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Così come avviene in tutti gli aspetti della nostra vita sociale, anche nei giochi esistono regole precise ‑scritte e non scritte ‑ da rispettare.
Non solo bisognerà seguire quelle relative a movimenti, catture, calcolo dei punti e vittoria, ma ancora più attentamente quelle che disciplinano il comportamento da tenere con l'avversario. Anche nell'Owarry si è consolidato nei secoli una sorta di galateo, da tenere a mente e da utilizzare la prima volta che deciderete di cimentarvi in una partita di Owarry con un africano. Regola numero 1. Nella prima partita, è il giocatore più anziano ad aver diritto alla prima mossa. Sarà lui, eventualmente, a rinunciare al privilegio. Regola numero 2. E' proibito muovere i pezzi contenuti in una buca per contarli. Buca toccata, buca giocata! Regola numero 3. E' estremamente scortese chiedere di verificare la regolarità di una mossa appena effettuata dall'avversario. Questo anche se i giocatori più esperti depositeranno molto rapidamente i semi nelle buche, e, quando il numero dei semi è molto alto, sarà davvero improbabile riuscire a capire se il vostro avversario ha rispettato l'obbligo di depositarne uno per ogni buca. Regola numero 4. Non si gioca mai a soldi: il vero scopo del gioco è misurare l'abilità vostra e del vostro avversario, e scoprirete che i giocatori molto più bravi di voi tenderanno a “barare”... ma a vostro favore, per non farvi fare brutta figura. A cura delle ragazze e dei ragazzi di IV C della scuola elementare di Flero in collaborazione con i compagni di terza della scuola elementare di Fenili Belasi, anno scolastico 2000/01
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