In breve: Nel primo Ottocento, Peshawar era circondata da magnifiche, verdi campagne e abitata dai più riottosi, imprevedibili, anarchici, pericolosi individui, pronti a tagliare la gola per mezza rupia. Polverosa e caotica all'interno, la città era, esattamente come oggi, assolutamente ingovernabile. Un giorno, il geniale Ranjit Singh, il fondatore dell'impero sikh, pensò bene di nominare governatore della turbolenta città Abu Tabela, e per gli abitanti di Peshawar fu come essere governati di colpo da un Tamerlano, un Barbablù e un impalatore turco messi insieme.
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