Suggerimenti |
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Se fai trekking in inverno, preparati ad affrontare freddo e neve.
Ti stai inoltrando nella più alta catena montuosa della Terra. Preparati ad affrontare cambi di temperatura e di condizioni atmosferiche.
Poiché su molti itinerari di trekking non vi è alcun presidio sanitario procurati un pronto soccorso adeguato.
Acclimatazione è la parola che descrive l'adattamento che il tuo corpo compie quando sali in quota. Devi programmare la salita in modo che, sopra i 3000 metri, il dislivello medio compiuto in un giorno sia di 300 metri.
Se non trovi il tempo per acclimatarti, puoi sviluppare i sintomi del Mal di Montagna.
Il Mal di Montagna può essere abbastanza lieve da sparire con un giorno di riposo ma può diventare mortale se sottovalutato. Tutto quello che è richiesto per rendere sicuro un trek è una conoscenza di base del Mal di Montagna e la volontà di sostare o scendere se ne sviluppi i sintomi. Conseguenza di una maggior diffusione della conoscenza dei problemi legati all'alta quota è che ormai si registra in Nepal un solo caso mortale per Mal di Montagna ogni 30.000 escursionisti. Ed anche queste morti si potrebbero evitare se ogni escursionista sapesse come affrontare il Mal di Montagna.
Non vi sono purtroppo dati per quanto riguarda i portatori.
Se ti sei fermato ad acclimatari alla stessa quota e i sintomi peggiorano, allora è necessario scendere.
Chi soffre di Mal di Montagna, in una delle due forme cliniche gravi, può non avere lucidità di pensiero e deve essere costretto a scendere. E se vuole scendere volontariamente, non deve scendere da solo. Continuate a scendere fino a che la persona non mostra segni di miglioramento, in genere dopo 300-500 metri di discesa. Anche se la diagnosi non fosse certa ma vi fosse il sospetto di Mal di Montagna, l'individuo che ne soffre deve scendere. Potrete sempre salire di nuovo quando si sentirà bene.
E' meglio cominciare a scendere finché la persona che sta male può camminare. Se non può più camminare, cercate di noleggiare uno yak od un cavallo. Oppure cercate dei portatori che trasportino a valle l'ammalato. Non aspettate l'elicottero di soccorso. Anche se decidete di somministrare ossigeno o farmaci, non rimandate la discesa in attesa di un miglioramento.
Riassumendo: se non vi sentite bene in quota, probabilmente avete dei semplici sintomi di Mal di Montagna. Fermatevi a riposare finché non vi sentirete meglio. Se rimanendo alla stessa quota peggiorate, tornate indietro scendendo fino alla quota alla quale vi sentivate ancora bene. Se non siete sicuri della diagnosi, siate cauti al massimo. Ricordatevi che un Mal di Montagna acuto si può prevenire seguendo questi consigli.
Non devi pensare di raggiungere una grande altezza se sai di avere problemi al cuore o difficoltà di respiro già a livello del mare o se sei incinta (ti raccomandiamo di rimanere sotto i 3500 metri). Per altri problemi abituali di salute consulta il tuo medico.
I bambini patiscono maggiormente il mal di montagna e devono essere tenuti sotto controllo costante. E' pericoloso compiere trekking in quota con bambini piccoli che non possono riferirvi i sintomi del proprio malessere.
Sonniferi, sedativi e alcool non devono essere usati in quota in quanto tendono a far diminuire il ritmo della respirazione e possono indurre il Mal di Montagna.
Sembra che bere 3-4 litri di liquidi al giorno (acqua bollita o iodata, brodi, zuppe ecc.) diminuisca i rischi di disidratazione e favorisca l'acclimatazione.
L'Acetazolamide (Diamox) è uno trattamento per il Mal di Montagna. Parlane con il tuo medico soprattutto per quanto riguarda la modalità di assunzione e per gli effetti collaterali.
Altri farmaci sono la Nifedipina, somministrata nei casi di Edema Polmonare da Alta Quota (HAPE), ed il Desometazone che è usato per l'Edema Cerebrale da Alta Quota (HACE). Non assumere o dare questi farmaci indiscriminatamente. Gli effetti collaterali possono essere mortali.
Sono in commercio anche delle camere iperbariche portatili (come la Gamow bag o il Cedrec Casson) che usiamo nei nostri due pronto soccorso a Periche e Manang. Quando viene gonfiato, questo pallone tubolare simula una pressione simile a quella di una quota più bassa ed il paziente all'interno ne trae beneficio.
Nessuna speciale precauzione deve essere presa mentre si scende.
Invia generalità, nazionalità, numero di passaporto (tutti dati che avresti dovuto registrare sull'apposito modulo in Ambasciata prima di partire per il trekking), posizione esatta e dettagli sull'incidente o sulla malattia (ovvero Mal di Montagna, congelamento, problemi cardiaci, fratture, dissenteria, ecc.). Il messaggio può essere inviato attraverso la rete radio dei posti di Polizia, o quello dei Parchi Nazionali o degli aereoporti. Di solito occorrono almeno ventiquattro ore per organizzare un soccorso, compreso il trasferimento del messaggio.
Oggigiorno anche le compagnie aeree private organizzano missioni di soccorso con elicottero per evacuare gli escursionisti in caso di emergenza. Organizzare un elisoccorso attraverso una compagnia aerea privata è più veloce ma può costare il doppio.
Lasciate anche i riferimenti esatti sulla vostra copertura assicurativa,
se l'avete; questo renderà più veloci le pratiche per il
soccorso. Se non vi registrate in Ambasciata e fate il trekking da
soli, potreste avere problemi nel far scattare le operazioni di soccorso,
a meno che non vi siate organizzati prima di partire. Una possibilità
sarebbe quella di lasciare un somma di denaro in garanzia presso una agenzia
di trekking alla quale fare poi riferimento.
Traduzione di Marco Vasta (mavast@tin.it)
preparata nel 1997 per l'HMR su una pagina ora cancellata.
Aggiornata al 1° Luglio 98.