HIMALAYA E DINTORNI - News letter N° 38 - Giugno 2008

Home ] Su ] 35 - febbraio 2008 ] 36 - aprile 2008 ] 37 - maggio 2008 ] [ 38 - giugno 2008 ] 39 - luglio 2008 ] 40 - settembre 2008 ] 41 - ottobre 2008 ] 42 -dicembre 2008 ]


In questo numero:

- La torcia a Lhasa il 17 giugno, manifestazione il 15 a Roma
- "Tristi montagne" assieme per il Tibet
- Un rifugio per il Tibet e una bandiera nei comuni
- "Il mio Tibet" di Tenzin Gyatso
- Riuscirà la marcia ad arrivare in Tibet
- Quei Sikh che disturbano il traffico
- Quel treno snob per Darjeeling
- Timbuctù: il mito di Marco Aime
- L'Iran sullo scaffale
- Quanti "clik" in libreria!

==================================================================

TORCIA OLIMPICA A LHASA, MANIFESTAZIONE A ROMA IL 15 GIUGNO

Il passaggio della "torcia della vergogna" a Lhasa è previsto il 17 giugno, il 15 giugno denunceremo questo insulto al popolo tibetano con un corteo di solidarietà contro la repressione e la chiusura forzata del Paese delle nevi. "La manifestazione sarà totalmente apolitica e trasversale - scrivono gli organizzatori cioè la Comunità Tibetana in Italia e l'Associazione Donne Tibetane - quindi non saranno permessi simboli politici e/o di organizzazioni o partiti o sindacati, ma solamente bandiere tibetane e italiane".
Roma 15 giugno, ore 17.00 da Piazza del Colosseo a piazza della Madonna di Loreto. Termine ore 20.00. Appuntamento Metro Colosseo. Vieni con la tua bandiera del Tibet!


==================================================================

LE MONTAGNE TRISTI PER IL TIBET

Domenica 11 maggio, decine e decine di montagne hanno "fumato" di rosso, il fumo rosso della tristezza per il Tibet in concomitanza aalla salita della torcia olimpica su un Everest blindato da entrambi i lati dalla polizia cinese. Centinaia di alpinisti in vari continenti hanno raccolto entusiasti la proposta di Alberto Peruffo ed ora si preparano alla seconda azione artistica il giorno 8 agosto.
"Nella parte finale della nostra azione le Tristi Montagne Fumanti incontreranno le Città. È giunto il momento degli Urban Climbers, degli "alpinisti cittadini"! - scrive Alberto - Insieme alle montagne, alle colline, accenderemo di colore rosso il cuore delle città e dei loro abitanti ritornando all’origine delle colonne di fumo che abbiamo scelto come simbolo invariabile della nostra opera."
Per saperne di più e partecipare a questa azione di protesta civile ed artistica, contatta Alberto Peruffo

http://www.sadsmokymountains.net/

==================================================================

UN RIFUGIO PER IL TIBET e UNA BANDIERA NEI COMUNI

Una nuova campagna lanciata dai consiglieri dell'Associazione Italia Tibet Fausto Sparacino e Marco Vasta, già accolta da numerosi rifugi dell’arco alpino, viene ora rivolta a tutti i Rifugi della Lombardia per l’adozione e l’esposizione della bandiera del Tibet. La bandiera (cm 100x150) verrà fornita in omaggio dall’Associazione Italia-Tibet ai Rifugi che ne faranno richiesta. Ove possibile verrà portata personalmente e consegnata al gestore.
Fausto Sparacino – mailto:info@spartrek.it
Marco Vasta – mailto:info@marcovasta.net
http://www.italiatibet.org

Per gli Enti locali che desiderano esporre la bandiera del Tibet, è stata preparata un bandiera di grande formato di 200 x 140 cm in tela nautica con moschettoni di aggancio.
http://www.marcovasta.net/shop/scheda.asp?id=83

