Kendirli sor 
		- Kokesem
		
		
		
		 
		
			
				
					
					
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		La scarpata opposta a quella su cui abbiamo campeggiato 
		dista circa sette chilometri in linea d'aria ma per raggiungerla occorre 
		compiere un lungo giro su piste che corrono più a sud del lago.
		
		Incontriamo una postazione militare ed un posto di 
		controllo dei ranger (42.6077495387864, 
		54.1431972678692), ma la sorpresa maggiore è un piccolo corso 
		d'acqua di cui non comprendiamo la provenienza. C'è un'area pic-nic 
		(42.60849704014868, 
		54.15326463903346), ombreggiata da una tettoia, dove è possibile 
		sia tuffarsi che lavarsi presso una cascatella poco più "a valle".
		
		La pista corre distante dalla scarpata e giunge ad un 
		bivio non segnalato. Proseguendo verso est si raggiunge l'area della 
		grotta di Balayuk,
		
		Deviando verso nord si raggiunge l'eccellente punto 
		panoramico di fronte al punto di partenza e da cui si scattano le 
		immagini dei Tre Fratelli (42.604536454533495, 
		54.30503171019748). La pista prosegue fino ad un pozzo (43.16965628042309, 
		54.8873246255699) dove è possibile rifornirsi d'acqua. Si può 
		campeggiare presso il pozzo o su una altura poco più a settentrione.
		
		Siamo nell'area di Kokesem (Көкесем 
		ma anche Kagosen) (vedi sotto) ricca di laghi sotterranei e 
		soprattutto di gigantesche trappole dette "aquiloni del deserto" ma per 
		correttezza non vengono pubblicate le coordinate.
		
		 
		
		Үстірт 
		мемлекеттік табиғи қорығы - Riserva Naturale Statale 
		dell'Altopiano
		     
		 
		
			
				
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		Come già visto ieri, la superficie dell'altopiano è 
		una lastra di calcare leggermente ondulata e occupata da numerosi bacini endoerici (cioè che non hanno sbocco) poco profondi di origine sia 
		carsica che eolica. Suoli argillosi salati ricoprono il fondo di queste 
		depressioni, in cui cresce qualche pianta e un po' d'erba dopo le rare 
		piogge che nella parte del Mangystau sono di circa di 128 mm all'anno.
          
		L'altopiano è transfrontaliero e si estende oltre il confine in 
		Uzbekistan ed in Turkestan. Alcuni siti web lo indicano come Patrimonio 
		della Umanità, ma non è inserito in nessuna lista del World Heritage 
		Site, tant'è che è in corso una campagna per inserirlo nelle liste 
		dell'Unesco a cui puoi aderire firmando la petizione nel sito 
	      
		https://ecocitizens.kz/petition.
		     
		L'altopiano è stato pesantemente eroso durante i periodi più umidi della 
		sua storia geologica, quando si sono formati     inghiottitoi, 
		doline e campi solcati. Il clima arido che vi regna da 
		migliaia di anni ha contribuito a fare di questa struttura fisica una      
		hammada      dove la vegetazione è quasi assente e dove 
		dominano le vaste distese di pietre spigolose. Le dune sono inesistenti, 
		tranne in alcuni bacini come 
	quelli di Sengirkum     (пески 
		Сенгиркум) e di     
		Tuiesu (Senek).
          
		Nel sottosuolo, la rete carsica è ancora attiva; vi sono degli 
		inghiottitoi di 90 metri di profondità e anche dei laghi sotterranei, 
		alimentati dalle rare precipitazioni, nei quali vive una 
	fauna cavernicola poco studiata.
		     
		Le gole multicolori di Kokesem (Көкесем 
		ma anche Kagosen) sono le fessure nel 
		terreno che scendono dal pianoro e che non sono ben visibili dal'alto. 
		Vi sarebbero   con sorgenti d'acqua dolce, natura 
		meravigliosa, formazioni uniche nel territorio della riserva. I ripidi 
		burroni dell'altopiano digradano verso ovest e si perdono 
		nella piana salata che praticamente va dal Kenderli Sor a Bozhira.
		
		 
		
		Archeologia, cacciatori dell'altopiano
		
		 
		
			
				
					
					
					  | 
				
				
					| La trappola di Zhar'inkuduk 
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					| Una recente pubblicazione | 
				
			
		 
		
		Lungo il bordo delle scarpate di Ustyurt si trovano una 
		serie di antiche strutture in pietra e terra conosciute come "aquiloni 
		del deserto". Il termine deriva dai piloti militari francesi e 
		britannici che per primi avvistarono i curiosi complessi negli anni '20 
		mentre sorvolavano il Medio Oriente  (dalla Giordania all'Asia 
		Centrale).
		
