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Mangystau

con AnM e Marco Vasta nel più colorato dei deserti dipinti

1a ediz. 28/5-5/6 22 / 2a ediz. 3-11 set 22 / 3a ediz. 26/8- 3/9 23 / 4a ediz.  13-28 aprile 2024

Guida al Mangystau

e Kazakistan in breve: cultura, società, guida in viaggio

Ultima modifica: 12/01/2024 14:06:59

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Istanbul - Aqtau - Zhanaozen - Senek - Kyzylkup

Le tappe quotidiane nel Mangystau possono variare secondo i suggerimenti della guida.

 

Il giorno più lungo

Su
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Aqtau -Kyzylkup
Kyzylkup - Kendirli sor
Kendirlisor - Kokesem
Kokesem - Bozzhira
Bozzhira
Bozzhira - Ayrakty
Ayrakty - Aqtau
Aktau - Italia

 

Il volo trisettimanale da Istanbul (IST) ad Aqtau (SCO) è poco frequentato e capita talvolta che venga cancellato dalla compagnia aerea. In tal caso il volo viene riprogrammato da Viaggi nel Mondo (non dalla Turkish Airway) con piani di volo che prevedono di inserire uno scalo intermedio ad Astana o ad Almaty se non addirittura da Urgench in Uzbekistan.

Atterriamo all'alba all'aeroporto Ševčenko (Шевченко) (IATA: SCO), (kazako: аэропорт Ақтау, russo: Аэропо́рт Акта́у) situato a circa 20 chilometri a nord-ovest di Aktau. La struttura è dotata di una pista di asfalto lunga 3.052 metri, l'altitudine è di soli 22 slm.

Taras Hryhorovych Shevchenko (Тара́с Григо́рович Шевче́нко) era un poeta ucraino qui esiliato nell' "800 e dal 1964 al 1981 fu anche il nome della attuale Aktau (vedi anche Akmish Tau nell'Ayrakty).

Espletate le formalità del visto gratuito e recuperati i bagagli, incontriamo lo staff che ci accompagnerà nel nostro breve ma intens                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              o e sorprendente viaggio nel deserto più colorato dal'Asia Centrale..

Nel corso del viaggio, entrando più nell'entroterra avremo un clima più simile a quello registrato dalla stazione meteo di Zhanaozen, clima secco e temperature medie basse, ma più alte che ad Aktau.

Chiariamo subito che questo NON è un viaggio di mare. Aqtau ha il clima del deserto (Köppen BWk), con estati secche e calde ed inverni freddi, con una temperatura media di gennaio di -0,5° C (e una temperatura media di luglio di +25,55° C.

È da notare che la maggior parte della città di Aktau si trova al di sotto del livello del mare nella depressione caspica ed è vicina al punto più basso del Kazakistan e dell'ex Unione Sovietica a Karagiye.

La stagione balneare dura da maggio a settembre, con una temperatura media del mare di +21° C. Aktau ha sia colline rocciose che spiagge sabbiose popolari in estate, a causa del clima caldo della stagione. I turisti provengono principalmente da altre parti del Kazakistan.

 

Clicca sul rettangolino in alto a destra per il tutto schermo.

In antichità l'area era abitata da alcune tribù scite, probabilmente appartenenti al popolo dei Dahai. Successivamente fino all'era sovietica non si registrano insediamenti particolarmente rilevanti, probabilmente a causa della siccità della zona. Intorno al 1958 alcuni tecnici russi si stanziarono nella zona, ribattezzando l'insediamento Melovoe. Stanziatisi in seguito alla scoperta di importanti giacimenti di uranio, iniziarono a sviluppare gli impianti per l'estrazione del minerale e Melovoe divenne quindi una "città chiusa" con il nome di Gur'ev-20. Nel 1963 il suo status venne modificato e divenne una città con il nome  Ševčenko in onore del poeta ucraino Taras Hryhorovyč Ševčenko, poi ridenominata Aktau, traducibile con montagna bianca in virtù delle scogliere a strapiombo sul mare.

Nel 1973 fu aperta una centrale nucleare con un reattore FBR BN-350 che oltre ad alimentare la città era utilizzata per la desalinizzazione dell'acqua marina. La centrale venne chiusa nel 1999 ma rimase l'unica centrale nucleare del Kazakistan.

