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Olden - Eidfiord - 19 agosto
Dalla cittadina di Olden, all’estremità orientale del Nordfjord, una strada panoramica risale per 23 km la Valle dell'Oldedalen fino al Brenndalsbreen e poi prosegue verso le lingue glaciali gemelle del Melkevollbreen e del Briksdalsbreen (p. 245 LP 7a ed). Il Briksdalsbreen è un ghiacciaio ‘capriccioso’: nel 1997 la lingua ha raggiunto la massima estensione da 70 anni a questa parte, poi si è ritirata di circa 500 m. Nel 2005 il tratto su cui si arrampicavano gli escursionisti ha cominciato a scricchiolare e si è frantumato. Per raggiungere il fronte del ghiacciaio bisogna percorrere circa 5 km andata e ritorno; si può scegliere tra un ripido sentiero o una carrozzabile più lunga e meno impegnativa. La strada per arrivare al ghiacciaio Briksdalsbren è stupenda. Corre lungo il pacifico lago Oldevatnet, tra villaggi e montagne altissime. Occorre resistere alla tentazione di fermarsi continuamente per fare foto. Dopo un’ora circa siamo al parcheggio del centro visitatori. 60 NOK/ auto per il parcheggio al cafèshop con carta di credito. Il sentiero parte dal parcheggio alla fine della strada,. Si può salire per una carrozzabile sterrata (interdetta alla auto), più lunga e dolce, o per un sentiero-mulattiera, più piacevole ma con qualche tratto un po' ripido. Nel complesso però il sentiero non è faticoso e alterna le salite (soprattutto nella prima metà del percorso) con tratti più dolci o anche pianeggianti. In tutto circa 2,5 km con 200 m di dislivello. In 45-50 minuti di camminata tranquilla e panoramica si giunge al lago glaciale, ma il ghiacciaio non arriva più fino al lago: ora è rimasta solo una lingua seraccata che dalla grande calotta glaciale dello Jostedalsbreen scende fino a metà parete, un centinaio di metri sopra il lago. Vale la pena di fare l’alzataccia e arrivare presto.
Ore 6:30 partenza prestissimo dal camping per riuscire ad imbarcarsi con il traghetto delle 9:00 a Kaupanger (ve ne sono due al giorno in questa stagione).Si prosegue passando per Sogndal (p.234 LP 7a ed). Qui c'è il circuito del Sognefjellet (p. 240 LP 7a ed - p.233 6a ed PDF) che richiederebbe una intera giornata per essere assaporato. A Kaupanger, la principale attrattiva della zona è la Kaupanger Stavkirke (p. 239 LP 7a ed), chiesa tradizionale in legno, costruita nel 1184, la cui altezza è davvero impressionante. Gran parte di ciò che si vede oggi risale a un completo rimaneggiamento del XVII secolo. Lungo le pareti della navata sono dipinte notazioni musicali, mentre la decorazione intorno al coro raffigura rampicanti e fiori intrecciati. L’arco del coro, in stile celtico, è unico nel suo genere. Dal vicino imbarcadero (61.18298, 7.25025) parte il Car ferry Kaupanger - Gudvangen che solca il Nærøyfjorden (p. 231 LP 7a ed), uno dei rami meridionali del Sognefjord. I 17 km del Nærøyfjorden sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Lungo questo fiordo dalle acque blu intenso e largo soltanto 250 m nel suo punto più stretto, ci sono scogliere a picco alte 1220 m, fattorie isolate e cascate che precipitano dall’alto.
Sbarcati, raggiungiamo Flåm (p. 224 LP 7a ed) con il famoso trenino Flåmsbana (***), la ferrovia panoramica. (www .flaamsbana.no). Piccolo capolavoro d’ingegneria, questa ferrovia è lunga 20 chilometri, copre un dislivello di 864 m e attraversa 20 gallerie. Con una pendenza del 18%, è pubblicizzata come la ferrovia più ripida del mondo che non sia trainata da fune o cremagliera. Impiega 45 minuti buoni a inerpicarsi fino a Myrdal, sullo spoglio e desolato altopiano Hardangervidda, superando cascate impetuose. Presso la grandiosa Kjosfossen il treno fa una fermata per permettere ai passeggeri di scattare qualche foto. I treni sono in servizio tutto l’anno e in estate effettuano fino a dieci corse al giorno.
Alternativa al traghetto/crociera Kaupanger - Gudvangen Via terra, il percorso è di 310 chilometri con un tempo di 5h40' ore da Kaupamger ad Eidfjord ed include la breve traversata con il traghetto Mannheller - Fodnes e una sosta per visitare la Stavkirke di Borgund (p. 225 LP 7a ed, p.231 6a ed PDF) (****) risalente al XII secolo, edificata lungo una delle più importanti vie commerciali tra la Norvegia orientale e quella occidentale. Dedicata a sant’Andrea, è una delle chiese di legno strutturale più note, più fotografate e meglio conservate della Norvegia. Il suo semplice e scuro interno, con un bell’altare rustico, è molto toccante. Accanto c’è l’unico campanile medievale indipendente in legno ancora esistente in Norvegia. Da Flåm ancora un po' di strada passando per Voss e Ulvik (p.199 LP 7a ed) che, situata nel punto più interno dell’Hardangerfjord , sorge nel cuore della regione di produzione delle mele più celebre della Norvegia Ulvik è incorniciata dalle montagne e gode di una magnifica vista sul fiordo. Una volta salpato l’ultimo battello turistico, la cittadina torna a immergersi in un placido silenzio. La sistemazione trovata, in alta stagione, è a Eidfjord. (p. 200 LP 7a ed) a 37 chilometri da Ulvik, raggiunta attraverso una stupefacente galleria che include ben due rotatorie sotterranee. Eidfjord è uno dei villaggi in posizione più suggestiva di questa parte della Norvegia. Dominato da ripide montagne e vertiginose cascate, è raggiungibile solo in traghetto o percorrendo una serie di gallerie a spirale. Purtroppo, tutta questa bellezza ha un prezzo: in estate, quasi ogni giorno, qui attraccano le navi da crociera e il villaggio viene invaso dai turisti
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