==================================================================

IL MIO TIBET DI TENZIN GYATSO

Esce in questi giorni per Mondadori, raccontata a Thomas Laird da Tenzin Gyatso, la storia di un popolo orgoglioso della propria cultura e che nemmeno cinquant'anni di occupazione militare hanno potuto sottomettere. "Il mio Tibet" rappresenta un gesto di grande forza simbolica per indicare ai tibetani, e al mondo intero, la verità e l'unicità della millenaria vicenda di questo paese.
"Il potere delle armi è immediato e forte, molto energico e decisivo, ma con il passare del tempo è facile che si indebolisca. La verità è debole ma immutabile, debole ma eterna, e talvolta cresce a poco a poco. Il caso tibetano è proprio così" questo ci ricorda il Dalai Lama, apparso stanco e preoccupato a chi era presente l'altra settimana agli incontri pubblici in Inghilterra. Intervistato dal Financial Times, ha ammesso che un numero sempre crescente di tibetani non crede più nell'efficacia della sua strategia politica, volta ad assicurare al Tibet una reale autonomia attraverso il dialogo con le autorità di Pechino. Al giornalista che gli chiedeva se riteneva di essere sul punto di perdere la fiducia dei suoi seguaci, il leader tibetano ha risposto: "Yes, naturally. My effort, you see, fails to bring concrete result, so these criticisms become stronger and stronger (Naturalmente sì. I miei sforzi non hanno portato alcun risultato concreto e, di conseguenza, le critiche stanno diventando sempre più forti)".

Il mio Tibet
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaSingola.asp?id=5254

Full transcript of interview with the Dalai Lama
http://www.ft.com/cms/s/0/8bdc479c-2a5f-11dd-b40b-000077b07658.html?nclick_check=1

==================================================================

RIUSCIRA' LA MARCIA AD ARRIVARE IN TIBET?

Da lunedì 9 alle 14.30 ora locale è ripartita la “Marcia di ritorno” in Tibet dopo il rilascio, da parte delle autorità indiane, dei 259 tibetani e sei membri del comitato organizzatore arrestati il 4 giugno. I marciatori, il cui cammino si era interrotto a Berinag (vicino al confine India - Nepal), sono stati liberati a Paonta Sahib, cittadina al confine fra lo stato dell’Uttarakhand e l’Himachal Pradesh, dove hanno ricevuto una calorosa accoglienza dalla locale comunità tibetana. Nel frattempo sono stati rilasciati anche i presidenti e un coordinatore delle 5 organizzazioni non governative che hanno promosso la “Marcia”, arrestati il 27 maggio e detenuti per 11 giorni nel carcere di Haridwar. Adesso guidano un gruppo di 50 tibetani pronti a percorrere quella che sembra essere la tappa più impegnativa del cammino: il tragitto da Berinag sino al confine con il Tibet durerà più di una settimana, durante la quale gli attivisti percorreranno circa 180 km lungo la storica via del commercio himalayana.
Riusciranno ad oltrepassare la Inner Line? Dovranno valicare il Lipu Lek ad oltre 5.000 metri, il percorso della yatra hinduista al Manasorowar ed al Kailash, pellegrinaggio che doveva partire a maggio ed stato sospeso dalle autorità indiane per motivi di sicurezza vista la chiusura del Tibet.

