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Ruby Valley Trek
07-16 novembre 2022
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Il programma di AnM può essere integrato con 4 giorni sul Tamang Heritage Trail o con la camminata di alcune tappe ulteriori sul Great Himalayan Trail. |
Tappe del Tamang Heritage TrailSenso orario Syabru Besi - Gatlang Senso antiorario |
4. Syabru Besi - Gatlang
Per un percorso alternativo di tre - quattro tappe lungo il Tamang Heritage Trail in senso antiorario, vedi menù laterale. L'Himalaya cambia, le strade progrediscono, al momento del nostro trek le auto arrivano comodamente a Gatland, accorciando il cammino ed evitando la lunga salita di questo primo giorno di trek. Vi è un bus che parte da Kathmandu (Macchha Pokhari) e mraggiunge Gatlang attraverso Syabru seguendo lo sterrato, mentre una nuovo percorso in 4x4 passa da Chilime e risale la valle seguendo pressappoco il sentiero del Tamang Heritage Trail fra Chilime e Gatlang. Se non si prevede di percorrere il Great Himalaya Trail, a limitarsi a Gatlang od al Tamang Heritage Trail, senza inoltrarasi verso la Rubi Valley, si può effettuare una escursione al sacro laghetto di Parvati Kund, In un viaggio con pochi giorni a disposizione, conviene raggiungere direttamente Gatlang (Black Village), una vera chicca della cultura tamang, visitarla e pernottare a Parvati Kund da dove è possibile affrontare meglio la tappa da Gatlang a Somdang.. Dall'alberghetto di Syabrubesi inizia la nostra camminata verso ovest. Ovviamente occorre salire di quota. Il sentiero costeggia ed interseca in alcuni punti la strada rurale 29DR004 (nel primo tratto uguale alla 20DR003) che su GMaps figura addirittura come Pasang Lamo Highway ma ne è solo una laterale sterrata. La salita lungo il sentiero è lunga ed il dislivello è tutto nel tratto iniziale fino al passo Bahun Danda (Ronga) (2.350m). |
Siamo ormai sul grande pendio digradante verso settentrione e già qui troviamo un primo lodge.
Poco oltre a destra lasciamo la 29DR003 che prosegue per Thanbucet e Chilime. Prendiamo la strada a sinistra, che, dopo il passo, è quasi pianeggiante. Poco oltre a sinistra si stacca lo sterrato per Goljung e Parvati Kund. Se c'è tempo, per i più veloci, è possibile una deviazione passando per Chawatar (toponimo non rintracciabile se nessuna mappa cartacea o digitale). Poco a monte della vecchia strada si trovano i pochi resti del Bonjo Ghale Durbar (pr.it. darbar). L'edificio probabilmente era un palazzetto o una minuscola fortezza dove risiedeva il sovrano od il suo rappresentante. Il durbar dovrebbe essere ristrutturato all'interno del progetto di elettrificazione curato dalla Nepal Electricity Authority cofinanziato dalla European Investment Bank.
Arriviamo all'insediamento tamang di Gatlang, un villaggio pietra angolare sul Tamang Heritage Trail. Il THT è stato studiato per favorire lo sviluppo di questo ed altri villaggi attraverso il turismo etnico (1).
Gatlang è un villaggio tamang con costumi e artigianato unici inserito dal 2012 nel Tourism for Rural Poverty Alleviation Programme (TRPAP). L'abitato si estende sul pendio fra i 2.238m delle case più in basso dove giunge lo sterrato da Chilime, ai 2.400m degli edifici posti sulla Old Route, la vecchia strada che sale da Syabrubesi, Oltre al nucleo originario del "black village", il villaggio nero, così detto per i tetti scandole (tegole) che lo caratterizzano, vi sono casupole sparse sul pendio a monte.
I tetti neri di Gatlang
fanno parte del suo patrimonio da oltre 800 anni. Costruiti con
la tradizionale sensibilità Tamang, i tetti erano fatti di
grandi scandole di legno, provenienti dalle foreste vicine, che
diventavano nere quando venivano alterate dal tempo. Le case
stesse hanno tutt'ora muri di pietra grigia incorniciati
da pilastri di legno finemente intagliati, incisi con simboli e
preghiere tradizionali. La maggior parte delle case aveva
incisioni di immagini del Buddha e fiori di loto; altri avevano
incisioni di mantra tibetani che chiedevano felicità e
prosperità (2).
