Multan è una prospera città ricca di bazaar; moschee, cappelle, e tombe. Vi sono cinque mausolei.
Multan non è solamente il centro geografico del paese ma ne è anche il cuore: qui il Pakistan affonda le sue più profonde radici. Nonostante le innumerevoli vicissitudini storiche attraversate dalla città, essa è sempre stata la città santa, polo di attrazione dei sufi, dei poeti, degli artisti del mondo musulmano. A questo proposito la fama di Multan è antica, il pellegrino buddista Huan Tsang che l'ha visitata nel 641 la descrive come una città piacevole e prosperosa. Vi era allora un tempio dedicato al sole, riccamente decorato. Huan Tsang continua decrivendo i differenti sacrifici e le feste che avvicendavano nella cerchia del tempio. Che si tratti dei templi del buddismo o di quelli dell'Islam Multan svolge per in Pakistan lo stesso ruolo assolto da Benares in India.
Le feste islamiche di Multan sono manifestazione di un fervore profondo come si riscontra in tutte le grandi feste del sub-continente. Tutte queste ragioni spiegano come mai Multan, polo di attrazione per le genti del Pakistan, venne ripetutamente invasa e contesa con accanimento da chiunque volesse avere il controllo anche sugli aspetti religiosi della regione. Inoltre la città godeva di un solida rinomanza come centro commerciale. Durante tutta la sua lunga storia, fino al 1947, la città è stata il centro commerciale più importante per le pelli ed il cuoio dell'India.
Alessandro il Grande è il primo invasore che la conquistò dopo un'accanita battaglia contro gli abitanti di allora, cioé la tribù dei Malloi. Nel 712 Mohammed ben Qasim, dopo un assedio durato due mesi occupò Multan in nome del Califfo di Bagdad. Una fonte storica riporta che in questa occasione trovarno la morte più di seimila difensori. Fra i successori degli arabi troviamo Mahamud di Ghazni nel 1005 ed Tamerlano il mongolo nel 1388. La città venne in seguito incorporata nell'impero Moghul prima di essere nuovamente da Nadir Shah dell'Iran nel 173,. da Hamend Shah Durrani nel 1752 ed infine da Ranjiit Singh, il Sikh, nel 1818. Questa inflazione di assedi terminò nel 1848 quando le forze del Raj britannico circondarono la città ripetendo lo schieramente assunto dall'esercito di Alessandro il Grande più duemila anni prima.
La città è delimitata a settentrione da un fossato che la separa dal forte mentre il resto edella periferia è circondato da una muraglia di mattoni interrotta da sei porte: Lahori gate, Pak gate, Bohar gate, Delhi gate, Haram gate e Daulat gate. Il centro storico ha conservato i suoi pittoreschi bazaar dove gli artigiani continuano a lavorare come un tempo nella luce gialla dei tendoni in un calore che induce a sonnecchiare.
Il forte di Multan è costruito su una colinetta ed è separato dalla città da un fossato che era l'antico corso del fiume Ravi. La data di costruzione della parte più antica non può essere fissata con precisione. Il forte ha un perimetro di due chilometri e mezzo ed include quarantasei bastioni e due torri che sorvegliano le quattro porte. Il forte, nel corso dell'ultimo assedio, ha subito notevoli danni, le cannonate inglesi dovevano infatti vendicare la morte di un loro emissario Sir Agnew ucciso ai primi del 1848. Questa battaglia fu il prologo dell'annessione del Punjab da parte dell'India britannica nel 1849. Oggigiorno sono rimasti intatti alcuni bastioni ed i mausolei di Hazarat Baha-ud-Din Zakaria e Shah Rukn-el-Alam. Un obelisco celebra la memoria di Sir Agnew. Una suggestiva veduta panoramica della città si può avere salendo al forte.
Mausolei
Le invasioni ed i saccheggi avvenuti nel Khorasan e nell'Iran occidentale a cavallo del 13<198> e 14<198> secolo da parte dei Mongoli, furono la ragione principale dell'afflusso di saggi, filosofi e poeti a Multan. Tra questi, Sheik Baha-ud-Din Zakaria è stato un celebre mistico vanto alla famiglia della famiglia dei Kureshi provenienti da Khwarizm. La famiglia Sabswari, proprietaria del mausoleo di Shah Shams-e-Tabriz, era invece una importante tribù fuggita dall'Afghanistan nel 12<198> secolo.
La tomba di Baha-ud-Din Zakaria, morto nel 1262 è stata progettata e costruita da lui stesso con uno stile architettonico unico: il nucleo dell'edificio è a una pianta quadrata ed è sormontato da una torre ottagonale che termina con una bianca cupola. I materiali utilizzati sono i mattoni, il marmo e la celebre maiolica azzurra di Multan. L'urs che celebra la morte del santo si tiene nel quarto, quinto e sesto giorno del mese di Safar.
Il mausoleo di Rukn-e-Alam racchiude i resti di un santo che fu influente sia dal punto di vista politico che religioso e che era figlio minore di Baha-ud-Din Zakaria. Il mausoleo all'inizio fu elevato dall'imperatore Ghias ud Din Tughiaq nel 1320-24 ma i suoi figli preferirono che venisse usato per accogliere le spoglie del santo sufi. Ai giorni nostri,oltre alla sua importanza religiosa, il mausoleo è anche famoso perché viene considerato un gioiello della architettura pakistana. La sua cupola è infatti una delle più grandi del mondo ed anche una delle più affascinanti dopo quella di Golgumbad di Bijapur in India. Entrambe mostrano una straordinaria decorazione in maiolica oltre ai mosaici azzurri detti appunto «di Multan».
L'urs si celebra il settimo giorno di Jamadi Awal.
La tomba di Shams-e-Tabriz, morto nel 1276 è situata vicino ai giardini Aam Khas; questo mausoleo venne costruito dal figlio minore del santo nel 1330. L'urs si celebra il secondo giorno del mese di Shawal.
La tomba di Shaha Yussuf Gardez vicino al Bohar gate, risale al 1152, esattamente 400 anni prima della morte del santo e rappresenta il primo stadio di evoluzione dell'architettura funeraria. La struttura cubica è semplice ed è interamente ricoperta da mattoni di una bellezza eccezionale. Yussuf Gardez aveva fama di poter cavalcare le tigri. Oggi la tomba è oggetto di grande venerazione.
Moschee di Multan
In una città così religiosa come Multan, è ovvio che vi siano moschee in abbondanza, ognuno più venerabile delle altre a seconda delle convinzioni dei fedeli. Cito solamente la moschea Eidgah costruita da Nawab Abdul Samad Khan nel 1735. Si trova a nord-est della città ma pur sempre vicina al centro storico, prima del 1947 è stata occasioalemente utilizzata dai Deputy Chief Commissioner inglesi come palazzo di giustizia (Kutchery). E' un edificio largo un'ottantina di metri ed è sormontato da un cupola bianca e luminosa.
Gli artigiani di Multan hanno reso rinomata la città da tempi immemorabili, i lavori in ceramica, in maiolica ed i mosaici sono famosi nel mondo ma è pure da Multan che provengono tutti gli oggetti in pelle di cammello decorati, come lampade, abatjour e vasi. Meno conosciuti ma di qualità sono le brocche scolpite ed i tappeti «durrie» molto colorati. I più importanti bazaar nei quali è piacevole passeggiare alla scoperta dell'artigianato di Multan sono Chowk Bazaar, Bohar Bazaar ed Haram Gate Bazaar. Nel Canntonement c'è pure un centro commerciale che vende oggetti di artigianato (Quaid-e-Azam Shopping Centre).
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