Testimonianze del passaggio di mercanti e soprattutto di monaci e di pellegrini buddisti sono offerte dalle numerosissime iscrizioni presenti sulle rocce situate sulle due rive dell'Indo e ai lati della KKH, ai piedi del terrazzo su cui sorge il paese. L'aerea interessata è molto vasta e si articola in diversi settori (Chilas I, II e III, la piana di Talpan ecc.) fra loro distanti alcuni chilometri. Chi ha fretta può soffermarsi alla stazione rupestre di Chilas I. Circa due chilometri oltre gli alberghi, passato il ponte sul torrentello Butogah, anch'esso con molti sassi incisi sul suo corso, si incontra fra la KKH ed il fiume una spianata sabbiosa con alcune rocce. Un cartello blu con scritte bianche indica il bivio per Thalpan raggiunta valicando il ponte. Chilas I si divide in tre sottositi Ia, Ib, Ic.
Il sito Ia, a valle della KKH, presenta il disegno dello stupa realizzato sulla faccia ovest di una roccia isolata. Lo stupa, risalente al 7<198> secolo d.C., ha più piani sormontati da numerosi ombrelli ed in cima bandiere mosse dal vento. Subito dopo il bivio per il ponte di Talpan, la strada taglia una collina rocciosa (Jayachand Hill) ricca di iscrizioni, dividendo Chilas Ic e Chilas Ib (a valle della KKH).
Le iscrizioni più belle, forse quelle più valide artisticamente, sono a monte, specie sulla faccia est della grande roccia che incombe sulla strada. Si tratta di un vero e proprio pannello riproducente una serie di figure incise con gusto raffinato in stile kashmiro, da sinistra Maitreya, raffigurato in piedi con un vaso d'acqua in mano, segue Majushri adorato dal principe locale Simhadeva, rappreentato con un rosario nella mano sinistra ed una lampada nella destra, segue lo stupa, chiude la sfilata Budda.
Attraversato il ponte di Thalpan si entra nella zona più ricca di iscrizioni percorrendo la strada per circa cento metri e scendendo verso un gruppo isolato e ben individuabile di rocce sistuato fra depositi sabbiosi nella piana. La roccia occidentale è ricoperta di cerchi, ibex e cacciatori. Sulle facce occidentali e settentrionali graffiti più recenti di Buddha e stupa, ruote, simboli solari e trisuli (simbolo di Shiva). La roccia posta ad est è «la roccia del primo sermone» poiché, sul lato nord, riporta incisa la figura di Buddha seduto al centro e circondato da cinque discepoli. Notate anche la ruota della legge posta su un pilastro e i due cerbiatti. Lo stile deriva dallo stile ghandara. Sul lato opposto ancora un Buddha in posizione «varada» (della benedizione) con stupa e un'altro Buddha seduto osservato da Mara il tentatore. Curiosa la presenza di una croce nestoriana testimonianza della diffusione di quest'eresia che dal 5<198> secolo si diffuse in Asia raggiungendo il suo apogeo verso il 12<198> secolo. L'intera piana è cosparsa di incisioni fino a Thalpan dove, fra l'altro, si trova una «roccia dell'altare» ricca di iscrizioni, di soldati parti, cacciatori, Buddha ecc.
Le iscrizioni sono ottenute scalpellando la patina di alterazione delle rocce, levigate da acqua e vento, in modo da evidenziare i contorni ed i tratti essenziali delle figure. Chilas II è a valle della KKH presso la sbarra di controllo all'inizio del paese.
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