clicca
per ingrandire
|
Il periodo migliore in assoluto per visitare il
Mali è il mese di novembre, prima del caldo torrido che esplode a marzo e
dopo la stagione delle piogge. Le escursioni sul Niger sono anch'esse
fattibili a novembre poiché il livello del fiume è tale da consentire la
navigazione ai battelli che trasportano i passeggeri, mentre in dicembre e
gennaio le acque sono molto basse e le gite sul fiume si riducono spesso
al trasbordo da un banco di sabbia all'altro, quando non vengono annullate
del tutto. Novembre, però, è anche il periodo di massimo afflusso
turistico, quindi, se preferite sacrificare qualche comodità a favore di
un viaggio tranquillo, dovreste scegliere il mese di dicembre quando, tra
l'altro, a Diafarabé ha luogo il passaggio del bestiame attraverso il
fiume. In realtà, qualunque momento da ottobre a febbraio inoltrato è
adatto al viaggio in Mali, mentre la stagione torrida tra marzo e maggio
andrà bene esclusivamente per i masochisti. |
|
|
Il Mali non è una meta adatta a chi ama i safari, gli
animali selvatici o le foreste incontaminate, poiché vanta piuttosto una
grande varietà di paesaggi surreali, splendide opere d'arte, suggestive
moschee turrite costruite interamente in fango, villaggi di arenaria rosa
scolpiti nelle pareti rocciose, e panorami desertici dolcemente ondulati
che sembrano tratti da un racconto di Lawrence d'Arabia... Il Mali offre
tutto questo e anche l'opportunità di raccontare agli amici che siete
riusciti a tornare indietro dopo aver visto Timbuktu.
Purtroppo questo stato viene rapidamente ingoiato dal deserto e risente
ancora delle conseguenze di una siccità di proporzioni bibliche,
accompagnata da ogni sorta di altre piaghe, pestilenze e carestie, che
l'hanno trasformato in una delle cinque nazioni più povere del mondo.
Il Mali ha infatti un alto tasso di mortalità infantile oltre alla
diffusa malnutrizione, ai bassi livelli di alfabetizzazione e a una scarsa
aspettativa di vita. La popolazione è stoica e paziente per natura anche
a causa delle circostanze avverse, e l'amore per la propria patria e lo
stile di vita tradizionale hanno infine vinto la cattiva sorte, grazie
anche alla scoperta di giacimenti auriferi di potenzialità tali da
risollevare il paese dalla sua grave crisi economica. |
|