Le case sono costruite con porte e finestre lavorate in legno e le persone indossano ornamenti e abiti secondo la tradizione locale. Non siamo più incassati nel fondovalle e finalmente la vista appaga la nostra sete di montagne. Dal lodge verso est, proprio di fronte a noi la parete occidentale del Langtang Lirung (7.227 m) è illuminata dai raggi del tramonto anche se il Lirung II (6.536m) sembra più alto per la prospettiva.
Ma l'aspetto più sorprendente del villaggio sono i copricapo indossati sopratutto dalle donne. Sono cappelli a cilindro, non molto alti, e ricamati ma sopratutto i grandi orecchini rotondi placcati in lega di oro e argento del diametro di tr/quattro centimetri. Gli abiti squisiti che adornano la gente del posto con la loro grazia e delicatezza sono rimasti parte integrante della vita quotidiana. Le persone indossano ancora il loro tipico costume in stile tibetano nonostante l'afflusso di abiti moderni dalla Cina. Tuttavia, pochi giovani mostrano inclinazione per i vestiti eleganti. Tra le donne, sono caratteristiche distintive.
Una breve presentazione è pubblicata nella pagina di del Tamang Heritaee Trail. Altre informazioni nella nella voce Tamang di Wikipedia in lingua inglese. Il cammiano del Ruby Valley attraversa anche gli insediamenti tamang di Tipling e Sertung, nel bacino vallivo dell'Anku khola, ma gli abitanti di questi villaggi hanno abiti tradizionali diversi da quelli di Gatlamg ed anche il linguaggio differisce parzialmente.
Nel pittoresco agglomerato vive una comunità il cui sostentamento si basa sulla coltivazione nei campi terrazzati. A seconda del periodo del trekking, si può assistere a vari raccolti che seguono, ovviamente, il ciclo delle stagioni e l'alternanza delle semine.
Quando il terreno lo consente, le pendenze inferiori a 30° sono state divise in terrazzamenti con una tecnica che varia a seconda della posizione del pendio e della destinazione dei terrazzi. Le risaie sono rigorosamente orizzontali e delimitate da un muretto di terra per trattenere l'acqua. Quest'acqua può essere portata dai torrenti di pendio mediante canali di derivazione che spesso si confondono con i sentieri. A volte non c'è nemmeno un canale di derivazione, le risaie sono situate immediatamente a valle della sorgente. L'acqua viene drenata attraverso un'apertura sul bordo della risaia e cade nella risaia sottostante. Questo sistema richiede quindi che tutte le risaie dipendenti dalla stessa derivazione o dalla stessa fonte sostengano le stesse colture e siano lavorate contemporaneamente.
I terrazzamenti dove si coltivano mais e miglio possono invece avere pendenze più o meno dolci: a volte sfalsate, poi comunicano tra loro. I terrazzi alla sommità del pendio hanno un'orizzontalità ancora più dubbia, e meno grande è la cura posta nella loro costruzione. Ciò può essere spiegato dal fatto che i pendii sono generalmente meno ripidi e che vi si coltivano colture invernali che non necessitano di irrigazione.
La pianta più importante è il riso; prevale non tanto per le aree che occupa quanto per il ruolo sociale di cui sono investiti la sua produzione e il suo consumo. Nel fondovalle dell'Ankhu Khola dove entreremo fra due tappe), le temperature permettono di praticare tre raccolti all'anno nella stessa risaia ( riso-riso-frumento o mais-riso-frumento). Qui a Gatlang, al di sopra e fino a 1.700 m al sud e 2.000 al nord (limiti massimi della coltivazione del riso), il clima consente solo due raccolti all'anno nelle risaie (riso-frumento). Ma anche al di sotto di queste altitudini la coltivazione del riso incontra vincoli tali che alcuni villaggi devono rinunciare (come nel bacino dell'Ankhu Khola a Sertung e nel bacino del Trisuli, Gatlang, Shio, Neshing, Haku e i villaggi tra Bhote Kosi e Langtang Khola) o accontentarsi di praticarlo solo su porzioni molto piccole delle loro terre.
