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con Marco Vasta ed Avventure nel mondo lungo la Via della Seta sul
"tetto del mondo", tra natura e popoli dell’Asia Centrale in Tajikistan, fra i
monti del Pamir lungo i confini con l'Afghanistan.
Possibilità di proseguire con il
viaggio Zerafshan e
Yagnob Trek
Il viaggio offre numerosi spunti di interesse: gli straordinari
paesaggi tadjiki;
l’emozionante incontro con le popolazioni
ismailite della Valle di Bartang in
Tadjikistan.
In cambio, richiede dai partecipanti un po’ di consapevolezza e
capacità di adattamento, rispetto al ridotto comfort di qualche
pernottamento e mezzo di trasporto, ed alla inevitabile monotonia
della cucina in una delle aree più povere dell’Asia Centrale.
Indispensabile, per gustare al meglio il viaggio, una accurata
preparazione, non soltanto dal punto di vista logistico e
organizzativo: si percorrono infatti lunghi tratti della grande Via
della Seta, via di commercio, ma soprattutto di cultura; si visitano
luoghi mitici, ci si confronta con le storie di tutti i grandi che,
nei diversi periodi, sono passati in questi luoghi
Dall'Italia al Tajikistan, atterrando nella capitale
Dushambè,
da cui partiremo il immediatamente dato che ci aspettano ben altre
emozioni. Dopo anni di chiusura al turismo, percorreremo il ramo sud
della strada M41 che fiancheggia a lungo il confine afgano da
Kalaikhum e Khorog, e grazie alla quale ci inoltreremo nei mitico Pamir, a ragione definito il
'tetto del mondo' e madre di tutte le montagne d'Asia.
La valle del Bartang fa parte del
Tajik Nationale Park e dal 2012 è inserita nella lista dei
Patrimoni Mondiali della Umanità.
A SCANSO DI EQUIVOCI
Non è viaggio comodo: i mezzi sono buoni, ma le strade
spesso brutte; il cibo è sufficiente ma, soprattutto in Pamir,
semplice; le sistemazioni per la notte sono spartane
(benché molto affascinanti) spesso in homestay.
Il clima (10° - 32°, secondo gli orari e l’altitudine). Di base:
gradevole caldo di giorno, ventilato, fresco o freddino di primo
mattino e dopo il tramonto).
La possibilità di frane e il variare del
livello dei fiumi a seconda della stagione, deve disporre alla
massima flessibilità in corso dei trekking. Significa che, seguendo
le indicazioni della guida, si deve sempre essere in condizione di
variare l'itinerario senza tante storie: i più increduli e i riottosi
nei gruppi precedenti hanno appurato poi che le indicazioni della
guida erano esatte.
Tieni anche conto che, al momento
attuale, alcune zone del Pamir che attraverseremo, nel dicembre del
2015 hanno subito una scossa di terremoto di 7.2 che ha distrutto
case nei villaggi.
La strada M41 da Dushanbe a Kala-i Khumb
era interrotta già prima del terremoto e ci costringe a allungare di
un centinaio di chilometri l'avvicinamento Vedi
Appunti di viaggio del grupppo
Asiastan Breve 2014 ed il più recente
Il Tetto Del Mondo, Bam-i-Dunia - Valli e yurte dei Pamir.
Il turismo in Pamir stenta a decollare a
causa probabilmente delle possibili tensioni che ci sono state a
volte lungo il confine afgano, è un vero peccato perché il paese è
splendido. Noi non abbiamo avuto alcun tipo di problema ed il
viaggio si è svolto nel migliore dei modi grazie anche ad un bel
gruppo e ad alla guida originaria del luogo e profonda conoscitrice
di tutti i villaggi.
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