Nel 2007 il presidente kazako Nursultan Nazarbaev ha annunciato un progetto per sviluppare e ampliare Aktau: il progetto prevedeva la costruzione di quartieri residenziali e vari edifici a poca distanza dalla città originale su un totale di 4 milioni di m². Il progetto è stato soppresso nell'agosto 2013.

 

Dati climatici per Aktau
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu ug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Average high °C 1 2 6 14 22 26 29 28 23 16 9 3 15
Average low °C −2 −2 1 7 15 19 22 21 16 9 3 0 9
Average mm 8 9 15 17 20 16 16 16 17 16 16 16 182

Depressione di Karagiye

Il nostro percorso passa  accanto ai resti della centrale che è stata riconvertita in desalinizzatore e produce acqua potabile ed acqua calda per il teleriscaldamento e poi ci immettimo sulla asutostrada che si abbassa di livello fino a -192 metri quando attraversa la depressione di Karagiye. raggiungiamo la depressione di Karagiye (hazako: Қарақия ойысы, Qaraqııa oıysy), il punto più basso del Kazakistan a circa 50 km da Aktau sull'infinita penisola di Mangyshlak. Il nome deriva dalla parola turca "karakiya", che tradotto significa "kara" - "nero" e "kiya" - "ripida collina", che riflette piuttosto accuratamente il carattere di questa valle. Inoltre, la gente del posto lo chiama "batyr", "guerriero". In fondo alla valle c'è un lago quasi secco, detto appunto "Batyr". Tuttavia, è impossibile avvicinarsi.

Depressione di Karagiye (Қарақия)

Karagiye si estende per 40 chilometri di lunghezza e fino a 10 chilometri di larghezza ed era precedentemente parte del Mar Caspio. Secondo i dati geologici, è un terreno carsico.

Le acque sotterranee penetrarono in profondità nel terreno e per eoni dissolsero le rocce. Il risultato di questo fenomeno fu la formazione di vuoti sotterranei che crollarono sotto il peso di strati sabbiosi e di roccia frantumata. La profondità della valle continua ad aumentare. La depressione è la terza più profonda al mondo ed il Haragie Hollow è ben 132 metri sotto il livello del mare.

Haragie e Karagiye sono in fondo lo stesso toponimo scritto diversamente, ma, magia del web, sembrano essere uno dentro l'altro come in una matrioska... se le agenzie di viaggio fossero più accurate nel vendere i loro prodotti forse non pubblicherebbero questi errori / orrori.

Pietre bianche, accuratamente incise dal tempo, e fossili marini sono sparsi in tutta la valle, mentre sulla cima del plateau si notano facilmente manufatti costruiti con di lastre calcaree. Questi sono resti di “arans”, i recinti di caccia utilizzati per catturare i vari ungulati abitanti nelle steppe fino agli anni ’30 del secolo scorso. Detta anche Fossa di Karagiye (su alcune mappe Karagiye Mountain Trench) è formata da calcare solubile, dolomite e gesso che dissolti formano buche, imbuti e grotte che alla fine crollarono. Ci sono il lago primaverile di Batyr nel sud-ovest della fossa e un ruscello che fuoriesce da un pozzo trivellato che scompare nel terreno. L'evaporazione del laghetto genera nuvole di pioggia causate dall'aria che sale sopra di essa. La depressione è abitata da mufloni, corsacchi, serpenti, lepri e avvoltoi. È l'unico posto all'interno della penisola di Mangyshlak in cui crescono i funghi e questi vengono raccolti dalla gente del posto.

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Zhanaozen

 

Edilizia popolare
Ridente località del Mangystau

 

Attraverso un piatto paesaggio, dominato dai numerosi pozzi con pompe a cavalletto, raggiungiamo la cittadina di Jańaózen, sorta al limitare del più importante campo petrolifero del Mangystau. Le indicazioni possono riportare le scritte Zhanaozen, Zhana Uzen (kazakho: Жаңаөзен, جاڭاوزەن). Jañaözen (in kazako: Жаңаөзен?) fu fondata nel 1968 come base per gli impianti di estrazione di gas e di petrolio delle aree circostanti. Fino al 1992 era nota con il nome di Novy Uzen (in russo: Новый Узень). In kazako significa "nuovo fiume".

