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Storia

Conosciuto sin dall’antichità per i suoi giacimenti di rame, in lingua sumera l’Oman si chiamava Magan.

La sua annessione all’Impero Persiano Achemenide avvenne in data imprecisata nelle iscrizioni di Dario I° con il nome di Maka a partire dal 524 a.C. In seguito alle conquiste effettuate da Maometto e dai suoi seguaci, l’Oman venne sottratto al controllo persiano entrando nell’orbita di influenza araba. Nel 751, i musulmani ibaditi vi fondarono un imanato, che durò fino alla metà del XX secolo. Importante centro commerciale, l’Oman fu protagonista delle mire espansionistiche portoghesi su Mascate, porto principale del Paese, dominio del Portogallo sino al 1659, anno in cui il controllo passò agli ottomani.

Questi ultimi ne furono espulsi nel 1741 da Ahmed ibn Sa’id, fondatore della dinastia di sultani che attualmente governa il Paese. Alla fine del 1600, l’Oman si impadronì dell’isola africana di Zanzibar tanto che nel 1840 la capitale del regno fu trasferita da Mascate fin sull’isola, ma alla morte del sultano, nel 1856, i conflitti tra i figli portarono alla divisione del sultanato in due principati separati (quello di Zanzibar fu però presto sopraffatto dalle potenze coloniali europee).

All’inizio del XIX secolo, l’Oman si espanse sino a controllare il Belucistan, possedimento che via via venne perso con l’espansione delle potenze coloniali, sino a che, nel 1891, l’Oman stesso divenne un protettorato britannico. Nel 1970, al sultano Sa’id ibn Taymur subentrò il figlio Qaboos bin Sa’i Al Sa’id e l’anno successivo il Paese riuscì ad affrancarsi definitivamente dal controllo della Gran Bretagna. Sin dal suo insediamento, il sultano Qaboos ha contribuito a migliorare la situazione economica del Paese, riusscendo a intrattenere buoni rapporti con tutti gli stati mediorientali.

Tratto da Wikipedia e pubblicato anche in "Mille e una notte" - Suv e Fuoristrada, giugno 2012

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