Home Su Lago Rara Jumla - Tarakot Pokhara-Tarakot Alto e basso Dolpo

Lago Rara Il Il lago Rara, a circa 3.000 metri di quota, è il più grande lago del Nepal. Il suo perimetro è quasi ovale, con un diametro maggiore di quasi 4.5 chilometri e 13 chilometri di sponde. Nel 1975 il Rara Daha (questo il nome nepalese) è stato incorporato nel Rara Lake National Park, sicuramente il parco meno visitato del mondo! Nel 1990 in Nepal sono stati rilasciati 50.000 permessi di trekking: solo 50 escursionisti hanno richiesto un permesso per il lago Rara! I pochi abitanti delle sue sponde sono stati deportati nel Terai ed i guardiani hanno curato il tracciamento di sentieri per quella che doveva essere una riserva di caccia e che poi, fortunatamente, è divenuta area protetta. Il periplo del lago Rara porta ad incontrare sia le steli dei re Malla che le anacronistiche casupole in stile alpino dei guardiani.

Il percorso

Jumla - Uthagaon

Uthagaon - Sinja Khola

Sinja Khola - Chauta

Chauta - lago Rara

lago Rara - Murna

Murna - Ghorasain

Ghorasain - Sinja

Sinja - Jumla

Da Jumla due sono i principali sentieri che conducono al lago Rara, entrambi comportano l'attraversamento di due passi. Ovviamente li si percorre entrambi per non dover ripetere il cammino di andata. Per il circuito completo occorrono dai sette ai nove giorni.

Il sentiero più ad est è più breve ma comporta più saliscendi. A sua volta questo sentiero ha due possibili varianti, una sul Khali Lagna (lagna:passo) ed una sul Danphya lagna che prende nome dall'uccello nazionale nepalese, il danphay.

Scelta del periodo

Primavera ed autunno sono due ottime stagioni. L'estate vede la massima attività della fauna del parco.

Difficoltà e rischi

La prima difficoltà è quella di raggiungere Jumla a piedi od in aereo. Partendo con l'aereo occorre ricordare che in inverno la pista può essere chiusa per neve, in estate il monsone può rendere difficile il volo bisettimanale da Kathmandu. Altra possibilità è volare da Nepalgunji a Jumla.

A piedi occorrono due settimane per arrivarvi da Pokhara via Dhorpatan-Tharikot. In alternativa si può partire a piedi da Surket (raggiungibile in aereo) o da Dandeldhura, ma questo percorso non è autorizzato, ed inoltre non è affrontabile in estate per il caldo tremendo.

La seconda difficoltà è quella di trovare portatori. A Jumla in pratica nessuno si offre per questo lavoro, i portatori disponibili in genere provengono dal vicino villaggio tibetano di

Napokuna.

Lungo il percorso al lago Rara non vi sono difficoltà. Occorre però ricordare che Jumla bazaar offre pochi viveri e combustibile: attrezzatura e viveri devono quindi essere portati da Kathmandu.

La carta Mandala Jumla to Api & Saipal Himal non riporta completamente il percorso qui descritto.

Jumla

Jumla è la maggiore cittadina della zona montuosa occidentale del Nepal ma è pur sempre piccola a confronto di altri villaggi nepalesi. L'abitato di Jumla è disposto nei pressi del fiume Tila, un affluente occidentale del Karnali. Tutte le merci del piccolo bazaar, disposto ai lati della breve via principale, sono state portate con l'aereo, comprese le poche biciclette. Il bazaar sorge a nord del fiume Tila mentre gli uffici amministrativi sono ad ovest del bazaar. La maggioranza degli abitanti di Jumla e dei villaggi circostanti sono Cheetri, Brahamani e Thakuri, ma Jumla ha un aspetto già tibetano, con i lhato e le bandiere di preghiera che sventolano dovunque. Il tempio principale è dedicato a Shrii Chandan Nath, che prosciugò il lago dove venne fondata Kalangra (vecchio nome di Jumla), sconfisse i due naga (uomini-serpente) che vi dimoravano e procurò il riso dal Kashmir. Poco a valle di Jumla, presso il villaggio di Micha, sono ancora visibili alcune steli che ricordano il dominio dei re Malla su questa valle fra il 1.000 ed il 1.300.

Jumla (m. 2.434) - Uthagaon (m. 2.530)

Da Jumla il sentiero occidentale per il lago Rara segue la riva settentrionale del fiume Tila quindi si dirige verso nord risalendo il corso del Chaudhabise Khola. Jumla presto scompare. Il sentiero segue il fiume attraverso campi e foreste di pini. Numerosi sono gli incontri con gente che va e viene da Jumla per commerciare, trasportando la merce su cavalli od addirittura su capre. Il primo villaggio che si incontra è Uthugaon (m. 2.530).

