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HIMALAYA E DINTORNI - News letter di Marco Vasta
LUGLIO 2005
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In questa edizione:
- Lo Zanskar al "Cervino International Film festival"
- Da Srinagar al K2? Riaprirà la via originaria verso i Karakorum?
- Il fuoco sotto la neve - L'omaggio al Tibet di Giuseppe Cederna
- Un disco per finanziare la LMHS
- Quanti viaggi in Zanskar alla nostra scuola!
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LO ZANSKAR AL CERVINO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
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Il filmfestival più alto del mondo ospita la più bella avventura himalayana.
Parliamo del "Cervino International Film Festival" dove sabato 23 luglio alle
17.40 (Cinéma des Guides - Breuil-Cervinia) viene proiettato "Zanskar, le chemin
des glaces" di Anne, Veronique e Erik Lapied. Con i suoi 46’, il video
affascinerà gli spettatori mostrando carovane zanskar-pa sul fiume ghiacciato.
La valle dello Zanskar è completamente isolata da novembre a maggio. Per un
breve periodo fra gennaio e febbraio l'unica via di accesso è attraverso le gole
del fiume Zanskar ghiacciato. Da Padum scendono a Leh i venditori di burro e
qualche ragazzino lascia la valle per andare a studiare nella "capitale" (in
realtà ormai sono pochissimi perché la nostra scuola offre un corso di studi
completo fino alle superiori).
La vicenda ha appassionato la giuria della nona edizione del "Festival
International du Film Aventure & Découverte de Val d’Isère" nel cui Palmares il
video entra vincendo il premio Alain Esteve. Nel 2004 ha vinto anche il premio
della Federació d´Entitats Excursionistes de Catalunya e la Stella alpina
d'argento al festival di Torellò e il Prix Adventura – Homme et environnement a
Montreal come miglior film sulla relazione fra l'uomo ed il suo ambiente; un
premio al 21mo Festival International du film Montagne Aventure ad Autrans; un
premio al 35° Festival du film alpin des Diablerets. Ottimi risultati,
sicuramente per la bravura dei cineasti ma soprattutto perché il tChadar "il
sentiero di ghiaccio" è una insuperabile avventura.
Aldilà del valore del documentario, quello che ci si può augurare è che lo
Zanskar non venga ancora una volta sfruttato e che vi sia un "ritorno" perché
no?, anche economico. Alla proiezione gli autori distribuiranno al pubblico, che
mi auguro numeroso, i depliant di AaZ onlus sulla attività della nostra scuola
in Zanskar.
I link:
http://www.promocinema.org/cervinofilmfestival/cfs/modules/news/
http://www.valdisere.com/fr/activite/festival/aventure.php
http://www.torellomountainfilm.com/principal/principal.htm
http://www.follmi.com
http://www.aazanskar.org
http://www.marcovasta.net/libreria/autori/CercaAutoreGet2.asp?NomeAutore=Föllmi%20Oliver
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DA SRINAGAR AL K2. RIAPRIRÀ LA VIA ORIGINARIA AI KARAKORUM?
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Nella corso della sua recente visita a Kargil (Ladakh), il Primo Ministro
indiano Manmohan Singh ha dichiarato che fra i vari argomenti affrontati dal suo
governo con quello pachistano vi è anche quello di una possibile apertura dellaa
srada fra Kargil e Skardu.
La strada, assicura M. Ashraf, vicepresidente dell'Indian Mountainering
Foundation e già Direttore Generale del turismo in Jammu e Kashmir, è
percorribile (e mi risulta che è stata talvolta usata nel tratto indiano in caso
di emergenza anche dai turisti in alternativa al valico del Fotu-la ndr). Dalla
confluenza fra Drass e Suru a Kharul in vicino a Hardas, circa tre chilometri
dalla cittadina di Kargil dopo aver valicato l'Harka Bahadur Bridge.
Segue la sinistra otografica e attraversa la "Linea di Controllo" al ceck-post
43 vicino a Hundarman quindi prosegue attraverso i villaggetti di Gangani,
Belargo fino a Marol dove il Suru si getta nell'Indo. La pista prosegue lungo il
padre Indo attraverso
Bagicha, Tolti, Parkuta, Mehdi Abad e Gol vicino alla confluenza fra Indus e
Shyok. Da qui in un balzo si è a Skardu, capitale del Baltistan. Sono solo 155
chilometri, senza valichi da Kargil all'areoporto di Skardu dove atterrano
Boeing 737.
Quali dunque le possibilità concrete che nei prossimi anni possiamo divertirci
in nuove entusiasmanti traversate? Sembrerebbero molte.
Nel dicembre 2004, quattro membri del BAATO, Baltistan Association of Adventure
Tour Operators, sono stati invitati alla Annual Convention of the Indian
Association of Adventure Tour Operators in New Delhi dove hanno presentato
l'ipotesi di un percorso turistico che risalirebbe la valle dello Shyok (Kargil
- Skardu - Khaplu - Turtuk - Deskit - Leh). In primavera Balti e Indiani hanno
incontrato Pervez Musharraf, presidente pakistano, ed il Ministero del Turismo
pakistano sta studiando questa ipotesi.
Ovviamente quello che interessa agli alpinisti non è un giro di 15 giorni in
jeep nei territori delle Nothern Areas abbinate al Ladakh: penso alle grandi
traversate del Karakorum: Baltoro - Concordia - sella Indira - Siachen - Nubra.
Affascinante! E chissà che non si apra finalmente la Leh - Demcchok - Rutok -
Kailash sull'antica carovaniera di Desideri e Tucci, una richiesta che gli
indiani avanzarono nel 1996 per il «Millenium Tabo» e che fu seccamente respinta
dai cinesi.
