinnovare
l'insegnamento della vera fede monoteistica (nell'unico Dio, Allah); fu colto da
visioni che gli portarono le prime rivelazioni sul giudizio finale, sull'inferno
e sul paradiso. Predicando al santuario della Kaaba, alla Mecca, egli minacciava
terribili castighi a coloro che non abbandonassero il politeismo e l'idolatria.
Il suo messaggio non fu accettato facilmente: si allontanò nel 622 dalla Mecca,
recandosi a Medina con alcuni fedeli e qui organizzò la comunità musulmana,
instaurando semplici forme di culto. Il 622 segna così l'inizia della era
musulmana, i cui anni sono computati d.E. cioè dall'Egira (fuga).
Le
ostilità con gli abitanti della Mecca si conclusero con una guerra tra questa
città e medina, stretta d'assedio. Maometto difese Medina, costrinse i nemici a
ritirarsi. Più tardi, raggiunta una grande autorità e popolarità, conquistò
la città natale e distrusse gli idoli degli infedeli nel 630. Due anni dopo
tutta l'Arabia era convertita all'Islam (il termine indicante la nuova religione
deriva da Salam = pace). Dopo la morte di Maometto l'Islam si propagò oltre i
confini della penisola arabica, al seguito di una forte espansione
politico-militare, verso Egitto, Siria, Armenia e Mesopotamia. Nell'8° secolo i
musulmani passarono dall'Africa settentrionale, che avevano lentamente
conquistata, alla Spagna che conobbe secoli di incomparabile civiltà fino alla
«reconquista», terminata nel 15° secolo con la loro cacciata dalla penisola
iberica.
Ad
oriente le armate della mezzaluna, innalzando il verde vessillo del Profeta
Maometto, raggiunsero l'Indo fin dall'8° secolo.
L'espansione
dell'Islam fu dunque grandissima ed ad un certo punto minacciò di colpire al
cuore la civiltà europea: il conflitto fra i due mondi fu evidente nel periodo
delle crociate manifestandosi all'inizio come guerra di religione ed assumendo
poi connotati di scontro economico per il predominio del medio oriente ed il
controllo delle vie marittime.
Come
risultato della diffusione della religione musulmana tra il 7° ed il 19°
secolo si ha attualmente una distribuzione di musulmani dall'Arabia all'Africa
settentrionale e centrale, e nell'Asia, fino oltre il corso dell'Indo, in
Kashmir, in Turchestan, in Mongolia, in numerosi stati indiani e più oltre fino
in Indonesia.
Tratto da Pakistan Guida Vissuta a cura di Marco Vasta