Kutaisi
Capitale in epoche diverse di vari regni georgiani, Kutaisi ha una
storia ricca e appassionante, le cui tracce sono per la maggior
parte sotto gli occhi dei visitatori. Lo spostamento del
Parlamento della Georgia da Tbilisi a una nuovissima sede a
Kutaisi, previsto per il 2012, dovrebbe contribuire a ridare nuova
linfa alla città, dopo anni di malessere industriale postsovietico.
Kutaisi si è sviluppata a ridosso del fiume Rioni. Il centro
cittadino, risalente al XVII secolo, si estende sulla riva sinistra,
mentre la sponda destra, a nord, sale fino a un’area piùa ntica,
dove la Cattedrale di Bagrati, uno dei simboli della città domina
l’abitato.
Storia
Kutaisi era una delle città più importanti dell’antico regno di
Colchide, ma l’area in cui sorge era già abitata da almeno 4000
anni. Alla fine dell’VIII secolo d.C., Leone II re dell’Abkhazia
trasferì la sua capitale da Anakopia a Kutaisi. Nel 1001 il re
abkhazo Bagrat III ereditò il regno del Kartli, nella Georgia
orientale, unendo di fatto la parte occidentale e quella orientale
del paese sotto un unico dominio per la prima volta nel corso di
molti secoli. Fu proprio a Kutaisi che, nel 1089, Davit il
Costruttore, discendente di Bagrat, venne incoronato re. Kutaisi
rimase il centro politico, economico e culturale della Georgia fino
al 1122, quando venne soppiantata da Tbilisi dopo la liberazione
dalla dominazione araba a opera del re Davit.
Kutaisi riconquistò il ruolo di capitale della regione occidentale
nel XV secolo, quando la Georgia venne nuovamente divisa in seguito
alle invasioni dei mongoli e di Timur (Tamerlano). Nel 1669 la città
subì l’invasione ottomana, ma nel 1770 venne riconquistata dalle
forze georgiane e russe. Sotto il regime sovietico Kutaisi divenne
il secondo centro industriale della Georgia.
Che cosa vedere
Chi arriva a Kutaisi sarà sicuramente interessato a vedere la
Cattedrale di Bagrati, ma se si dispone di un po’ di tempo varrà
la pena di visitare anche il Museo Storico, l’affollato e vivace
Cattedrale di BagratiDal Jachvis Khidi (Ponte della Catena) si possono percorrere le vie acciottolate, fiancheggiate da graziose case e giardini, fino alle splendide rovine della Cattedrale di Bagrati, sulla collina di Ukimerioni.La chiesa fu edificata nel 1003 per volontà di Bagrat III. Al centro della cattedrale si ergeva una grande cupola, che però venne distrutta dai turchi nel 1692 con un’esplosione che demolì anche l’intero soffitto, lasciando la cattedrale in rovina. L’edificio è attualmente sottoposto a un’opera completa di restauro che dovrebbe riportarlo alla forma originaria. Paradossalmente, però, proprio questi lavori hanno contribuito a far sì che nel 2010 l’UNESCO inserisse la Cattedrale di Bagrati nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanitàin pericolo, perché sarebbero a rischio la sua ‘integrità e autenticità’. Il palazzo-cittadella diroccato che si trova poco a est della cattedrale risale al VI secolo. La fortezza fu ridotta così nel 1769, quando il re Solomon I di Imereti e il generale russo Todtleben la bombardarono durante la battaglia per riprendere Kutaisi ai turchi. Si possono però ancora distinguere le cantine nella parte occidentale del palazzo, una chiesa nel centro e alcune sezioni delle mura medievali. Museo di Storia di KutaisiQuesto museo vanta una superba collezione di oggetti provenienti da tutta la Georgia occidentale e merita sicuramente una visita; vale però la pena di investire in una visita guidata, perché le targhette esplicative sono carenti. Il fiore all’occhiello èil magnifico Tesoro, che comprende icone e croci realizzate con gemme e metalli preziosi, tra cui spicca una grande icona proveniente dalla Cattedrale di Bagrati che si dice abbia poteri miracolosi. Il resto della collezione è eterogeneo, e comprende una celebre statuetta che raffigura un’androgina divinitàdella fertilità datata al VII secolo a.C., armi d’epoca medievale, opere d’arte storiche, manoscritti risalenti al X secolo e persino il primo telefono utilizzato a Kutaisi.
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