Nepal sconosciuto

Sirubari

Chi c'è stato dice... ] Homestay: nei villaggi ] Viaggio in Nepal ] Confronto programmi ] Visti e permessi ] Mappe ] Info Pratiche ] Fusario ed effemeridi ] Leggere il Nepal ] Marco in Nepal ] KTM night life ] Cosa mangio? ]

È una comunità gurung volutamente ed artificialmente incontaminata che vive su una collina ad un'altitudine di 1517 mt. Il villaggio fa parte del Panch mool (cinque sorgenti) che indica gli abitati di questo anfiteatro naturale volto a sud. La comunità sembra essere relativamente ricca, grazie alle rimesse degli emigrati, molti sono stati nell’esercito indiano od in quello inglese. Alcune famiglie più benestanti hanno proprietà a Pokhara date in affitto o gestite tramite un intermediario od un parente. Stupisce l’assenza di bambini, sono infatti quasi tutti nei collegi di Pokhara o di Kathmandu dove studiano.

Il villaggio è diviso in due da un ruscello, con una parte, attorno al tempio buddhista, molto ben tenuta e pulita, dove sorgono la maggior parte delle homestay, ed un'altra più rustica e meglio rappresentativa della vita rurale della piccola comunità. Sirubari è situato sulle montagne a sud di Pokhara, ma sul versante meridionale, il che non permette la visione diretta della catena himalayana.

L’architettura e la iconografia del gompa sono quelle del vajrayana, ma non vi sarebbe un lama residente ma un pujari. I viottoli che la attraversano sono tutti lastricati, ma sorprende la pulizia e l’uso dei cestini dei rifiuti.

Anche Sirubari permette varie escursioni e alla sera la comunità offre uno spettacolo di danze tradizionali, soprattutto se ci si ferma due notti. Molto caratteristica anche l'accoglienza, che qui, oltre alle immancabili collane di fiori, è fatta da donne in costume e da una banda musicale, che scortano il gruppo fino al tempio, dove vengono offerti vari stuzzichini e grappa locale servita in boccali di bambù, istoriati con fascette di metallo lavorato e il coperchio. Sirubari è stato il primo villaggio ad aderire al progetto del N.T.B nel 1997 e le sue homestay sono molto ben tenute e dotate di doccia (alcune con acqua calda da scaldabagno a gas), anche se sempre esterna, nel cortile.

Vi sono poco più di quaranta famiglie registrate, ma da quando l’Inghilterra ha permesso agli ex militari di richiedere la cittadinanza, molte famiglie sono emigrate ed ora vi sono solo 23 nuclei residenti.

Le case ad ovest del minuscolo torrente sono abitate dai  Damai e dai Kami (i fabbri). Damai sono i suonatori che vi accolgono all’arrivo.

Il clima è ideale in ogni periodo ed anche durante la stagione del monsone da giugno a settembre le giornate sono tiepide e notti fresche.

 

Passeggiate

I boschi sono ricchi di cervi ed altri animali. La caccia era molto praticata, ma da quando i maoisti hanno requisito le armi, i fucili dei cacciatori sono stati nascosti e pochi si attentano a praticarla.

 

·         Dahare Deurali, Una lunga camminata sopra il villaggio porta ad un altro view point, a Dahare Deurali, a 2120 mt., il punto più alto a sud di Pokhara, e la vista in una giornata limpida è spettacolare. Per raggiungerlo si sale sopra il villaggio di Sirubari dapprima per scalinata in piedi poi per il sentiero si addolcisce, si svalica scendendo ad un altro villaggio abitato da caste basse e poi si risale dapprima ad un ashram do vivono due eremiti e poi, con breve ma erta scalinata, al tempietto sommitale.

 

·         Tirminì. Un passeggiata senza grandi dislivelli è al piccolo insediamento di Tirminì. Case molto belle di fango impastato e colorate. I colori dominanti sono bianco, un ocra quasi arancio e tanto azzurro. Alcune hanno ancora il tetto di paglia. Sono villaggi molto poveri con un atmosfera di altri tempi. Tanti bambini ai quali regalare palloncini colorati. I villaggi sono tutti abitati da dalit di religione hindu che vivono assieme agli animali e coltivano la terra. Sono completamente diversi dalla parte del villaggio di Sirubari dove le case sono grandi, in pietra perfettamente pulite e curate e gli abitanti sono tutti buddhisti (dalla relazione Imbriano, aprile 2012, credo che Imbriano usi il termine dalit per biswakarma).

