Oslo - Otta - 15 agosto
Di fronte all'Anker Hostel vi è la fermata dei tram 12, 17 e 18.
Mattina dedicata alla città visitando alcuni dei principali luoghi della capitale. Iniziamo raggiungendo il centro storico, visita che facciamo a piedi sperando in una bella giornata e visto che comunque è tutto a portata di mano e tenendo conto che è giorno festivo. Visitiamo: la strada principale di Oslo, Karl Johans gate, Domkirke la cattedrale, Stortinget, AkershusFestning e Akershus Slott il palazzo reale. Il Nasjonalgalleriet, l'Ibsen Museet potrebbero essere chiusi a causa del COVID). Affascina l’architettura del Den Norske Opera & Ballett. Possibile prendere il traghetto per Bygdøy con il museo delle navi vichinghe, Historicmuseum and Vikingskipshuset Interessanti anche il Framm ed il Kontiki Museum. Il miglior modo per raggiungere Bygdøy in estate è quello di prendere il traghetto pubblico che parte dal Molo 3 davanti al Municipio. Il tragitto è di soli 15 minuti e il servizio è operativo da aprile a ottobre. Per il resto dell'anno è possibile raggiungere la penisola con l'autobus 30 che impiega circa 20 minuti dal Nationaltheatret.
Museo Astrup Fearnley (p. 59 LP 7a ed, cartina p66) www.afmuseet.no; Strandpromenaden 2; 11-17 nel 2021. Recentemente riaperto in una splendida cornice al centro del lungomare di Oslo, questo museo, con la sua eccentrica collezione d’arte contemporanea, è l’ultimo exploit artistico e architettonico della capitale norvegese. Progettato da Renzo Piano e portato a termine nel 2012, occupa una magnifica struttura di legno che pare galleggiare su pontili e piattaforme, con un tetto che ricorda una vela issata sull’albero maestro di un antico vascello. Completano il complesso una serie di canali, parchi, un centro commerciale con area ristorazione non ancora terminato e una piccola spiaggia di ciottoli, luogo d’aggregazione estivo per le famiglie di Oslo. Anziché presentare la consueta collezione di opere appartenenti a uno specifico periodo storico o movimento artistico, questo museo mette in risalto i singoli capolavori di artisti che hanno saputo allargare i confini dell’arte. Per esempio, la collezione originale dedicata agli artisti americani degli anni ’80 è stata notevolmente arricchita fino a comprendere opere di Tom Sachs, Cindy Sherman e Cai Guo-Qiang; il suo pezzo forte è la scultura di ceramica dorata Michael Jackson and Bubbles di Jeff Koons.
Vikingskipshuset - Museo delle Navi Vichinghe www.khm.uio.no; Huk Aveny 35; 10-17. Il Museo hiuderà per ristrutturazione il 1° ottobre 2021 e riaprirà nel 2025.. Le sagome scure ed eleganti delle navi vichinghe Oseberg e Gokstad, le meglio conservate del mondo nel loro genere, incutono soggezione ancora oggi. Il Vikingskipshuet custodisce anche una terza imbarcazione, la Tune, di cui tuttavia restano solo poche assi e alcuni frammenti. La visita a questo museo è d’obbligo per chiunque abbia amato le storie dei vichinghi. Costruite in legno di quercia nel IX secolo, le tre navi furono successivamente tirate in secca, seppellite e utilizzate come tombe per i nobili, che vi venivano sepolti con tutto ciò di cui avrebbero potuto aver bisogno nell’aldilà: gioielli, mobili, cibo, servitori, carrozze e slitte finemente intagliate, arazzi e sculture dall’aspetto feroce. Alcuni di questi oggetti sono in mostra presso il museo. Le navi furono riportare alla luce nella regione dell’Oslofjord a cavallo tra Ottocento e Novecento. L’imponente Oseberg, lunga 22 m e sepolta nell’834, è decorata a poppa e a prua da elaborati intagli raffiguranti draghi e serpenti. La camera sepolcrale nella parte inferiore della nave custodiva la più vasta collezione di manufatti di epoca vichinga mai scoperta in Scandinavia, prima che tutti i gioielli fossero rubati. Malgrado l’apparenza minacciosa, l’imbarcazione fu probabilmente utilizzata solo per diporto. La più solida Gokstad, lunga 24 m e costruita intorno all’890, è la più bella nave vichinga tuttora esistente, ma quando fu dissotterrata si scoprì che la camera sepolcrale era stata già depredata e pochi erano gli oggetti degni di nota rimasti.