Tibetan Uprising - The March to Tibet and Protests against Chinese Oppression in Tibet
http://tibetanuprising.org/

==================================================================

I SIKH DISTURBANO IL TRAFFICO? MANDIAMOLI IN PERIFERIA

Ho visto il primo sikh ad un campo di Emmaus nel 1967. La Gazzetta di Mantova aveva dedicato un articolo per sottolineare l'eccezionalità della sua presenza. Oggi nelle nostre campagna lavorano migliaia di Sikh, ottimi allevatori: i nostri giovani cercano altri tipi di occupazione e nessuno vuole lavorare nelle stalle. Così da alcuni anni a Brescia, davanti a casa mia, scorre il fiume colorato e allegro della loro festa. Giungono da Mantova Cremona, Bergamo. In testa una squadra che ramazza la strada, poi l'autobotte che innaffia ed ecco a piedi nudi i componenti dei vari ordini guerrieri: Nihang, Akhali, Nirankhar. Un camion trasporta i sacerdoti e l'amplificazione e poi la folla variopinta di mamme, bambine, uomini gentili che offrono frutta e dolci ai passanti. Ed infine gli addetti alla raccolta di eventuale sporco. Una festa unica in Italia che merita maggiore attenzione e che i Bresciani dovrebbe essere fieri di ospitare.
Apprendo con disappunto che il nuovo assessore ritiene che sfilare per due ore sui viali della circonvallazione interna disturbi il traffico! L'anno prossimo valuterà se spostare la processione in periferia. E così, anziché fare della festa una occasione di integrazione, ecco la paura degli "altri", che ci minacciano, perché violano, anzitutto, la nostra nostalgia. Il nostro senso di comunità spezzato. Il nostro piccolo mondo schiacciato dal mondo più grande che grava, incombe su di noi. Forse l'assessore confonde i Sikh con i Tugh di Salgari... oppure non tollera che qualcuno occupi gioiosamente le "nostre" strade, i "nostri" parcheggi, blocchi la "nostra" libertà di girare in automobile in casa "nostra".

==================================================================

QUEL TRENO PER DARJEELING

Non amo andare al cinema: soffro terribilmente, costretto su poltrone mai abbastanza comode. Con il terrore di capitare accanto ad una scartatrice di caramelle. Stretto per stretto, "The Darjeeling Limited" me lo sono gustato in un lungo volo su Baires, anche se il Toy train per Goom è tutta un'altra storia...
È una commedia semi-demenziale, per viaggiatori snob, eppure è un film sulla pulsione di morte, e su come rimuoverla nel nome della vita. Tre fratelli hanno perso il padre e vorrebbero rivedere la madre, che si è imboscata in un angolo dell'India a fare la suora laica. Non si parlano da anni, ma il maggiore di loro convoca gli altri due su un treno che parte da una scalcinatissima stazione dell'India.
Un viaggio iniziatico in cui i fratelli si rimbalzano battute surreali e pian piano imparano a conoscersi, o a riconoscersi. Finché arrivano dalla mamma, splendida Anjelica Huston, che li accoglie nel suo monastero in cima a un monte, li ammonisce di stare attenti alle tigri e li «guarisce» a modo Zen, con il silenzio. La scena in cui i quattro, madre e figli, si riconciliano con la vita è un piccolo miracolo: i primi piani degli attori sono accompagnati dalla vecchia canzone dei Rolling Stones "Play With Fire" ed è il più bel videoclip che Jagger & Richards abbiano mai avuto. Mi sono appisolato risognando dolci weekend ad Agra od a Saraswati, peccato aver perso i titoli di coda, con la vecchia "Champs Elysées" cantata da Joe Dassin.
La mia vicina di sedile ha invece apprezzato Waris Ahluwalia, "il più chic dei Sikh" proclamava entusiasta...