		Caratterizzati da una, due o più file di lunghe linee di 
		pietra simili a frecce che convergono in una fossa circolare chiusa, gli 
		aquiloni hanno attirato un notevole interesse archeologico per più di 35 
		anni. Ma secondo il rapporto [The desert kites of the Ustyurt Plateau] pubblicato su Quaternary International,(https://www.researchgate.net/publication/280446641
		The_'desert_kites'_of_the_Ustyurt_plateau) 
		"le loro dimensioni e la quasi totale assenza di reperti archeologici 
		rendono molto approssimativa qualsiasi conclusione sul loro studio."
		
		Negli ultimi anni, un progetto di ricerca francese 
		denominato Global Kites (https://www.globalkites.fr/Project-Abstract) 
		ha raccolto più di 4.600 immagini satellitari di aquiloni del deserto 
		sparsi nel Levante, Arabia Saudita, Armenia, Yemen, Kazakistan e sezioni dell'Ustyurt 
		uzbeko  e si ritiene che esistano più di 5.800 di queste 
		misteriose strutture in tutto il mondo.
		
		Nel corso degli anni, gli archeologi hanno ipotizzato 
		che queste sconcertanti strutture a forma di imbuto potrebbero essere 
		servite come alloggi, recinti per animali domestici o siti di 
		culto. L'archeologo-etnografo russo Sergey Tolstov fu il primo a 
		scoprire gli "aquiloni di Ustyurt" nel 1952. La datazione 
		al radiocarbonio suggerisce che alcuni potrebbero avere più di 2.000 
		anni e, sorprendentemente, un certo numero potrebbe essere stato 
		utilizzato come recinti da caccia fino alla metà del XX secolo, secondo 
		i resoconti etnografici.
		
		Oggi, la teoria più ampiamente accettata è che questi 
		artefatti criptici siano stati progettati per intrappolare l’antilope saiga 
		(oggi purtroppo in grave pericolo di estinzione)(https://www.iucnredlist.org/species/19832/50194357) 
		che un tempo sciamava nelle steppe dell’Asia centrale, durante la migrazione estiva, oltre ad altri ungulati come gli 
		asini selvatici asiatici, le pecore Urial e l'antilope Jairan. Secondo i 
		ricercatori, gli antenati dei pochi pastori nomadi che ancora oggi 
		vagano per l’altopiano probabilmente lavoravano in grandi squadre per 
		incanalare gli animali migratori in questi stretti recinti a forma di V 
		prima di ucciderli per il cibo.
		
		Fonti:
		
		
		 
		
					,Altre località nel parco
		 
		     
		Depressione di 
		Basgurly-Zhazgurly (non in programma)
     
		
		     
		Per esempio, la  depressione di 
		Basgurly-Zhazgurly è circondata dall'altopiano 
		desertico calcareo-gessoso, 50 km a est della baia di Kendyrli 
		nel Mar Caspio e 65 km a sud-sud-est della città di Zhanaozen. È 
		costituita da una superficie desertica settentrionale argillosa e 
		sabbioso-argillosa con frammenti della parte desertica meridionale. La 
		vegetazione in pianura è costituita principalmente dai consorzi di 
		Artemisia-Salsola. Il sito comprende due parti: Basgurly 
		(circa 13 x 4 km) e Zhazgurly (circa 16 x 6 km), è delimitato da 
		ripide scogliere ("fessure") di calcare e gesso. La lunghezza totale 
		della depressione è di circa 25 km, la larghezza fino a 14 km. Ci sono 
		diversi pozzi nella zona. Già dal 2006 erano state segnalate le 
		possibili e reali minacce alla biodiversità di questa KBA (Key 
		Biodiversity Areas sono i luoghi più importanti al mondo per le 
		specie e i loro habitat). Le principali minacce sono la cattura illegale 
		di Saker Falcon e lo sviluppo di infrastrutture per la produzione 
		di petrolio (petrolio.
		     
		La depressione di Basgurly 
		ha forma quasi ovale, si estende da ovest a est e più a nord-est, con 
		una lunghezza di 16,5 chilometri, con una larghezza di 3,5 chilometri al 
		centro. La depressione è caratterizzata da ripidi pendii scoscesi 
		frastagliati da burroni. Il suo versante occidentale più piatto si 
		trasforma gradualmente in una pianura leggermente ondulata, dividendo la 
		depressione in due metà: Zhazgurly e Basgurly. I lati meridionale e 
		orientale della depressione sono incorniciati da ripide scogliere di 
		conchiglie e gesso.
		     