La città, attualmente di oltre 100.000 abitanti, fu martoriata dalla repressione degli scioperi nel settore petrolifero nel 2011-2012 e l'episodio è ricordato come il massacro di Zhanaozen. Il 16 dicembre la città fu teatro di violenti scontri tra polizia e operai dei vicini campi petroliferi della Ersai Caspian, controllata dalla Saipem, gruppo ENI. Da oltre sei mesi, gli scioperanti manifestavano per i propri diritti  nella piazza principale. Secondo la polizia ci furono 16 vittime, tra forze antisommossa e manifestanti, mentre secondo l'opposizione le vittime furono decine (Vedi Corriere della sera 18/12/11).

Human Rights Watch ha pubblicato un dossier sulla vicenda: le indagini condotte da diversi ispettori di HRW, mettono in evidenza continue violazioni dei diritti dei lavoratori da parte della controllata dall'ENI, che per molto mesi rifiutò ogni trattativa sulle richieste salariali dei lavoratori, licenziando gli operai sindacalmente più attivi, arrivando a minacciarli e in qualche caso anche a farli aggredire fisicamente.

Dati climatici per Zhanaozen
Month Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Year
Average high °C 0.8 1.3 7.3 17.2 24.7 29.7 32.7 32.6 25. 16.8 9.1 3.3 16.8
Daily mean °C −2.9 −2.7 2.8 11.5 18.7 23.5 26.6 25.7 11.6 5.1 0.3 11.6
Average low °C −6.5 −6.7 −1.6 5.9 12.7 17.4 20.5 18.8 13.3 6.4) 1.1 −2.6) 6.6
Average mm 8 8 14 16 16 9 8 6 7 11 13 12 128
Source: http://en.climate-data.org/location/25822/

        

Inquinamento

Il sistema sanitario del Kazakistan deve affrontare sfide associate a realtà geospaziali, geopolitiche ed economiche uniche che ostacolano le innovazioni e portano all'inquinamento ambientale. I principali giacimenti di petrolio e gas si trovano nella parte occidentale del paese e il loro intenso sviluppo ha portato a un significativo degrado ambientale in questa regione.

I sottoprodotti dello sfruttamento degli impianti petroliferi e del gas, come metalli pesanti, benzene, toluene, idrocarburi policiclici aromatici e altre sostanze chimiche, si trovano in alte concentrazioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo. La concentrazione totale di idrocarburi petroliferi nelle acque sotterranee è quattro volte superiore agli standard dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

È in corso un cambiamento attivo nelle proprietà chimiche e fisico-chimiche del suolo e il regime idrologico di questi terreni è disturbato. Le procedure petrolifere e del gas spesso portano al rilascio nell'ambiente di metalli pesanti e altri inquinanti. I ricercatori hanno segnalato elevati rischi per la salute associati all'esposizione ai metalli pesanti nelle regioni dei giacimenti di petrolio e gas, dove l'eccesso di metalli pesanti rilasciati potrebbe causare uno squilibrio nella composizione degli oligoelementi del corpo umano.

Vivere in prossimità dei complessi dell'industria petrolchimica, comprese le raffinerie di petrolio, è associato a un alto livello di effetti negativi sulla salute. Alcuni studi riportano la prevalenza dell'asma e di altre malattie respiratorie, anche malattie del sistema cardiovascolare tra i bambini e gli adulti che vivono in prossimità di complessi petrolchimici, nonché un aumento degli effetti avversi sulla gravidanza e sugli esiti del parto.

Fonte: Oligoelementi essenziali nei cuoio capelluto dei residenti nella regione petrolifera e del gas del Caspio del Kazakistan,

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Proseguiamo per Uzen sulla Aqtau - Beket Ata che aggira a settentrione le dune di Tuiesu (пески Туесу - peski Tuyesu).poi ci dirigiamo a Senek (Seneka, kazakh: Сенек, Senek, سەنەك). Qui lasciamo l'asfalto  e puntiamo verso la montagna Bokty percorrendo una facile pista (ma ve ne sono diverse, alcune anche difficili (4°).

