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Ruby Valley Trek

07-16 novembre 2022
con AnM e Marco Vasta nel nella valle dei rubini

THE ULTIMATE GUIDE TO RUBY VALLEY

Il programma di AnM può essere integrato con 4 giorni sul Tamang Heritage Trail

o  con la camminata di alcune tappe ulteriori sul Great Himalayan Trail.

Su ] 1. Italia - Intermedio ] 2. Intermedio - KTM ] 3. KTM - Syaprubesi ] 4. Syabru Besi - Gatlang ] [ 5. Gatlang - Somdang ] 6. Somdang - Pangsang-la ] 7.  Pangsang-la - Laptung (Tipling) ] 8. Laptung (Tipling) - Shertung ] 9. Sertung - Borang ] 10. Borang - Dhading Besi - KTM ] 11. Valle di Kathmandu ] 12. Ritorno in Italia ]

 

Dal Black village a Parvati

La cella del tempio di Parvati

(clicca sulla immagine per il pieno schermo)

5. Gatlang - Somdang

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Somdang - CB Nord Est Paldor - Chilime ]

La giornata inizia con un lento respiro per ossigenarci dopo la prima notte a 2.300 metri. La quota dipende in quale guest house abbiamo pernottato e l'idea migliore è di raggiungere i lodge di Parvati Kunda la sera prima., riducendo così il dislivello di oggi a circa 1.150 metri di salita. Riempiti i polmoni e lo stomaco, dopo colazione iniziamo la nostra tappa quotidiana.

Langtang II (7.227m) e il Langtang Lirung (7.234m) dal tempio hindu di Parbati Kund.
Lo stagno di Parbati Kunda
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Le fontanelle di Parbati Kunda
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La strada 29DR004 (non chiedere informazioni usando la numerazione, sconosciuta ai locali) è percorsa raramente dal traffico automobilistico poiché le frane e gli alberi caduti spesso la bloccano. Dal paese seguiamo un evidente percorso che passa vicino alla nuova scuola. Qui si incrocia un ramo della strada da Syabru.

La salita è graduale per circa trecento metri su una scalinata continua fino al Parvati Kund (2.600 m) (nep: पार्वती कुण्ड), un piccolo specchio d'acqua méta di pellegrinaggio durante il Janai Purnima, la luna piena di agosto sacra a Shiva e prende il nome dalla dea hindu Parvati, sua consorte. Qui si incrocia nuovamente la strada da Syabru che prosegue verso Somdang.

Per la cerimonia centinaia di pellegrini sono attratti dallo stagno sacro e dal vicino tempio. L'edificio ha una struttura vagamente a pagoda con un colonnato in pietra e mattoni. All'interno, sopra due gradini addossati alla parete, la effige sacra mostra la divina coppia in piedi.

Il bassorilievo è un po' consunto, Shiva più alto con il trisuli o katvanga. Entrambi portano la corona e sono coperti da polvere rossa. Il colore rosso vermiglio commemora l’unione tra due persone ed è visibile fin dal matrimonio: la sposa è addobbata in brillanti tonalità di rosso, indossa un sari rosso durante la cerimonia, si cosparge i capelli di polvere rossa, fino al rosso tilak che adorna la fronte come segno del suo impegno. Il rosso simboleggia anche la fertilità e la prosperità, e polvere rossa viene solitamente gettata su statue di divinità e simboli fallici durante le preghiere.

Parvati è una delle parole sanscrite per "montagna"; "Parvati" si può tradurre quindi come "Figlia della montagna" e si riferisce alla sua nascita da Himavan, per l'appunto il Signore/Sovrano delle Montagne. I genitori di Parvati sono infatti Himavan, personificazione delle cime dell'Himalaya, e l'apsara Menā.

Da Khurphu Bhanjyang a Jageshwar Kund
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Khurphu Bhanjyang - Tangjung Kharka

Il luogo si chiamava Chedingmo Kunda (più esattamente Aamachhodingmo)e il suo nome è stato cambiato in Parbati Kunda nel 1983. Lo stagno è una piccola zona umida, un piccolo serbatoio di biodiversità, ma funge anche da principale fonte d'acqua per il villaggio di Gatlang.

Dal lago, superata la deviazione per la Cheese Factory, dopo quota 2.700 m il sentiero lascia la strada che taglia a intermittenza mentre si snoda attraverso boschi di pini e rododendri. Abbiamo lasciato il Tamang Heritage Trail che con un giro circolare torna a Syabru Besi e proseguiamo verso occidente seguendo il Ganesh Himal Trail che coincide fino ad oltre Tipling con il Great Himalaya Trail, la grande traversata dal Bhutan al Karakorum.

Lhato e tarchen a Gothen Karka

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Lantang Lirung

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Il sentiero prosegue, spesso su gradinate, attraverso la foresta di pini e rododendri, solcata da torrenti come il piccolo Bamdang Khola. Circa a quota 3.100m, arriviamo a Gothen Kharka con un largo prato dove  è possibile campeggiare. Kharka è il termine nepalese per pascolo, ed in genere vi si trova anche un edificio in legno o mattoni dove ripararsi. L'uso di questi terreni da pascolo è ancora regolato da una legge del 1967, il Kharka Land Nationalization Rules, 2033 (non è il numero della legge, ma l'anno secondo il calendario nepalese). Tutt'attorno vi sono tracce di un incendio boschivo che ha lasciato spettrali scheletri di tronchi anneriti.

Alle nostre spalle continuiamo ad ammirare le cime dei Langtang che nel pomeriggio emergono dal mare di nubi che in genere si forma a quelle ore.

