|
Il Kamet nel 1908 da: |
Il trekking è più spettacolare e più facile se percorso da sud a nord, cioè termina a Josimath. Avremo poi la possibilità di visitare Badrinath e infine salire verso un altro luogo sacro al moderno tempio sikh di Hemkund.
La Nanda Devi è la montagna più alta dell'India (escluso il Sikkim) ed era la più alta nell'ex impero britannico. La leggenda narra che la mano di Nanda Devi (colei che dà felicità), figlia di un re locale, fosse stata richiesta in matrimonio da un principe crudele. Ne seguì la guerra, suo padre fu ucciso e lei fuggì, trovando rifugio sulla cima del monte che porterà il suo nome. Un anello di montagne di 112 km di circonferenza la protegge ed è formato da dodici picchi tutti di oltre 6.400 metri. Per mezzo secolo il problema che ha attirato l'attenzione di molti esperti esploratori e alpinisti non era tanto il modo di scalare la montagna, ma come arrivarci.
Eric Shipton e Bill Tilman alla fine risolsero l'enigma quando riuscirono a risalire la gola del Rishiganga. Tilman, un purista, più di settant'anni fa scrisse:
"Viviamo in un'epoca di meccanizzazione e negli ultimi anni è diventato evidente che anche l'alpinismo rischia di diventare meccanizzato: è quindi bello ricordare che nell'arrampicata sulla Nanda Devi non sono stati utilizzati ausili per la scalata, a parte, cioè, del brandy di albicocche che abbiamo acquistato".
(H.W. Tillman, The Ascent of Nanda Devi, 1937).
Visitatori in linea: 6288 3119 persone hanno letto questa pagina |