La coltivazione del mais (makee) si estende dal fondovalle fino a 2.700 m. Nel sud della nostra regione la sua presenza è rara sopra i 2.200 m e nel nord sopra i 2.500 m. Al di sotto di queste rispettive altitudini, è, con un'eccezione, inclusa in tutte le rotazioni del campo "pakho" (non irrigato, semipendio inferiore). Esistono due tipi principali di rotazioni: una rotazione annuale mais-miglio in cui il miglio viene trapiantato nel mais e che non supera un'altitudine di 2.100 m4 (in alcuni villaggi (Jharland o Gatlang), il grano (uwa) sostituisce il miglio (finger millet) (sanga) nella rotazione annuale, ma è un grano nativo. e una rotazione biennale mais-grano-miglio che può essere coltivata fino a 2500 metri. Sopra i 2.99 metri il miglio è di qualità neiche preferita per il gusto e la resa.
I raccolti invernali sono quello del frumento o quello dell'orzo (jau) o quello dell'orzo nudo (karu). Gli elementi che guidano la scelta tra questi tre cereali sono ancora il gusto e le rese. In generale si preferisce il frumento perché può essere trasformato in chapati (spesse frittelle) ma le sue rese (un pathi di seme dà da 15 a 16 pathi; 1 pathi = 4,56 dm3) sono inferiori a quelle dell'orzo (20 pathi per un seme. Nei villaggi dove la pressione demografica è più forte che si coltiva maggiormente l'orzo. Ciò che impedisce di coltivare mais e grano nello stesso anno è che il grano viene raccolto troppo tardi perché il mais possa essere piantato.
La parte superiore dei pendii, dai 2.000 ai 2.600 m a seconda dei villaggi, accetta un solo raccolto all'anno (mais o frumento o orzo - vestito o nudo - o patata (teme)o ravanello) o due raccolti in due anni (patata e frumento un anno, niente l'anno successivo), che è lo stesso dal punto di vista del numero dei raccolti ma non dal punto di vista della gestione delle gregge e della fertilizzazione. Nei villaggi dove si pratica la rotazione biennale di mais-frumento-miglio, si possono trovare sopra il limite della coltivazione mais-frumento una patata-frumento e sopra il miglio possono esserci terreni incolti. In effetti, il pendio è così diviso in due grandi aree, le cui parti inferiori effettuano rotazioni più intense.
Camminando fra i campi, sia lungo la strada da Syabru che giunge presso il nuovo edificio scolastico, sia risalendo dal "villaggio nero" a Parvati Kunda, si nota il bestiame nei pressi di tettoie o pascolare nei campi (lo vedremo anche proseguendo nei pressi si Sertung e Borang).
Fra queste vallate, le risaie danno un solo raccolto di riso all'anno e la concimazione non sembra sistematica. Nell'alto Trisuli (Shabru Beshi, Goljung e Chilime), gli animali vi trascorrono la notte nei campi per uno o due mesi (e talvolta anche molto di più perché non c'è posto per alloggiare il bestiame durante l'inverno) per concimare le risaie. Purtropo la presenza delle mandrie impedisce a certi contadini, che non hanno una superficie sufficiente e desiderano intensificare la loro attività, di coltivare il grano dopo il riso. Durante il giorno gli animali si spostano in tutta la risaia e pascolavano fra le stoppie del riso.
(Fonte. L'occupation de l'espace par un système agro-pastoral dans les montagnes du Centre-Est du Népal).
I cereali e gli altri prodotti biologici (forzatamente a chilometro zero) costituiscono gli ingredienti della poveracucina tamang che varia dal jau keri (porridge di orzo) al makee keri (una sorta di polenta di mais). dalle forme di pane nero o bianco mhang kerie e sanga keri, a tutta una varietà di polente e pane ed altri piatti quali shyokpo khu, karu bra, ne ne dhap (un curry a base piede d'oca o quarto di agnello servito con bra ken cioè porridge denso a base di mais e miglio e che si mangia solo in primavera), jyengten teme khu (piatto composto da pane a base di uwa cioè grano e teme ovvero patate al curry) piatto alimento base quotidiano con le varianti teme lamla (curry di patate fritte), teme khu (zuppa di patate al curry), teme dhurpla (purè di patate al curry), gangpo khole, kampa dhap, shyamo (funghi), bre jyeng (pane di farina d'avena) e kosho (zuppa mista preparata con uwa o sannga, zucchero, latte, sale e acqua (3).
