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Nanda Devi Trek

24 Aprile - 10 Maggio 2020

con Avventure nel Mondo e Marco Vasta

Il nostro trek

Un percorso facile, già testato da uno dei nostri migliori coordinatori nel 2018, e un panorama montano spettacolare fanno del Kuari Pass uno dei percorsi di trekking più popolari in India. Tuttavia, l'impatto di molti escursionisti sta cominciando a manifestarsi in alcuni villaggi, quindi  ci muoveremo con cautela e con la discrezione che ha sempre contraddistinto i nostri viaggi in Himalaya.

Lord Curzon, quando era viceré dell'India, fu il primo "trekker" a promuovere questo percorso nel 1905. Da allora è diventato uno dei sentieri più popolari del Garwal orientale.

Molte scuole utilizzano sezioni di questo percorso per programmi di educazione all'aria aperta (le nostre settimane verdi), quindi abbiamo scelto la fine di aprile e l'inizio di maggio, di fuori della stagione principale del turismo (quella monsonica).

Le vette che possiamo individuare in questo trekking sono a nord ovest nell'Himalaya del Garwhal - a partire dalla mole massiccia di Chaukhamba (7138m), Mandani Parbat (6193m), un lontano Kedarnath (6.940m), e il Nilkanth simile a un dente (6.596m). A nord-nord-est, la valle del fiume Alaknanda segna il confine con la Biosfera Nanda Devi e le cime del gruppo del Khamet con il Nilgiri Parbat (6.474m), Ghori Parbat (6.708m), Hathi Parbat (6.727 m), poi la drammatica guglia del  Dunagiri (7.066 m) e oltre; la cima appuntita della Nanda Devi (7.816m). Lungo il cammino ammireremo il Trisul (7.120m) e Nanda Ghunti (6.309 ).

Il trekking è più spettacolare e più facile se percorso da sud a nord, cioè termina a Josimath. Avremo poi la possibilità di visitare Badrinath e infine salire verso un altro luogo sacro al moderno tempio sikh di Hemkund.

La Nanda Devi è la montagna più alta dell'India (escluso il Sikkim) ed era la più alta nell'ex impero britannico. La leggenda narra che la mano di Nanda Devi (colei che dà felicità), figlia di un re locale, fosse stata richiesta in matrimonio da un principe crudele. Ne seguì la guerra, suo padre fu ucciso e lei fuggì, trovando rifugio sulla cima del monte che porterà il suo nome. Un anello di montagne di 112 km di circonferenza la protegge ed è formato da dodici picchi tutti di oltre 6.400 metri. Per mezzo secolo il problema che ha attirato l'attenzione di molti esperti esploratori e alpinisti non era tanto il modo di scalare la montagna, ma come arrivarci.

Eric Shipton e Bill Tilman alla fine risolsero l'enigma quando riuscirono a risalire la gola del Rishiganga. Tilman, un purista, più di settant'anni fa scrisse:

"Viviamo in un'epoca di meccanizzazione e negli ultimi anni è diventato evidente che anche l'alpinismo rischia di diventare meccanizzato: è quindi bello ricordare che nell'arrampicata sulla Nanda Devi non sono stati utilizzati ausili per la scalata, a parte, cioè, del brandy di albicocche che abbiamo acquistato".

(H.W. Tillman, The Ascent of Nanda Devi, 1937).

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