Gioco di origine africana, ora diffuso in molte nazioni dell'Africa, con tavolieri di diverse dimensioni, con un minimo di buche 5 x 5. In origine le "pedine" erano costituite da pietruzze per un giocatore e da bastoncini per il secondo giocatore, la "tavola di gioco" era costituita da buchi attigui, scavati nella sabbia. Scopo: arrivare a "mangiare" tutti i pezzi dell'avversario
Giocatori: 2.
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Yoté
Timbouctu 1981
© Marco Vasta |
Materiale: contenitori di cartone per le uova, oppure sabbia dove poter fare 5 file di 5 buchi ciascuna; 12 pietruzze e 12 bastoncini.
Modalità:
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Il giocatori che ha i semi o sassi mette uno dei suoi "pezzi" in un buco
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L'altro deve compiere la stessa mossa con un bastoncino, in un buco qualsiasi.
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Viene mossa una sola pedina per volta.
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Il giocatore, anziché mettere in gioco tutti i suoi pezzi, può spostare quelli che già stanno nelle buche.
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Le pedine vengono mosse solo in linea retta, verso una
cavità attigua, purché vuote.
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Un giocatore elimina un pezzo dell'avversario scavalcandolo;
in tal caso può prendere un altro pezzo a scelta fra quelli che sono
ancora in gioco.
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Vince il giocatore che ha "mangiato" tutte le pedine
dell'avversario.
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La partita risulta nulla, se ad entrambi i giocatori
rimangono solo 3 o meno pedine.
A cura delle ragazze e dei ragazzi di IV C della Scuola elementare di Flero
(Brescia) a.s. 2002-2003
che hanno realizzato questo ed altri giochi africani
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