Senek è famosa fra i kazaki per le dune ed è divenuta una méta per turisti e fuoristradisti che lasciano le dune in modo vergognoso e pieno di rifiuti.

Il villaggio venne fondato più di 50 anni fa. È piuttosto piccolo: ci vivono circa duemila persone. Senek è noto ai turisti soprattutto come l'insediamento più vicino alle più famose attrazioni turistiche di Mangystau: Bosjira, il monte Bokty, Shopan Ata e Beket Ata . I viaggiatori spesso si fermano a Senek per fare rifornimento (acqua, carburante, metano) e acquistare provviste prima del deserto. Alcuni restano lì anche per la notte. Il villaggio è noto per essere messo in pericolo dalle dune in continuo movimento e che si trovano nelle vicinanze. Queste dune rappresentano una minaccia per le strade e persino per le case. Tuttavia, i turisti trovano attraenti le  dune di sabbia e le visitano per scattare fotografie o fare una passeggiata sulla sabbia.

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Il nostro viaggio prosegue "off-road" su una pista poco frequentata che si tiene a sud della strada sfaltata Aqtau - beket Ata e percorsa fino ad ora solo da un gruppo di AnM. Il tratto attraversato non è sempre piatto ma antiche dune coperte da radi vespugli spinosi rendono ondulato il paesaggio.

Infine compare dinnanzi a noi in lontananza la formazione di Gora Bokty (Гора Бокты cioè Monte Bokty) (43.4231357428345, 53.799371542329716) che presenta degli strati sedimentari di colorazione bianco e rosa che potrebbe vagamente ricordare una fetta di torta alla fragola (Strawberry), ma la scarsa comprensione e traduzione fra guide e coordinatori ha portato alcuni ad indicarla come "spazzatura" (in effetti per il traduttore di Google è "merda"), altri come "torta". Ad un coordinatore verrà detto che significa "cammello sdraiato a terra".

Sempre lontano, sull'orizonte alla nostra destra si può individuare la formazione di Baisary.

La méta di oggi è la formazione di Kyzylkup detta Strawberry o, nel lessico di AnM, anche  Tiramisù, strano e fuorviante nome dato dal primo coordinatore (che ha fatto questo viaggio) per la sua somiglianza al dolce da noi italiani tanto amato e dal suo capo autista che lo identificava con una crema al cucchiaio al sapor di fragola... (in realtà, ha poi confessato l'autista, che non si ricordava il nome della formazione ed ha confermato la proposta del coordinatore). Un dolce "lusus naturae"... In verità nell'area i depositi rossastri esistono in diverse falesie (qualcuno le chiama scarpate), ma è più facile notare le formazioni isolate.

Bokty e Kyzylkup, sono tutti nel raggio di pochi chilometri e i fuoristradisti che hanno mappato il territorio con i loro gps, li hanno indicati Su GMaps ognuno in posizioni diverse. Se teniamo poi conto che molti rilevano la posizione dal punto panoramico e non dalla cima del plateau (ammesso che un altopiano abbia una cima...), la confusione aumenta ed anche noi faremo del nostro meglio per contribuire a questa confusione...

 

"Strawberry fields for ever..."

Non ho percepito la la maestosità della Monument Valley o di altre località immortalate dalla sagra della conquista del West, e neppure la curiosità delle montagne colorate emerse un decennio fa dalle nevi delle Ande, ma è valsa la pena di venire fin qui e di tornarci ancora ed ancora.

Quello che mi ha stupito è la sensazione di spazio infinito che va oltre un orizzonte per altro piatto. Personalmente trovo suggestivi i pinnacoli di Bozzhira, quasi dei merletti creati dalla natura.

 

Questa bozza di programma NON rispecchia il redazionale di viaggio presentato sulla rivista Avventure nel Mondo e nel sito di Viaggi Avventure nel Mondo, è stata concordata con il referente kazako ed è pubblicata a titolo informativo e non fa parte del contratto di viaggio.

Le tappe quotidiane nel Mangystau possono essere modificate per esigenze logistiche, senza compromettere le peculiarità del viaggio.

 

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