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29 giugno - 14 luglio 2019

con Avventure nel Mondo e Marco Vasta

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14 - Yerevan - Khor Virap - Noravank - Yerevan

Monastero di Khor Virap ] Monastero di Noravank ]

Prima méta della giornata è l’escursione al Monastero di Khor Virap (EDT-LP 171) situato a circa 40 km a sud di Yerevan, sul confine con la Turchia. Il monastero è piccolo ma è molto frequentato sia per la sua stupenda posizione scenografica proprio di fronte all’Ararat, in prossimità del fiume Araks, sia perché ha una rilevanza religiosa molto importante. È infatti il luogo dove venne imprigionato in un pozzo S. Gregorio l’Illuminatore: il primo katholikos della chiesa apostolica armena.

Khor Virap significa infatti “pozzo profondo” cioè il pozzo in cui il re Tiridate III (VI secolo) tenne San Gregorio prigioniero per 12 anni. Secondo una leggenda popolare il re si ammalò e la sua testa divenne simile a quella di un maiale. S. Gregorio allora intervenne e guarì il re che per riconoscenza si convertì al cristianesimo. Secondo un’altra versione, forse più attendibile, Tiridate divenne cristiano sia per evitare di entrare in conflitto con le legioni romane sia per la crescente influenza delle comunità cristiane d’Armenia. Il pozzo esiste ancora e vi si può scendere tramite una scala in ferro. La visita dura mediamente un'ora.

Terminata la visita ci dirigiamo verso il suggestivo monastero di Noravank (Nuovo Monastero) (EDT-LP 195) costruito nel XIII secolo dall’architetto Momik che ci entusiasma per l’architettura delle due belle chiese, per i bassorilievi e il paesaggio. Abbiamo anche la fortuna di fotografare degli sposi col loro seguito. Sulla via del ritorno facciamo una sosta ad Areni per il pranzo e per la degustazione dei vini locali.

Poi rientriamo a Yerevan per vedere il Mausoleo e l’annesso Museo del Genocidio (EDT-LP 152). L’ingresso è libero e richiede almeno un paio d’ore di visita. Suggerisco di non perderlo poiché qui viene raccontato con foto e filmati d’epoca il dramma di quella orribile pagina di storia che ha segnato in maniera indelebile il destino di questo popolo.

Quindi visita alla fontana e cena.

Dalla relazione di Roberto Pierpaoli 2017

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