Uthagaon (m. 2.530) - Sinja Khola (m. 2.700)

Da Uthugaon il sentiero comincia a risalire la valle del Ghurseni Khola, all'inizio la pendenza è lieve, poi il pendio diviene più ripido. La gola si restringe e si sale fra due pendii boscosi di pini, betulle ed abeti. arrivando al villaggio di Padmora (m. 2.930). Si prosegue in una zona più arida ma sempre a pascoli fino a passo Khali Lagna (m. 3.480), sulla cresta del Dori Lekh, che permette di entrare nella valle del Ladh Gad (Sinja Khola o Tyor Khola). Vicino al passo c'è una malga nei cui pressi c'è una sorgente stagionale.

Dal passo la vista spazia sul Patrasi Himal (m. 6.860) e sul Jagdula Himal (m. 5.785). In località Tamreija si incontra, proveniente da sinistra, il sentiero che scende dal Damphya Lagna. Il campo può essere fatto sulle sponde del Sinja Khola a quota 2.700 metri.

Sinja Khola (m. 2.700) - Chauta m. 2.900)

All'inizio si attraversa la foresta incontrando radure trasformate in campi di grano. Si attraversa un torrente laterale e si sale faticosamente a Bumra (m. 2.850). Poi il sentiero si alza per ridiscendere su un torrente tributario, il Chautha Khola. Attraversatolo si è nel villaggio omonimo di Chautha (m. 2.900).

Chauta (m. 2900) - lago Rara (m. 3.000)

Si continua a risalire la valle del Chautha Khola attraverso boschi e pascoli . Il percorso entra in una valle laterale che a sua volta si biforca ed infine al passo Ghurchi Lagna (m. 3.450) sulla cresta Gurchi Lekh. Dal passo una breve salita lungo il costolone che scende da nord porta ad un poggio che permette di spingere lo sguardo verso le valli di Humal e di Mugu. Dal passo un facile sentiero (ma ve ne sono diversi) scende rapidamente sul villaggio di Pina (m. 2.400). Da Pina, scendendo lungo il fiume Mandu Khola si giunge al Mugu Karnali. Occorre prendere il sentiero che prosegue per il villaggetto di Jhari. Da questo insediamento quindi si sale sulla cresta che contorna il lago Rara, a circa 3.000 metri. Una breve discesa conduce sulle sue rive dove numerose sono le radure dove campeggiare.

lago Rara (m. 3.000) - Murna (m. 3.100)

Poiché la tappa successiva è molto lunga (non vi è possibilità di rifornirsi d'acqua lungo il percorso) conviene passare un giorno aggirando il lago Rara e campeggiando a Murna. L'abitato di Murna (Muruna) è in riva al Khatyar Khola (chiamato Nisa Khola nella parte alta). Non è escluso che nella solitudine del parco si possa fare un incontro con uno degli animali di questo parco: orsi, panda rossi, scimmie Rhesus o Langur, cervo muschiato, goral, serow o thar.

Murna - Gossain (m. 3.100)

Dal villaggio si attraversa il torrente su un ponte quindi si sale a 3.300 metri lungo un costolone a sud ovest del lago. Ci si mantiene alti sul Chuchemara Danda e poi si entra nella valle del Ghatta Khola che viene discesa fino a Ghorasain (m. 3.300).

Ghorasain (m. 3.100) - Sinja (m. 2.300)

Da Ghorasain si continua a scendere lungo il Ghatta Khola. A Ghorasain si incontra un posto di controllo delle guardie del parco. Il sentiero continua e attraversa il villaggio di Botan per entrare poi nella valle del Sinja Khola. Il primo tratto dopo la confluenza si presenta come una gola, poi la valle diventa verde e popolata. Dopo Gaji si arriva a Sinja, antica capitale invernale dei re Malla (non segnata sulla carta Mandala). Presso l'attuale villaggio si trovano quattro steli risalenti a 1.300. Le rovine del palazzo reale sono aldilà del fiume in località Kotgaon. Il tempio locale, bianco e con pinnacoli, è chiamato Kanka Sundri. Il villaggio è su un pianoro alluvionale sulla riva destra del Sinja Khola, già attraversato all'andata.

Sinja (m. 2.300) - Jumla

Partendo di buon mattino, con una tappa lunga e faticosa si può raggiungere Jumla in un solo giorno. Da Sinja si risale la valle del Jal Jala Khola, deserta e poco frequentata. La salita è lunga ma non ripida. Si sale con gradualità fino ad un passo di 3.500 metri per poi scendere su Jumla attraverso i pascoli di Chaurya Chaur e la valle del Jagauk. Chi è stanco può spezzare la tappa campeggiando nelle numerose radure.