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Bergen - 23 agosto
Una giornata intera è necessaria per girovagare senza meta e tra le vie dei quartieri storici di Bergen. Giriamo per le tranquille stradine che si inerpicano sulla collina dietro la stazione della funicolare . Visitiamo la Domkirke, la Cattedrale di Bergen, chiamata anche Chiesa di Sant’Olav. La pietra scolpita all’ingresso è opera degli stessi scalpellini che decorarono la sala capitolare dell’Abbazia di Westminster a Londra. La Mariakirken, chiesa di pietra con un ingresso romanico e due torri gemelle, Festplassen, Rosenkrantztårnet, Bergenhus Fortress, il KODE 3 che custodisce una collezione dedicata a Edvard Munch, il Museo della lega anseatica. Allestito in un edificio di legno del 1704, molto interessante, mostra le austere condizioni di vita e di lavoro di commercianti, marinai e apprendisti e l'esistenza sontuosa condotta dai governatori della Lega. Salire sulla Ulriksbanen funivia per raggiungere la torre della radio e il bar che si trovano sul monte Ulriken a 642 metri sopra il livello del mare. Da lassù si gode di un panorama splendido di Bergen, con le sue case colorate, il porto e lo scorcio del fiordo
La funicolare Fløibanen, parte ogni 15 minuti per salire sulla vetta del "monte" Fløyen (320 m), affrontando una pendenza del 26%. Dalla cima, una serie di sentieri escursionistici ben segnati si addentra nella foresta; i vari itinerari sono indicati sulla Walking Map of Mount Fløyen (gratuita), disponibile presso l’ufficio turistico di Bergen. Il sentiero n. 2 compie un anello di 1,6 km intorno al lago Skomakerdiket, mentre il n. 1 è un itinerario circolare di 5 km che si snoda in mezzo a colline e boschi e costeggia diversi laghi. Con un’incantevole passeggiata di 40 minuti si può tornare in città a piedi dal Fløyen seguendo il sentiero n. 4 in senso orario e collegandosi al n. 6, che scende a zigzag fino al porto. La Fløibanen non va confusa con la funicolare Ulriken643 che sale alla torre radio e al caffè sulla cima del monte Ulriken (642 m) offrendo un bel panorama sulla città, sui fiordi e sulle montagne circostanti.
La giornata si conclude con lo dispendioso rito dell'ultima cena di gruppo al Fish Me sul molo del mercato del pesce (e dei fiori). Locale trendy con menù anche di sushi e piatti norvegesi come la carne di balena ma anche piatti meno esotici e tradizionali. come la carne di renna. Peccato che il salmone fosse terminato e che il barman ferrarese, chiamato a fare da interprete, confessi candidamente che alcuni piatti non li ha mai assaggiati...
Volevo vedere Bergen ed il suo mercato dei fiori: tra i dischi del View Master, un giocattolo per adulti che permetteva la visione tridimensionale, mio padre aveva acquistato quelle sette doppie diapositive dai colori vivaci. Sono andato alla ricerca del mercato che si svolge ancora, molto turistico, sullo stesso molo del mercato del pesce. Purtroppo chiuso domenica e lunedì. Dovrò tornare se il tempo lo consentirà. In cambio ho visto uno dei traghetti della compagnia Hurtigruten. i battelli postali che dal 1893 risalgono i fjordi fino da Bergen a Kirkenes all'estremo Nord in sette giorni, oggi una crociera da sogno. Nel porto di Geiranger Avevo fatto la posta al traghetto, ma purtroppo la frequenza è diminuita causa Covid e quindi il rendez vous era rimandato ad oggi, quando dall'alto della stazione a monte della funicolare ho visto lo scafo nero e rosso di un Hurtigruten. Degna conclusione di un viaggio iniziato trent'anni fa sullo shooner Anna Rogde, imbarcazione storica varata nel 1868, probabilmente il veliero più antico del mondo e il quinto veliero più grande della Norvegia, anch'essa battello postale con cui avevo raggiunto l'80° parallelo a nord delle Spitzbergen, ma questa è un'altra storia ancora da raccontare... Farvel Norge!
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