 

·         Thumro Le cime, dal Dhaulagiri al Machhapuchare, alle Annapurne, al Manaslu e così via, si possono ammirare dalla vicina altura di Thumro (2300 m), raggiungibile in un paio d'ore di facile camminata. Si sale subito dal villaggio fra aree attrezzate, piccoli punti coperti di sosta. Il percorso è su gradinata e su sentiero, ci si innalza dapprima nel bosco (detto jungla) fino a superare il poggio con le bandiere bianche che sovrasta il villaggio, poi in falsopiano ed ancora i salita sul colle ad est sulla cresta

 

Accesso

Ci sono tre diverse piste per raggiungere Sirubari, che richiedono circa tre ore (nette) da Pokhara, di cui due su sterrato (un'ora in più nella stagione monsonica).

 

Via Karkineta Parbat

Se il tempo è sereno questo è il miglio percorso panoramico abche se forse più lungo. Da Pokhara, dopo circa un’ora di strada asfaltata, 30 chilometri con molte curve ma scorrevole, si giunge a bivio di Naudara da dove inizia una strada un tempo asfaltata e di cui rimane traccia al centro della carreggiata. È il percorso più breve da Pokhara. Il secondo gruppo di agosto 2012 non lìha percorsa perché impraticabile. La strada scende fino al Seti, attraversato su un ponte, continua un po’ in piano per iniziare a risalire. A Stei Dovab c’è un bivio. Se si tiene a destra si procede per una ventina di chilometri in salita passando da Jugle, Sepath e salendo ulteriormente fino a Karkineta Parbat (parbat = monte). Qui il percorso incontra una strada, si volta a sinistra e continua la salita scoprendo panorami suggestivi dell’Himalaya. Ad una curva conviene fermarsi e salire di venti metri su un poggio che si apre con ampio panorama che abbraccia dalle montagne ad ovest del Dhaulagiri, ammirando il Tukuche peak, il Nilgiri, tutte le vette dell’Annapurna, e poi il Lamjung, Himalchuli, nadi, Bauda e scorgendo ad est i gruppi del Langtang, del Ganesh Himal a nord di Kathmandu. Si prosegue  fino ad un gruppo di case (cartello indicatore rudimentale) ed inizia la discesa per immettersi su una strada (proveniente da destra) che poi si dimostra essere la vecchia mulattiera lastricata. I versanti sono, in novembre, chiazzati dai fiori color prugna dei pruni che però non producono frutti commestibili. I pendii ne sono cosparsi per chilometri, si scorgono altri insediamenti con campi terrazzati e case bianche.

 

Via Budrunkhola

Se a Seti si prende a sinistra la strada passa da Fapatrum, Budrunkhola, Hile ed a Majhkhateri dove si innesta sul secondo accesso proveniente da Bhadkhola. La strada passa per Dhakalthok ed arriva a Sirubari. Questo e' il tragitto degli autobus 4x4 che sono piu alti dei fuoristrada e che devono salire ds Karkineta.

 

Via Badkhola

Da Badkhola sulla Siddharta High Way, si passa il fiume su un ponte e ci si inoltra nella valle in leggerissima salita per poi iniziare i tornanti che permettono di guadagnare quota raggiuggendo Satauchandi e Darali dove la strada ha minore pendenza e contornando il circo delle Panchmooli, arriva nei pressi di Sirubari dove si innesta sulla strada da Karkineta. Un chilometro o poco meno e siete a Sirubari.

 

A piedi da Arjunchaupari

Da Belu sulla Siddharta High Way un bus porta ad Arjubchaupari, da qui a piedi in quattro ore di alita a Sirubari.

Su ] Ghalegaon ] [ Sirubari ] Lwang ] Bandipur ]

il sito di marco vasta

lento pede ambulabis

Ultima modifica: 17/10/2024 16:35:46

Visitatori in linea: 73 su tutte le pagine di www.marcovasta.net

2590  persone hanno letto questa pagina