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17-26 aprile 2017

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© Denis Daggett di  Nantes, France - Algérie

 

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Aïn Sefra

 

Il punto più ad ovest della nostra avventura algerina  è la piccola cittadina, capitale di una daira di circa 26.000, alle pendici meridionali dei Monti Ksour.

Ain Sefra, dominata dal Monte Makter, è famosa per le sue dune di colore abbagliante. La città moderna, ai piedi del vecchio Ksar, ha mantenuto l'aspetto di una città di confine come ai tempi della guarnigione dell'occupante francese. La cittadina non ha mai avuto risorse significative. La produzione principale è l'erba alfa: per esportarla venne  avviata la costruzione di una ferrovia a scartamento ridotto che raggiunse  Ain Sefra nel 1887. Questa linea venne estesa a Bechar (1906) e Kanadsa, sia per motivi economici che strategici. Questo percorso fu scelto come punto principale di una Ferrovia Trans-sahariana, progetto che non fu mai completamente abbandonato.

I semi-nomadi che transumano nella steppa circostante  ed  nomadi sahariani arrivano stagionalmente lungo le piste che conducono alle piccole più ricche di acqua sulle montagne Ksours, Durante l'estate, si animano i magri pascoli nelle valli che tagliano la barriera di arenaria dell'Atlante ed allora si vedono passare convogli di camion e furgoni che le famiglie usano per spostare il campo.

Vedere questi mezzi carichi di utensili domestici, tende arrotolate, coperte e tappeti, tutti più o meno affollati di donne e bambini che si arroccano sul carico, è uno spettacolo inaspettato.

I ksouriani sono sedentari che vivono a stento con gli scarsi prodotti delle loro colture irrigue. producendo datteri di bassa qualità e in quantità insufficiente, non può alimentare i commercianti; altre colture alimentari piccola oasi ai piedi dell'Atlante sono appena sufficiente per nutrire una popolazione che purtroppo trova solo nell'emigrazione le necessarie risorse aggiuntive.

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