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Questepagine
sono una ipotesi di percorso. Le tappe saranno organizzate in base al |
Istanbul - Aqtau - Zhanaozen - Senek - KyzylkupLe tappe quotidiane nel Mangystau possono variare secondo i suggerimenti della guida.
Zhanaozen
Attraverso un piatto paesaggio, dominato dai numerosi pozzi con pompe a cavalletto, raggiungiamo la cittadina di Jańaózen, sorta al limitare del più importante campo petrolifero del Mangystau. Le indicazioni possono riportare le scritte Zhanaozen, Zhana Uzen (kazakho: Жаңаөзен, جاڭاوزەن). Jañaözen (in kazako: Жаңаөзен?) fu fondata nel 1968 come base per gli impianti di estrazione di gas e di petrolio delle aree circostanti. Fino al 1992 era nota con il nome di Novy Uzen (in russo: Новый Узень). In kazako significa "nuovo fiume". La città, attualmente di oltre 100.000 abitanti, fu martoriata dalla repressione degli scioperi nel settore petrolifero nel 2011-2012 e l'episodio è ricordato come il massacro di Zhanaozen. Il 16 dicembre la città fu teatro di violenti scontri tra polizia e operai dei vicini campi petroliferi della Ersai Caspian, controllata dalla Saipem, gruppo ENI. Da oltre sei mesi, gli scioperanti manifestavano per i propri diritti nella piazza principale. Secondo la polizia ci furono 16 vittime, tra forze antisommossa e manifestanti, mentre secondo l'opposizione le vittime furono decine (Vedi Corriere della sera 18/12/11). Human Rights Watch ha pubblicato un dossier sulla vicenda: le indagini condotte da diversi ispettori di HRW, mettono in evidenza continue violazioni dei diritti dei lavoratori da parte della controllata dall'ENI, che per molto mesi rifiutò ogni trattativa sulle richieste salariali dei lavoratori, licenziando gli operai sindacalmente più attivi, arrivando a minacciarli e in qualche caso anche a farli aggredire fisicamente.
InquinamentoIl sistema sanitario del Kazakistan deve affrontare sfide associate a realtà geospaziali, geopolitiche ed economiche uniche che ostacolano le innovazioni e portano all'inquinamento ambientale. I principali giacimenti di petrolio e gas si trovano nella parte occidentale del paese e il loro intenso sviluppo ha portato a un significativo degrado ambientale in questa regione. I sottoprodotti dello sfruttamento degli impianti petroliferi e del gas, come metalli pesanti, benzene, toluene, idrocarburi policiclici aromatici e altre sostanze chimiche, si trovano in alte concentrazioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo. La concentrazione totale di idrocarburi petroliferi nelle acque sotterranee è quattro volte superiore agli standard dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. È in corso un cambiamento attivo nelle proprietà chimiche e fisico-chimiche del suolo e il regime idrologico di questi terreni è disturbato. Le procedure petrolifere e del gas spesso portano al rilascio nell'ambiente di metalli pesanti e altri inquinanti. I ricercatori hanno segnalato elevati rischi per la salute associati all'esposizione ai metalli pesanti nelle regioni dei giacimenti di petrolio e gas, dove l'eccesso di metalli pesanti rilasciati potrebbe causare uno squilibrio nella composizione degli oligoelementi del corpo umano. Vivere in prossimità dei complessi dell'industria petrolchimica, comprese le raffinerie di petrolio, è associato a un alto livello di effetti negativi sulla salute. Alcuni studi riportano la prevalenza dell'asma e di altre malattie respiratorie, anche malattie del sistema cardiovascolare tra i bambini e gli adulti che vivono in prossimità di complessi petrolchimici, nonché un aumento degli effetti avversi sulla gravidanza e sugli esiti del parto. Fonte: Oligoelementi essenziali nei cuoio capelluto dei residenti nella regione petrolifera e del gas del Caspio del Kazakistan, Proseguiamo per Uzen sulla Aqtau - Beket Ata che aggira a settentrione le dune di Tuiesu (пески Туесу - peski Tuyesu).poi ci dirigiamo a Senek (Seneka, kazakh: Сенек, Senek, سەنەك). Qui lasciamo l'asfalto e puntiamo verso la montagna Bokty percorrendo una facile pista (ma ve ne sono diverse, alcune anche difficili (4°). Senek è famosa fra i kazaki per le dune ed è divenuta una méta per turisti e fuoristradisti che lasciano le dune in modo vergognoso e pieno di rifiuti. Il villaggio venne fondato più di 50 anni fa. È piuttosto piccolo: ci vivono circa duemila persone. Senek è noto ai turisti soprattutto come l'insediamento più vicino alle più famose attrazioni turistiche di Mangystau: Bosjira, il monte Bokty, Shopan Ata e Beket Ata . I viaggiatori spesso si fermano a Senek per fare rifornimento (acqua, carburante, metano) e acquistare provviste prima del deserto. Alcuni restano lì anche per la notte. Il villaggio è noto per essere messo in pericolo dalle dune in continuo movimento e che si trovano nelle vicinanze. Queste dune rappresentano una minaccia per le strade e persino per le case. Tuttavia, i turisti trovano attraenti le dune di sabbia e le visitano per scattare fotografie o fare una passeggiata sulla sabbia. Il nostro viaggio prosegue "off-road" su una pista poco frequentata che si tiene a sud della strada sfaltata Aqtau - beket Ata e percorsa fino ad ora solo da un gruppo di AnM. Il tratto attraversato non è sempre piatto ma antiche dune coperte da radi vespugli spinosi rendono ondulato il paesaggio. Infine compare dinnanzi a noi in lontananza la formazione di Gora Bokty (Гора Бокты cioè Monte Bokty) (43.4231357428345, 53.799371542329716) che presenta degli strati sedimentari di colorazione bianco e rosa che potrebbe vagamente ricordare una fetta di torta alla fragola (Strawberry), ma la scarsa comprensione e traduzione fra guide e coordinatori ha portato alcuni ad indicarla come "spazzatura" (in effetti per il traduttore di Google è "merda"), altri come "torta". Ad un coordinatore verrà detto che significa "cammello sdraiato a terra". Sempre lontano, sull'orizonte alla nostra destra si può individuare la formazione di Baisary. La méta di oggi è la formazione di Kyzylkup detta Strawberry o, nel lessico di AnM, anche Tiramisù, strano e fuorviante nome dato dal primo coordinatore (che ha fatto questo viaggio) per la sua somiglianza al dolce da noi italiani tanto amato e dal suo capo autista che lo identificava con una crema al cucchiaio al sapor di fragola... (in realtà, ha poi confessato l'autista, che non si ricordava il nome della formazione ed ha confermato la proposta del coordinatore). Un dolce "lusus naturae"... In verità nell'area i depositi rossastri esistono in diverse falesie (qualcuno le chiama scarpate), ma è più facile notare le formazioni isolate. Bokty e Kyzylkup, sono tutti nel raggio di pochi chilometri e i fuoristradisti che hanno mappato il territorio con i loro gps, li hanno indicati Su GMaps ognuno in posizioni diverse. Se teniamo poi conto che molti rilevano la posizione dal punto panoramico e non dalla cima del plateau (ammesso che un altopiano abbia una cima...), la confusione aumenta ed anche noi faremo del nostro meglio per contribuire a questa confusione... |