		È stato stabilito che le depressioni si sono formate 
		durante epoche aride durante 5 - 6 milioni di anni (nel periodo 
		post-pontico) a causa della disintegrazione salina delle rocce e 
		dell'approfondimento ad opera del vento, quindi sono "relitti".
		     
		Fonte: Alexander Petrov. "On the 
		origin of the drainless depressions of South Mangyshlak". V.V. Sholokhov. 
		Institute of Physics of the Earth, RAS, Moscow, Russia.
		     
		 
		     
		Depressione di Kuandy   
		(non in programma)
     
		
			 
		
			
				
					
					
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		Depressione di Kuandy 
		
		© Alexander Petrov | 
				
			
		 
		     
		La depressione di Kuandy (Hollow 
		Kuandy)
		si trova sulla penisola di Mangyshlak, a nord del 
		c.d. altopiano di Kendirli-Kayasan, 23 chilometri a
		Nord-Est dalla
		Baia di Kendirli.
		     
		La depressione è un'impenetrabile palude salata. L'area della 
		depressione ha una profondità di 57,8 metri sotto 
		il livello del mare. Dista 23 chilometri dalla 
		costa del Mar Caspio. Sul lato occidentale, lapittoresco 
		scarpata di Kyzylsay confina con la 
		depressione per una lunghezza è di 5 chilometri.
		     
		Il versante nord-orientale della depressione è una scogliera rocciosa 
		alta fino a 140 metri, sotto la scogliera si trasforma in un dolce 
		pendio. Il versante sud-occidentale della depressione di Kuandy si 
		trasforma in una scarpata con un'altezza relativa fino a 75 metri 
		e con 
		una pendenza da 10 a 30 gradi.
		     
		Le scarpate e le sporgenze della depressione di 
		Kuandy hanno un gran numero di canaloni asciutti profondi fino a 10 metri. La vegetazione è completamente 
		assente nella depressione.
		     
		 
		     
		Altopiano di Kenderli-Kayasan
		
			
				
					
					
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					Altopiano 
					di Kenderli-Kayasan 
					
					© Alexander Petrov | 
				
			
		 
		     
		L'altopiano di Kenderli-Kayasan si trova nel sud-ovest 
		della penisola di Mangyshlak. Si estende da sud-ovest a nord-est, 
		approssimativamente da Capo Sengirli, sulla costa orientale del 
		Mar Caspio, all'estremità settentrionale della depressione di 
		Basgurly per 117 chilometri.
		     
		L'altezza media dell'altopiano è di 176 metri sul 
		livello del mare. L'altopiano è delimitato dal confine con il 
		Turkmenistan a sud e sud-est, a ovest e sud-ovest dalla costa 
		orientale del Mar Caspio. Aa nord dell'altopiano è delimitata dalle depressioni 
		di Basgurly-Zhasgurly e Kuanda. La parte meridionale 
		dell'altopiano tende a scendere fino alle rive del Mar Caspio fino a 80 
		metri s.l.m., la parte centrale è la più elevata da 151 a 176 metri 
		s.l.m., la parte settentrionale è da 136 a 140 metri s.l.m. sopra il 
		livello del mare. Ai limiti dell'altopiano, è stata creata la 
		Kenderli-Kayasan State Reserve Zone per preservare l'habitat e la 
		riproduzione naturale dell'otarda della bellezza (Chlamydotis 
		undulata) e del Falco Saker (Falco cherrug).
		
		     
		 
		     
		Grotta di Bulyoyik (Balayuk
		- Балаюк) 
		 (non in programma)
     
		
			 
		
			
				
					
					
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					Bulyoyik © 
					Alexander Petrov | 
				
			
		 
		     
		La grotta di Balayuk (Bulyoyik) si trova nella parte 
		sud-orientale kazaka dell'altopiano di Ustyurt e prende nome dalla 
		necropoli di Balayuk da cui dista circa cinque chilometri.
		È a circa 32 chilometri a Nord-Est del 
		confine con il Turkmenistan e 52 chilometri a Sud-Est della 
		depressione di Karyn-Zharyk. Occorre quindi avere un permesso 
		speciale per raggiungere la località. Il confine con l'Uzbekistan è 
		a 90 chilometri ad Est.
		     
