La cucina dell’Asia centrale ricorda
molto quella del Medio Oriente e del Mediterraneo per l’uso del riso
e dei condimenti saporiti, delle verdure, dei legumi, dello yogurt e
delle carni alla griglia.
Molti piatti potranno sembrarvi familiari,
per averli già assaggiati in altre zone del mondo: i laghman
(simili ai tagliolini cinesi), il plov (simile al riso pilaf
persiano), il nan (pane piatto che si trova in tutta l’Asia)
e i samsa (i samosa indiani); altri invece sono più insoliti,
come la salsiccia kazaka di carne equina.
Plov Tajiko
(clicca per ingrandire)
La cucina centroasiatica si suddivide in
tre gruppi, che comunque hanno tra loro alcuni elementi in comune.
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In primo luogo c’è l’antica dieta nomade di sussistenza, che
ancora si incontra in vaste zone del Kazakistan, del Kirghizistan e
del Turkmenistan, costituita principalmente da carne (comprese le
interiora), latticini e pane.
Poi c’è la cucina degli uzbeki e
degli altri turchi stanziali, che prevede riso pilaf, kebab,
tagliolini e pasta, stufati, pane e prodotti di pasticceria più
elaborati.
Infine i piatti persiani, diffusi nell’Uzbekistan
meridionale, nel Tagikistan e persino in Afghanistan, che si
distinguono per i condimenti delicati, l’abbondante impiego di
verdure e i dolci fantasiosi.
Di solito i condimenti non sono molti
piccanti, anche se salse e peperoncino vengono sempre offerti in
caso si voglia dare più ‘calore’ alle pietanze. Le spezie più usate
sono il cumino nero, il pepe rosso e nero, il crespino, il
coriandolo e i semi di sesamo, mentre le erbe più comuni sono il
coriandolo fresco, l’aneto, il prezzemolo, il sedano rapa e il
basilico. Per condire i piatti si usano spesso l’aceto di vino e i
derivati del latte fermentato. |