Scheda:
http://www.marcovasta.net/libreria/India/IndiaLibreriaNews.asp?id=5255

==================================================================

TIMBUCTU: IL MITO

Il primo ricordo su Marco Aime è un pomeriggio che liquefaceva i nostri corpi a Peshawar e la gelida aria condizionata nell'ufficio PIA dove cercavamo un volo su Chitral. Non abbiamo più viaggiato assieme, ogni tanto ci incrociamo e dopo venticinque anni Marco riesce ancora a stupirmi con la sua capacità di fissare il pensiero sulla carta e comunicarlo. Ho appena ricevuto da Boringhieri il suo ultimo volume: un reportage scritto da un antropologo con la sensibilità di un poeta, attento alla luce, alle polveri, ai minimi particolari. Sono stato a Timbuctu una sola volta nel 1982. Affascinante perché "luogo" del mio immaginario di viaggio. Ora spesso qualche amico torna dal Malì e racconta: "Che delusione!".
Marco ci accompagna in questa città che forse appartiene alle città invisibili perché appartiene al suo mito. Ma "Timbuctu" rimane un luogo per osservare se stessi e guardare al proprio mondo: "Vista di qua, da questa piazza sabbiosa che confonde l'immensità del Sahara con la più antica moschea d'Africa, la sabbia anarchica delle dune con la terra impastata e lavorata dagli uomini, anche l'Europa appare diversa. E mi accorgo che, se non fosse stato per il mito costruito su Timbuctu, forse non sarei riuscito a scrivere tutto questo. (Marco Aime)".
Fra i miti di Timbutu vi fu quello di raggiungerla in treno. "Death in the Sahara: The Lords of the Desert and the Timbuktu Railway Expedition Massacre" è la storia del tentativo di portare la strada ferrata a Timbouctou:
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaSingola.asp?id=4822
Segnalo la ristampa di "Guaritori di follia. Storie dall'altipiano dogon" di Pietro Coppo, un classico dell'etnopsichiatria.
http://www.marcovasta.net/libreria/Mali/MaliLibreriaNews.asp?id=752

==================================================================

L'IRAN SULLO SCAFFALE

Devla Murphy la attraversa in bicicletta, Cesare Brandi la definisce "mirabile", Freya Stark si addentra nella valle degli assassini, e poi Marcella Croce, Annemarie Schwarzenbach, Vita Sackville West, senza tralasciare Kapuscinski: parliamo della Persia vista con gli occhi dell'occidente. Ora un viaggio in Iran ci ha spinti a controllare ed aggiornare lo scaffale della nostra libreria, dopo le grandi viaggiatrici del passato ecco arrivare con una decina di scrittrici iraniane, alcune incontrate in questi anni in Italia.
http://www.marcovasta.net/libreria/Iran/index.asp

==================================================================

QUANTI CLICK IN LIBRERIA!
Uno dei piaceri nel gestire una libreria virtuale sono le migliaia di visitatori che si affollano ogni giorno in questo spazio che si allarga vieppiù e che ti vengono a trovare anche mentre sei sugli scogli dell'Oceano Indiano od in cima ad una montagna. Lettori da tutti i continenti! Nel mese di Aprile oltre 60.000 visitatori, quasi 2000 al giorno. Un po' meno in Maggio ma con un aumento delle pagine viste. Nel solo settore "La libreria di Marco" oltre 127.909 pagine consultate su 430.000 pagine lette nel sito!

==================================================================

L'indice delle precedenti Newsletter di Marco è alla pagina
http://www.marcovasta.net/newsletter/

===================================================================

Questa newsletter è stata inviata a 11.316 destinatari. Non contiene pubblicità, né promozione di tipo commerciale.
Coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di disturbo, ti prego di accettare sincere scuse se la presente non dovesse essere di tuo interesse. A norma del d.lgs. 196/2003 abbiamo reperito la tua e-mail direttamente da un messaggio che ci avevi precedentemente inviato, su tua esplicita comunicazione, navigando in rete o da un messaggio che ha reso pubblico il tuo indirizzo di posta elettronica. Questo messaggio non può essere considerato spam poiché include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. Qualora non intendessi ricevere ulteriori comunicazioni, clicca il link in fondo alla pagina. Grazie.


Home ] 35 - febbraio 2008 ] 36 - aprile 2008 ] 37 - maggio 2008 ] [ 38 - giugno 2008 ] 39 - luglio 2008 ] 40 - settembre 2008 ] 41 - ottobre 2008 ] 42 -dicembre 2008 ]