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Fjordland

14-24 agosto 2021

con AnM e Marco Vasta nei fjordi della Norvegia

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Stavanger - Bergen - 22 agosto

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Con il traghetto Mortavika ferjekai - Arsvågen ferjekai  risaliamo le isole a nord e a est di Stavanger: un paesaggio di basse colline e insenature costiere relativamente piatte, che ricordano le isole della Scozia settentrionale.

 

Ristorante traghetto Angolo per i più giovani

L’allegra Haugesund è il capoluogo della regione. Madre Natura è stata generosa con la piatta isola di Karmøy: qui, splendide spiagge di sabbia chiara si alternano a foreste, paludi, altopiani ammantati di erica e laghi. L’isola se la cava piuttosto bene anche sul fronte culturale, con diversi interessanti siti storici, pittoreschi villaggi di legno e, all’inizio di giugno, un vivace festival vichingo (www. vikingfestivalen.no).

Inizialmente avevo progettato di fermarci a Avaldsnes per visitare dall’esterno la Chiesa di Olav e poi proseguiamo verso Skudeneshavn all’estremo sud dell’isola, un paesino molto caratteristico e con una città vecchia che merita visitare.

 

Il navigatore imposta un percorso che ci fa saltare, circa 5 km a sud di Haugesund, la gigantesca chiesa di pietra voluta dal re Håkon Håkonsson. Dedicata a sant’Olav nel 1250, per più di 750 anni guidò i marinai nella traversata dello stretto di Karmsund. L’adiacente guglia di 7,2 m, detta Ago della Vergine Maria, pende pericolosamente verso il muro della chiesa. Secondo la leggenda, quando toccherà il muro sarà il segno che il Giudizio Universale è imminente.

 

Ci fermiamo allo Haraldshaugen (vicino a Haugesund) dove è stato costruito un obelisco di 17 metri che simboleggia l’unità del regno. Questa sosta permette di cogliere qualcosa della storia della Norvegia (www.visithaugesund.no). Ci rimettiamo in strada e nel tardo pomeriggio arriviamo al nostro ostello.

Haraldshaugen McDonald's Stord Stazione di ricarica a Stord Spaghetti!!!
Percorso effettuato Percorso progettato

Cinta da sette colline e da sette fiordi, Bergen (p.176 Lonely Planet 7a ed) (manco fosse Roma Caput Mundi) è una città dal fascino ammaliante, la cui vita ruota intorno al quartiere di Bryggen (p. 180 Lonely Planet 7a ed, cartina p 188), inserito dall’UNESCO tra i siti Patrimonio dell’Umanità. Alle indiscusse bellezze naturali (montagne, fiordi e mare) che la circondano, si sommano una dinamica vita culturale degna di una grande metropoli, un interessante panorama gastronomico, vibranti caffè, magnifici musei e una movimentata scena musicale.

Il quartiere più antico di Bergen (il cui nome significa ‘molo’ o ‘approdo’) si estende sulla sponda orientale del porto di Vågen con lunghe file parallele di caratteristici edifici (spesso pendenti) dal tetto spiovente, costruiti con assi di legno grezzo e con fondamenta di legno o di pietre impilate. Indiscutibilmente suggestivo, Bryggen perde un po’ del suo fascino quando viene invaso dai turisti che sbarcano dalle navi da crociera o dagli affollati autobus dei tour organizzati.

I 58 edifici di oggi (ossia il 25% di quelli originali, anche se alcuni sostengono che in realtà siano 61) occupano una superficie di 13.000 mq e sono stati costruiti dopo l’incendio del 1702, mentre l’impianto originale del quartiere resta quello del XII secolo. Gli scavi archeologici rivelano che in passato la posizione del molo era arretrata di 140 m rispetto a quella attuale.

All’inizio del XIV secolo Bryggen comprendeva una trentina di edifici in legno, ognuno dei quali di solito era condiviso da diverse stuer (società mercantili). Si trattava di case di due o tre piani, sulla banchina, che fungevano sia da uffici commerciali sia da abitazioni e magazzini. Ogni edificio era dotato di una gru, per caricare e scaricare le navi, e di una schøtstue (grande sala riunioni) dove gli impiegati si incontravano e consumavano i pasti.

Recita la Lonely planet: "I vicoli di Bryggen sono diventati un rifugio per artisti e artigiani, e a ogni angolo ci si imbatte in eleganti  negozietti e boutique. L’atmosfera intima da comunità marinara si è conservata intatta ancora oggi e perdersi tra le vie del quartiere è uno dei più grandi piaceri di Bergen", descrizione idilliaca da depliant dell'ufficio turistico. In realtà l'immagine più diffusa è quella della decina di casse colorate con vista sul porto. Nelle stradine vi sono sicuramente angoli suggestivi, ma alcune sono trasformate in una successione di ristorantini, bar, caffè, come ad esempio la Nedre Korskirkeallmenningen, laterale di Kong Oscars gate, dove si trova il Budget Hotel.

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