Kon-Tiki Museet www.kon-tiki.no; Bygdøynesveien 36; 11.17. Degno di nota e molto amato anche dai bambini, questo museo è dedicato alla zattera di tronchi di balsa Kon-Tiki con cui, nel 1947, l’esploratore norvegese Thor Heyerdahl navigò dal Perú alla Polinesia. Qui è esposta anche la barca di canne di totora Ra II, costruita dal popolo aymara sull’isola boliviana di Suriqui, nel Lago Titicaca, e utilizzata da Heyerdahl nel 1970 per attraversare l’Atlantico.
Oslo tutta ai tuoi piedi...
In tarda mattinata gli autisti si staccano dal gruppo e vanno a ritirare le vetture alla AVIS (Ensjøveien 12d) alle ore 13:00 (AVIS Leiebil - Oslo Sentrum 59.91558, 10.78656). Le pratiche durano quasi un'ora. Dopo il ritiro delle vetture, ripassiamo dall'Ostello a prendere i bagagli e partiamo verso la prossima tappa di pernottamento seguendo la strada a pedaggio E6. Lungo la strada soste ai piccoli grill come all'uscita di Furnes il Burger King Ringsaker (Geo: 60.842694731750335 , 11.053175220615241)
Dalla E6 a Lillehammer.(p.144 Lonely Planet 7a ed) si può fotografare il famoso Trampolino per il salto con gli sci di Lygårdsbakkene. Quando Lillehammer si aggiudicò le Olimpiadi Invernali del 1994, il governo norvegese spese più di due milioni di corone per realizzare le strutture necessarie. La maggior parte di esse sono utilizzate ancora oggi ed un buon esempio per tutte le altre località che hanno ospitato i Giochi.
A Tretten (61.31422, 10.30065) si può deviare per il Peer Gynt Vegen (https://www.peergyntvegen.no/) (p. 149 LP 7a ed). Tra le magnifiche strade di montagna della Norvegia centrale, spicca su tutte per la sua combinazione di paesaggi pittoreschi e leggende. Si tratta della Peer Gynt Vegen, uno sterrato ciclabile che si snoda per 57 km da Skei a Dalsetr (Espedalen), seguendo il tragitto dello sfortunato personaggio creato da Henrik Ibsen. La strada Peer Gynt è divisa in due sezioni a pagamento: Skeikampen - Gålå e Fefor - Dalseter, Fra Gålå e Fefor, un'altro sterrato permette di tornare sulla E6 vicino a Vinstra. Lungo il percorso si possono ammirare stupendi panorami sui massicci dello Jotunheimen e del Rondane. La strada tocca i 1053 m al belvedere di Listulhøgda e passa dalla fattoria di Solbrå Seter, dove, nel 1863, è stato prodotto per la prima volta il formaggio Gudbrandsdal. All’inizio di agosto, l’arena all’aperto nei pressi del lago Gålåvatn ospita un concerto operistico con brani tratti dal Peer Gynt di Edvard Grieg. Per raggiungere Skei dirigetevi a nord di Lillehammer lungo la E6 e a Tretten seguite la deviazione per la Rv254. A Svingvoll, la Peer Gynt Vegen si dirama verso nord-ovest.
La piccola comunità di Ringebu è la più meridionale della Gudbrandsdalen, la stretta vallata fluviale che si estende per 200 km tra il lago Mjøsa e Dombås, e merita una deviazione per visitare la sua incantevole Ringebu Stavkirke (p.164 Lonely Planet 7a ed), prima chiesa di legno del nostro viaggio. In questo luogo esisteva una chiesa fin dalla diffusione del cristianesimo, nell’XI secolo. Quella attuale, che è una chiesa parrocchiale, fu costruita nel 1220 circa e restaurata nel XVII secolo, quando fu aggiunta la caratteristica torre rossa. All’interno custodisce una statua del 1250 circa che raffigura san Lorenzo, oltre ad alcune primitive iscrizioni runiche. L'edifico era cattolico fino al 1630 quando la Norvegia aderì alla riforma protestante. L’ingresso al complesso è libero e il cancello è aperto tutto l’anno. La chiesa si trova circa 2 km a sud del villaggio ed è indicata da un cartello sulla E6. (https://www.visitnorway.it/listings/ringebu-stave-church/8016/)
Otta si trova in posizione strategica, nel cuore della Gudbrandsdalen e alla confluenza dei fiumi Otta e Lågen. La sua principale attrattiva è la vicinanza al Rondane Nasjonalpark.
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