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ricerca di: Ben Jelloun Tahar - Libri recensiti: 5
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Creature di sabbia di Ben Jelloun Tahar In breve: La protagonista, costretta dal padre a crescere maschio, fornisce il pretesto per una denuncia della condizione femminile nel mondo musulmano, ma Tahar Ben Jelloun va ben oltre: coinvolge ironicamente in un fantasmagorico gioco di specchi, ulteriormente sfaccettato dall'ottima traduzione, il diario - vero o presunto - dello/a sventurato/a e le lettere da esso/a ricevute, il racconto del cantastorie, sempre pronto ad accogliere ogni modificazione apportata dal pubblico e infine il lettore, calorosamente invitato a penetrare la casa della scrittura.
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Marocco, romanzo di Ben Jelloun Tahar In breve: Il Marocco bisogna intuirlo, immaginarlo, fare attenzione ai particolari, è un enigma da sedurre con garbo: per affrontarlo non serve una guida da scorrere distrattamente ma un libro che ci accolga con la stessa ospitalità dei suoi abitanti.
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Giorno di silenzio a Tangeri di Ben Jelloun Tahar In breve: è la storia di un uomo anziano costretto a letto che ripensa al proprio passato; un'opera in cui le numerose allusioni alla storia di Tangeri e del Marocco a partire dall'epoca della guerra del Rif si intrecciano alle amare riflessioni del protagonista.
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Moha il folle Moha il saggio di Ben Jelloun Tahar In breve: Lungo monologo prodotto dall'alternarsi di più voci tenute insieme dal canto del 'griot', quel Moha che dà il titolo al libro (e che, ci avverte la bella introduzione di Majid El Houssi, rimanda alle prime due sillabe del nome Mohammed, Maometto, ma anche a Goha, protagonista degli aneddoti maghrebini), che è saggio in quanto depositario della verità e della storia del suo popolo, ma anche folle, e come tale di tutto questo può parlare.
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Notte fatale di Ben Jelloun Tahar In breve: Pur avendo, autorevolmente e vivacemente, una sua vita propria e una totale autonomia, "Notte fatale" - che ha procurato a Tahar Ben Jelloun il Premio Goncourt 1987 - è il seguito del precedente "Creatura di sabbia", in cui un cantastorie racconta in modo equivoco e seducente la vita di Mohammed Ahmed, nato femmina dopo sette sorelle e cresciuto come maschio per volere di un padre ossessionato dal timore della dispersione ereditaria di un patrimonio faticosamente accumulato.
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