		Le grotte carsiche non sono tipiche del Mangyshlak, ma 
		si trovano nell'altopiano. La grotta più grande si trova a 2,5 km a 
		sud-est della necropoli di Balayuk e venne aperta da S.E. 
		Petrov e A.N. Slyusarev nel 1959 ed esplorata e mappata 
		nell'aprile 2012 da speleologi kazaki e giapponesi.
		     
		Ed ecco una bella descrizione per chi non potrà mai 
		entrarci... L'ingresso alla grotta è in un imbuto carsico con una 
		lunghezza di 50 m, una larghezza da 6 a 15 metri, con una profondità di 
		circa 7 metri. Sul lato orientale vi è l'uscita per la salita 
		dell'imbuto in prossimità dell'ingresso della grotta. La grotta è 
		costituita da un unico tratto formato da un'alternanza di sezioni ad 
		alto angolo (40° - 70°) e orizzontali. Il tipo di corridoio di terra in 
		pendenza con una lunghezza da 40 a 80 metri, una larghezza da 4 a 10 
		metri e un'altezza da 6 a 10 metri, con soffitto a gradini e pavimento 
		irregolare ricoperto di detriti e enormi massi di calcare.
		     
		Soffitto solitamente a forma di cupola, raramente 
		piatto, pavimento liscio. La lunghezza delle sale da 15 a 20 metri, 
		larghezza da 8 a 10 metri, un'altezza da 6 a 15 metri. Nella grotta ci 
		sono tre di queste sale, collegate da corridoi inclinati.
		     
		Le sale si trovano a una profondità di 28,75 e 120 
		metri. La terza stanza (la profondità di 120 metri) è un vicolo cieco e 
		racchiude un piccolo lago con tinta blu, lungo 20 metri e largo 10 
		metri. L'acqua del lago è fredda +10, +13 gradi.
		     
		 
		     
		Fonti:
		     
		
		https://www.silkadv.com//en/content/balayuk-cave
		
		     
		
		https://geocaching.su/?pn=101&cid=21370
		
		     
		 
		     
		Grotta di Utebay (Утебай), la 
		grotta del drago  (non in programma)
     
		
			 
		     
		La cavità di Utebay si trova a 10,5 km dalla grotta 
		di Balayuk, in direzione sud, a una distanza di 1,6 km dal 
		cimitero di Utebay (apparentemente prende il suo nome). Ha la forma 
		di un imbuto lungo 50 m, largo 30 me profondo 20 m. L'avvallamento è 
		costituito da due cavità che si sviluppano diametralmente 
		opposte. L'ingresso alla prima cavità ("tallone") si trova nella parete 
		sud-occidentale, l'ingresso alla seconda ("punta") si trova nella parete 
		nord-orientale.
		     
		 
		     
		Con un ingresso inclinato, la grotta si restringe 
		gradualmente durante la discesa. Si tratta di una galleria in forte 
		pendenza che termina in una specie di vicolo cieco, dietro il quale è 
		visibile il proseguimento del percorso. Un'ulteriore discesa è 
		impossibile senza 
		attrezzatura da speleologia. Poiché il fondo della 
		grotta, le pareti e il soffitto sono costituiti da bianchi depositi 
		carsici, e tenendo conto della grande grotta luminosa all'ingresso, in 
		certe ore del giorno, la grotta è ben illuminata dal sole per decine di metri.
		     
		Lo stesso scopritore A. Petrov lo ha scritto: 
		"Vorrei sottolineare che nel 2015 ho scoperto che la cavità di Utebay è 
		aumentata di lunghezza, nello spazio della grotta, di altri 70-100 
		metri, dopo la mia visita alla cavità nel 2013". Pertanto, lungo 
		il perimetro sono stati posizionati pioli con bandiere per 
		indicare un luogo pericoloso. Ma nel tempo, o sono volati via o sono 
		stati abbattuti da viaggiatori begligenti. Una richiesta a 
		coloro che verranno qui: porta con te un piccolo rotolo di nastro rosso 
		e lega i pezzi ai pioli...
		     
		 
		     
		Fonti:
		     
		
		https://otuken.kz/mifologicheskij-obraz-zmeidrakona-d/ 
		L'immagine mitologica del drago serpente/
		     
		
		
		https://www.marshruty.ru/travel/ustyurt-2012/
		     
		
		http://www.silkadv.com/ru/node/2704 Cavità di Utebay - Утебай 
		полость
		     
	 
		
		       
		             
		
 
 
  
  
    
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		dal 4 
		settembre 2023