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HIMALAYA E DINTORNI - News letter di Marco Vasta - MARZO 2006
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In questa edizione:
- "Lontano dal Tibet: storie di una nazione in esilio" di Carlo Buldrini
- "Pellegrini in oriente - Le vie di Tucci" Roma, Museo nazionale d'arte
orientale, da marzo a maggio
- "Terre e genti del Nepal" nelle, immagini di Raimondo Boenni, mostra
fotografica all'Isiao (Roma)
DEDICATO ESPRESSAMENTE ALLO ZANSKAR
- 98109320170 - il 5 x mille ai bambini dello Zanskar in Himalaya
- Sostegno a distanza: bene la campagna 2006
- Marco Berni in Alaska per promuovere la raccolta fondi per la scuola in
Himalaya
- Elicottero militare salva gli umanitari ! Viaggio di piacere o missione di
solidarietà allo Zanskar?
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"LONTANO DAL TIBET: STORIE DI UNA NAZIONE IN ESILIO"
UN LIBRO DI CARLO BULDRINI
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Del suo primi libro mi colpì una frase «Ho vissuto in questo paese venticinque
anni. Ho visto arrivare venticinque monsoni». Da quel suo saggio "In India e
dintorni" del 1999 in cui raccoglieva alcuni articoli scritti nel corso degli
anni, Buldrini riprende "La rivolta di Lhasa", legato ai moti del 1988, e ci
racconta il dramma del paese delle nevi. Buldrini ama e conosce bene il
subcontinente poiché ha vissuto in India 30 anni, ha scritto per varie testate
italiane e indiane ed è stato addetto reggente dell’Istituto Italiano di Cultura
di New Delhi.
"A Long Way from Tibet" (2005 - già due ristampe in India) esce ora per Lindau
con il titolo "Lontano dal Tibet - Storie da una nazione in esilio" (
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaNews.asp?id=4600 ).
La penna e gli occhi di Buldrini sono quelli di un testimone privilegiato. Di
capitolo in capitolo, senza una specifica sequenza temporale, con stile asciutto
ci rende partecipi degli eventi cui assiste o che ricostruisce. La diaspora, il
Tibet fuori dal Tibet, l'oppressione cinese, la Lhasa che cambia ma anche il
culto di Shugden, uno degli aspetti meno conosciuti del piccolo mondo di
Dharamsala, ma il cui divieto da parte del Dalai Lama ebbe strascichi anche in
Italia dove l'Interpol perquisì un centro di dharma a seguito dell'assassinio di
tre monaci.
Da leggere in un fiato la storia ed il mondo della diaspora e poi da rileggere
con calma.
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"PELLEGRINI IN ORIENTE - LE VIE DI TUCCI" - ROMA, MUSEO NAZIONALE DI ARTE
ORIENTALE da MARZO A MAGGIO
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Dal 14 marzo al 21 maggio 2006 preso il Museo Nazionale d’Arte Orientale
‘Giuseppe Tucci’ - Palazzo Brancaccio, Via Merulana, 248 a Roma (INFO
06-4874415), una serie di eventi ricorderà la figura del nostro più grande
orientalista.
"Pellegrini in oriente - Le vie di Tucci" prevede vari interventi nel corso di
tre mesi. In contemporanea dovrebbe essere reso funzionante il sito
http://www.giuseppetucci.isiao.it/
Per chi non può visitare la mostra segnalo che il documentario "Nel Tibet
occidentale - Primo, secondo e terzo tempo" è disponibile on line nel sito dell'
"Archivio storico Istituto Luce"
http://ricerca.archivioluce.com/
registrandosi e usando la ricerca".
Il Museo Nazionale d’Arte Orientale, recentemente intitolato al professor
Giuseppe Tucci, illustre orientalista, è stato istituito nel 1957, appunto su
proposta del professor Tucci, ed aperto al pubblico nel 1958. È un Istituto del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, legato da una convenzione
all’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO, già IsMEO), convenzione
secondo la quale sono depositate presso il Museo le opere di proprietà dell’IsIAO,
gran parte delle quali proviene dagli scavi effettuati a suo tempo in Pakistan,
Iran, Afghanistan. Il Museo detiene perciò la più ampia collezione in Europa di
arte del Gandhara (Pakistan, Swat).
Del museo esiste una bella presentazione a cura di Paola D'Amore, difficilmente
reperibile.
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaNews.asp?id=4537
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"TERRE E GENTI DEL NEPAL" IMMAGINI DI RAIMONDO BOENNI, MOSTRA FOTOGRAFICA ISIAP
- ROMA
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Segnaliamo inoltre a Roma, da mercoledì 8 marzo 2006, presso l'IsIAO (Via Ulisse
Aldrovandi, 16 06-328551) mostra fotografica: Terre e genti del Nepal nelle
immagini di Raimondo Boenni restauratore e viaggiatore (1925-2003)
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IL 5 X 1000 AI BAMBINI DELLO ZANSKAR IN HIMALAYA
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Utilizzando il modello CUD 2006, 730-1-bis o UNICO 2006, puoi destinare il
5x1000 del tuo reddito IRPEF dichiarato ad Aiuto allo Zanaskar onlus (
http://www.aazanskar.org )
Destinare il 5x1000 è semplice, basta apporre la tua firma nel riquadro dedicato
alle Associazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (Onlus) e inserire nello
spazio apposito il Codice Fiscale di Aiuto allo Zanskar onlus 98109320170 .
Ricorda
1. La scelta di devolvere il 5x1000 a Aiuto allo Zankar Onlus non costa nulla
2. Per permetterci di ricevere il tuo 5x1000 è assolutamente necessario inserire
nello spazio previsto la tua firma e il Codice Fiscale di Aiuto allo Zanskar
onlus: 98109320170
3. La scelta del 5x1000 non esclude quella dell'8x1000, puoi esprimerle
entrambe.
