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Armenia Soft
25 aprile - 3 maggio

Vita vissuta

Dalla Relazione di Franca Cucco - 2 giugno 2013

La Chiesa di Zvarnotz, ormai distrutta, ma in posizione ottimale con vista Ararat; meno male che arriviamo prima dei tantissimi vecchietti veneti incontrati stanotte all’aeroporto, così facciamo le foto in santa pace.  Loro sembrano delle cavallette.

Andiamo quindi alla Chiesa di Santa Gayane, molto grande e con un altro altrettanto bellissimo panorama sul monte sacro. Poi ci spostiamo alla Chiesa di Santa Hripsime, una vergine che rifiutò la corte di numerosi re e fu uccisa con altre 36 vergini. Le sue spoglie e reliquie riposano sotto la chiesa che è meta di pellegrinaggi continui, soprattutto dalle giovani donne.

Oggi è domenica ed in ogni chiesa si svolge la funzione religiosa. Molte donne arrivano in chiesa con il velo in testa (come si faceva da noi fino a qualche decennio fa) e tutti hanno l’abito della festa. Sono molto devoti.  Alle 11,00 siamo alla città santa di Echmiadzin, la corrispondente del nostro Vaticano. Non dimentichiamo che in Armenia c’è la religione cristiano armena con il proprio Papa. C’è una lunga processione che parte da fuori le mura ed entra nella chiesa principale. I preti ed i chierichetti hanno l’abito tradizionale. Poi ci sono delle ragazze vestite in rosa, quindi tutti i fedeli che pregano e cantano. Noi entriamo nella chiesa principale  gremita di gente all’inverosimile ed assistiamo alla messa del Catholicos che dura 2 ore. E’ molto suggestiva. La cosa particolare rispetto alle nostre celebrazioni è che il Catholicos ed i preti stanno su un palco rialzato, girati di schiena verso i fedeli. Pregano ed officiano la messa. Poi ogni tanto si chiude il sipario decorato con motivi religiosi e loro scendono tra i fedeli per le benedizioni. E lì è un casino generale… tutti vogliono avvicinarsi al Catholicos per toccarlo e baciare la croce d’oro che porta in mano e spintonano da tutte le parti. Il tutto abbellito da canti di un coro molto intonato.

Usciamo da messa e notiamo che nella chiesa vicino si sta celebrando un battesimo. Seguiamo anche quel rito lì. La differenza con i cattolici è che il bimbo di pochi mesi viene completamente immerso in acqua nudo (come nel rito ortodosso)…e sembra pure apprezzare perché ride e dimena braccine e gambine. Alle 13,30, colmi di benedizioni divine, ritorniamo verso Yerevan.

 

Ipotesi percorso del 3° giorno (27 aprile)


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