Nel 13° secolo, un gruppo di tibetani decise di costruire un nuovo villaggio vicino al lago Aamachhodingmo (anche Chedingmo Kunda, oggi Parvati Khunda), da loro considerato un lago sacro. Più tardi nel 14° secolo un altro villaggio fu fondato a nord-est e ad un'altitudine più bassa, questo villaggio è quello che possiamo considerare come l'attuale Gatlang.
Al giorno d'oggi, Gatlang ha una popolazione di circa 1500 persone in 300 case, alcune delle quali costruite centinaia di anni fa. Analizzando la tipologia architettonica, i materiali costruttivi e la decorazione delle case si può dedurre che le prime furono costruite nella parte più bassa del paese, più vicino al fiume. In questa zona si trovano alcune case che hanno finiture intagliate, in pietra e legno, che non si trovano nelle case della parte più alta. Purtroppo questa zona è stata la più colpita dal terremoto e le case con queste caratteristiche sono solo alcune.
Come elementi straordinari, Gatlang è circondato da 108 chorten per proteggere le persone dalle disgrazie naturali e dagli spiriti maligni. Questi chorten sono molto diversi da quelli che si trovano nelle aree circostanti. Inoltre, sono presenti nove mulini ad acqua lungo il piccolo fiume che attraversa il paese. Sono mulini a pala orizzontale che sfruttano la la forza dell'acqua per girare la mola. I mulini servono per macinare i cerali proveniente dal raccolto: principalmente mais e lenticchie. I mulini appartengono alle famiglie che si occupano della macinazione a pagamento.
A Gatlang l'urbanizzazione presentava un ordine molto chiaro (sebbene con una disposizione irregolare e tortuosa) in file di case a schiera e sfalsate in direzione della massima pendenza della collina, discendenti in direzione nord-ovest.
Le case erano generalmente costruite su terrazze orizzontali dove si trovano gruppi da tre a cinque case unifamiliari. La pendenza non favorisce le facciate rivolte a sud, quindi le aperture principali delle case sono rivolte a sud-est, con ampi spazi tra una fila e l'altra, consentendo irradiazione solare. Questo spazio tra le file di case è utilizzato come area di passaggio comune o piccoli orti o alberi da frutto.
Dopo il terremoto del 2015, questi spazi sono stati occupati, in molti casi, da abitazioni provvisorie improvvisate in legno, lamiera e tela. Le conseguenze del terremoto hanno colpito quasi tutta la valle e gran parte delle case sono crollate o sono state danneggiate, costringendo i gli abitanti a vivere in condizioni precarie.
Molti dei passaggi sono ancora bloccati dai detriti e il villaggio è in fase di ricostruzione generale. Negli ultimi anni gli alloggi provvisori sono stati convertiti in alloggi definitivi in muratura e cemento grazie all'aiuto del governo e delle organizzazioni internazionali che, tuttavia, non hanno promosso la conservazione delle tipologie tipiche dell'architettura tradizionale (4).
(4) Characterization and proposals for recovery of traditional tamang construction in northern Nepal.
Fonte |
Part. |
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Tempo Totale |
Tempo in mov. |
Alt. Min. |
Alt. max. |
Disl. Tot - |
Disl tot + |
Disl. |
KM |
Coord. |
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Syabrubesi - Gatlang (Black Village |
Wikilok |
08:30 | 16:30 | 8h | 5h | 1.463 | 2.419 | 198 | +1.090 | 956 | 10,700 | Marco Vasta |
Syabrubesi - Gatlang alta | Wikiloc | 5h48 | 1.329 | 2.346 | --472 | +1.232 | 776 | 12,380 | Richman Espu |
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+977 981-8055071 |
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Ruvi Valley G.H. & Homestay | +977 980-8643103 |
Lantang View Homestay GH (prop. Abinash Tamang) |
+977 984-1008303 abinas2lama@gmail.com |
Sangmo Hotel | +977 984-3009753 |
Ruvi Valley G.H.& Homestay | +977 980-8643103 |
Chhedingmo G.H. | |
Gatlang Community Lodge |
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