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IL FUOCO SOTTO LA NEVE - l'OMAGGIO AL TIBET DI GIUSEPPE CEDERNA
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"Profonda commozione me la dava più che il luogo la gente. Osservando quelle
facce di contadini, di pastori, quegli sguardi concentrati su di un’autentica
mistica esperienza, sentivo di trovarmi dinanzi ad una dimensione insolita
dell’animo umano”.
Da questa frase di Fosco Maraini ma soprattutto da testimonianze come quella di
Palden Gyatso, monaco liberato dopo anni di torture e prigionia, parte l'omaggio
al Tibet di Giuseppe Cederna. Lo spettacolo ha debuttato a Roma il 1° aprile e
nell'occasione Giuseppe era accompagnato da Gabriele Mirabassi col suo clarino.
Ora Giuseppe propone a Milano la nuova versione ed accanto a Cederna, come voci
recitanti, abbiamo Antonio Catania, Doris von Thurye e Federico Fazzioli. La
musica live è di Alberto Capelli, virtuoso di sitar, che collabora anche allo
spettacolo "Il grande viaggio" che Giuseppe sta portando nelle estive piazze
italiane.
"Il Tibet terra di deliri, di bellezza e di orrido, di cielo libero sui deserti
sassosi e di antri dove l’aria è come quella di una vecchia fauce, di cime
eccelse scintillanti nel sole e di spiazzi dove si tagliano a pezzi i cadaveri
per darli in pasto agli avvoltoi; di semplicità e crudeltà; di purezza e di
orgia”.
In questo happening - progetto speciale Giuseppe ci accompagna attraverso i
racconti e l’emozione dei grandi viaggiatori occidentali che quella terra
lontana hanno conosciuto e amato: Alexandra David Neal, Heinrich Harrer, Nicolas
Roerich, Ippolito Desideri, Pietro Verni, Tiziano Terzani... E poi Lama Govinda
e sua santità il Dalai Lama. Lo spettacolo si tiene all'ex Paolo Pini a Milano
sabato 23 luglio per la rassegna "Da vicino nessuno è normale".
http://www.olinda.org/2005/davicino.htm
Aiuto allo Zanskar sarà presente allo spettacolo con uno stand per presentare le
proprie attività nella regione tibetana di Zanskar.
La programmazione dello spettacolo "Il grande viaggio" è alla pagina
http://www.produzionifuorivia.it/ArtistiProgramma/cederna/agenda.php
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UN DISCO PER FINANZIARE LA LAMDON MODEL HIGH SCHOOL
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Xeno: "Brodo primordiale", il titolo ricorda un po¹ il primo Pazzaglia, il
³filosofo² che teneva bordone a Renzo Arbore in ³Quelli della notte². Ma la
musica invece no, tutt¹altro. Qui si viaggia in una ³dimensione cosmica² (e non
a caso la copertina ritrae il ³core² della nostra galassia) che sta a metà
strada fra i Pink Floyd di ³Dark Side of the Moon² e i Sigur Rós più
³rumoristici².
Un viaggio mentale attraverso il tempo guidato dal suono, l'inizio senza
materia, fino alla formazione della terra non ancora abitata, attraverso suoni
prima minimalisti, poi più complessi ed armonici, talvolta gravi e drammatici.
Ma soprattutto, musica per l'anima e per il più puro ascolto anche di noi
stessi.
Numerosi soci di aaZ hanno partecipato alla presentazione del disco al Moon
House di Milano. Ora il disco (oltre che nei negozi specializzati) è in vendita
diretta per finanziare la nostra scuola in Zanskar tamite la pagina:
http://www.xeno.mi.it/contact.htm
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QUANTI VIAGGI IN ZANSKAR ALLA NOSTRA SCUOLA!
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"Aiuto allo Zanskar" garantisce ogni anno la presenza di un proprio
rappresentante in quella remota valle dell'Himalaya indo-tibetana. L'estate 2005
vede in missione ufficiale Marc Damiens, fondatore di AaZ, affiancato da Robert
Donazzon con mansioni tecniche. Al loro fianco si alternano, fra giugno ed
ottobre, una decina di soci italiani e francesi.
Dall'Italia in questi giorni è giunto in visita un nutrito gruppo di amici di
Lecco coordinato da Daniele Chiappa. Daniele trasporta e consegna materiale
importante per conto di AaX onlus. Successivamente il gruppo visiterà il TCV (Tibetan
Children Village) di Choglamsar (Leh - Ladakh).
Un altro gruppo italiano consegnerà alla scuola vario materiale fra cui il terzo
generatore. Il gruppo arriverà in occasione del festival in onore di Naropa al
monastero di Sani. Naropa è sepolto a Sani e la festa annuale è rimasta una
delle poche feste "intatte" del Ladakh. Pochi turisti e grande partecipazione
popolare. Il viaggio è coordinato da Wilma Burdizzo, socia di AaZ onlus (info
http://www.viaggiavventurenelmondo.it/nuovosito/viaggi/schedeviaggi/2810.php).
Wilma porterà anche tutti gli occhiali preparati dall'Istituto Ottico
Lissandrello http://www.lissandrello.com, in base allo screening visivo compiuto
da Marco Lissandrello e da Cristina Montersino su allievi e personale della LMHS.
A metà agosto transiterà dalla LMHS il gruppo coordinato da Gianpiero Scherini
di Sondrio diretto a piedi a Lamayuru su uno dei più interessanti trekking dell'Himalaya.
A tutti buon viaggio e benvenuti alla scuola!
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L'indice delle precedenti Newsletter di Marco è alla pagina
http://www.marcovasta.net/newsletter/
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