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SOSTEGNO A DISTANZA: BENE LA CAMPAGNA 2006 MA ANCORA 10 BAMBINI DA AIUTARE
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Numerosi lettori hanno aderito alla campagna lanciata sulla news letter di
dicembre ( http://www.marcovasta.net/newsletter/mvnl2005dicembre.asp#metti )
Il primo marzo la scuola ha riaperto. A seguito delle numerose richieste dei
genitori, il Managing Committee che ne è l'espressione, ha deciso di ammettere
ben 32 bambini.
Grazie al vostro aiuto i piccoli scolari dealla LKG (la prima pre-elementare)
hanno tutti un sostegno.
Puoi aiutare la Lamdon Model High School tramite AaZ onlus anche diventando
socio sostenitore (118 euro all'anno). Per sostenere la scuola, ti chiediamo un
impegno di almeno 3 o 4 anni, in modo di poter contare su bilanci di previsione
duraturi.
Per informazioni http:www.aazanskar.org oppure
mailto:italia@aazanskar.org
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MARCO BERNI IN ALASKA PER PROMUOVERE LA RACCOLTA FONDI PER LA SCUOLA IN ZANSKAR
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Nell'Alaska spazzata da un vento gelido con temperature sotto lo zero, un
bresciano sta partecipando ad una delle gare sportive più belle dove il primo
arrivato riceve lo stesso premio dell'ultimo classificato: una maglietta ed una
pacca sulla spalla!
A Marco Berni non piace "vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso" ed
anche quest'anno è partito per Anchorage in Alaska senza rulli di tamburi, né
pubblicità, schivo e modesto come suo carattere. Puoi seguire la sua
partecipazione su http://www.marcoberni.com
ma già da ora puoi inviargli un messaggio di incoraggiamento tramite
http://www.marcoberni.com/guestbook.asp .
Arrivato a Mc Grath, sperduto paese dove termina la prima parte della "Iditarod
trail invitational", dopo 570 chilometri fra i ghiacci, Marco proseguirà per il
villaggio di Nome, in tutto 1870 chilometri !
Da tre anni Marco partecipa alla corsa, con conferenze e serate su questa
esperienza raccoglie fondi per la scuola in Himalaya che ha visitato nel 1990
(vedi http://www.aazanskar.org ).
Marco è socio fondatore di AaZ - Aiuto allo Zanskar, onlus con sede a Brescia
che finanzia la Lamdon Model School nella remota valle di Zanskar nell’Himàlaya
indiano.
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ELICOTTERO MILITARE SALVA GLI UMANITARI !
VIAGGIO DI PIACERE O MISSIONE IN ZANSKAR ?
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Nella newsletter di gennaio riportavamo le amare considerazioni di Marc Damiens
riguardo al soccorso via elicottero in Zanskar, più facilmente destinato ad
evacuare sprovveduti turisti che alla salvezza della vita degli abitanti.
http://www.marcovasta.net/NEWSLEtTER/mvnl2006-1-gennaio.asp#volontari
Puntualmente il fatto si è ripetuto con gruppo italiano (in gennaio vi erano
quattro gruppi trekking in Zanskar). Pubblichiamo la lettera inviata dalla
Presidente di AaZ onlus ad un quotidiano del nord-est.
Egregio Direttore,
Apprendo dal "Giornale di Vicenza" del 28 gennaio le peripezie di “Himalayan Aid
2006”. Lo Zanskar è veramente, come riporta il Suo quotidiano, una delle regioni
più isolate dell'Himalaya, specie nel periodo invernale. L'unica strada di
accesso è stata chiusa per neve, come tutti gli anni, alla fine di novembre.
(...)
Lascia però perplessi che importanti e storiche organizzazioni come quelle
citate nell'articolo, non siano ricorse ad un semplice bonifico poiché a Padum,
villaggio capoluogo di un'area di 9.000 kmq con 13.000 abitanti, vi è una
filiale della J&K Bank su cui transitano, come prescritto dalle norme valutarie
indiane, gli aiuti economici delle organizzazioni internazionali che operano in
Zanskar.
Ho lavorato come volontaria a Padum nel settore dell'educazione e ritengo che
una istruzione di qualità sia l'unica risorsa che bambine e bambini possano
avere per affrontare un mondo che cambia e continuare a vivere in una valle
passata in pochi anni dal baratto all'economia globale.
Fortunatamente i monasteri non sono più l'unico luogo dove ricevere una
scolarizzazione, situazione che ricorda quella abbiamo vissuto in Italia quando
seminario od esercito erano l'unico accesso all'istruzione per le classi povere.
I monasteri si mantengono con i proventi di campi e pascoli (la legge indiana
sul latifondo non è stata applicata ai conventi ladakhi) ma anche con attività
quali l'apertura di alberghi come quello che i monaci di Karsha hanno costruito
per i turisti a Padum.
Oggi in molti villaggi vi sono scuole pubbliche e private, ma purtroppo in
Zanskar non vi sono ospedali e vi è un solo medico. Da anni gli abitanti
chiedono l'apertura di un regolare servizio di elicottero e con amarezza
raccontano che già nello scorso inverno l'esercito era intervenuto per evacuare
turisti inglesi e francesi forse un po' impazienti, che vivevano un'avventura
con il biglietto di ritorno in tasca. Pochi mesi dopo, una ragazza di Padum,
bisognosa di urgente ricovero, è morta perché le è stato rifiutato l'imbarco su
un elicottero privato: chi avrebbe pagato i costi?.
Luisa Chelotti