 Non molto più in alto il sentiero si ricongiunge alla strada e la segue mentre attraversa una ripida collina rocciosa fino a un'altra, più piccola, Yuri (Uri) Kharka (3.100m) dove la strada volta decisamente a sinistra. Durante la giornata si può godere della spettacolare vista sulle montagne delle catene montuose di Langtang Himal, Ganesh Himal ed il Paldor, un trekking peak di 5.896 metri che offre una entusiasmante salita con la sua cresta affilata, e molte altre montagne e cime senza nome.

L'alpeggio di Yuri Kharka può essere un buon punto di pernottamento, spezzando il forte dislivello di salita e favorendo l'acclimatazione. Quando il trekking veniva effettuato in tenda la sosta era un'ottima possibiiità, ma attualmente è di difficile realizzazione in quanto non vi sono strutture.

La strada sterrata aggira la cresta mentre il percorso a piedi la attraversa e sale diritto, lontano dalla strada, in un canalone pieno di rododendri uscendo a quota 3.280m per proseguire fino a valicare il crinale del Khurphu Bhanjyang a 3.700 metri circa. Sulla carta 2885-13 Somdang del Survey of Nepal,  Kurpudādā. Danda è il "crinale" in nepalese. Se prendete la strada calcolate che si snoda per circa 4 chilometri prima di ri-incontrare il percorso a piedi.

Dal passo possiamo seguire lo sterrato in ripida e rapida discesa (dall'alto si scorgono i numerosi tornanti) o le scorciatoie. Per riferimento sulla posizione, notare una linea di vecchie linee elettriche (ora solo pali) che attraversa il Khurpu Dada, la piccola chautara e il bivio.

Verso il nord, lungo la cresta, c'è un piccolo sentiero, che con un'altra deviazione porta a Jaisuli Kund (Jageshwar Kund sulla mappa 2885 del Survey of Nepal curata dal Finaid, 3 ore), da dove si potrebbe raggiungere uno dei Paldor Peak Base Camp. La rete di sentieri per pastori è complessa. Ci sono vari Campi Base posizionati nei circhi glaciali dei vari versanti.

A destra la mappa dell'area con il percorso fino quasi al confine con il Tibet nei pascoli di Tangjung Kharka. In questa area a nord del Paldor, a cui si può arrivare anche seguendo la valle che risale da Chilime.

Malghe sopra Yuri (Uri) Kharka
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La discesa verso Somdang
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Somdang G.H.
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Dal passo noi prendiamo invece a ovest e scendiamo rapidamente, tagliando la strada alcune volte, prima di seguirla di nuovo mentre scende gradualmente verso le poche case sulla sponda orientale del Somdang (3.270m), un torrente che segna il confine confine tra i distretti di Rasuwa e quello di Dhading. Il minuscolo insediamento è a 3.270 metri e pochi abitanti trascorrono qui l'inverno poiché il passo è chiuso fino ad aprile. Vi sono alcune sistemazioni come la Somdang Valley Tea House e il Ghale Kanchha Hotel and Lodge (+984 030 85 73).

Il nome può sembrare pretenzioso, ma spesso in Nepal il termine hotel indica un semplice ristorantino. L'area è in rifacimento. Oltre alla vecchia centralina elettrica ed i resti delle baracche dei cantieri ormai chiusi, sono sorte anche alcuni nuovi edifici. La valle è incassata e non raggiunta da alcun proider telefonico. I residenti sano i collegamenti satelllitari per entrare in contatto con il resto del Nepal.

ll sirdar saprà indicarvi lungo la tappa dove  ammirare la cascata di Chukarma di duecento metri in stagione monsonica (i locali usano un altro nome) o, giunti a Somdang, accompagnarvi risalendo il torrente con una deviazione che conduce a miniere di zinco ormai abbandonate: una di queste racchiude un tunnel di circa un chilometro scavato nella montagna per estrarre zinco, rame, stagno, cristallo e persino rubini ritenuti di buona qualità.

Il villaggio è collegato al sito minerario di Lari, un tempo gestito dalla Nepal Metal Co. Ltd, dove a Paigutang (Paigutān) è stato scavato un tunnel di ben 1.367 metri. Era stata progettata una teleferica da Lari a Somdang per trasportare zinco, piombo ed argento (i locali dicono nichel) ed altri minerali estratti.

All'inizio il giacimento  venne valutato in 675 milioni di dollari da uno studio dal titolo "Equilibrare i profitti in paradiso sfruttando la miniera di piombo e zinco più alta sulla terra attraverso un concetto innovativo e un processo a efficienza energetica mirato allo sviluppo sostenibile delle aree montagne dei distretti di Rasuwa e Dhading, Nepal" pubblicato su nel 2008 su "The Southern African Institute of Mining and Metallurgy". Forse non era proprio un paradiso...

 

 

Fonte

Part.

Arrivo

Tempo Totale

Tempo in mov.

Alt. Min.

Alt. max.

Disl. Tot -

Disl tot
+

Disl.
netto

KM

Coord.

Black Village - Parvati G.H. Wikiloc 09:00 12:30 3h30 2h 2.276 2.665 0 384 384 1,930 Marco Vasta
Parvati K. G.H. a piedi Wikiloc 08:20 15:30 7h10 6h 2.695 3.731 -779 1.45l 1.036

10.700

Marco Vasta
Parvati K. G.H. Carrabile Wikiloc         2.676 3.731 770 1.385   10,710  
Da Gatlang con scorciatoie Wikiloc         2.323 3.735 768 1.718   12,460  
GHT Tappa 37 Wikiloc       4h53' 2.322 3.730 725 1.666 1,408 15,470 Umai Razkin

 

Da Somdang si può salire ai vari campi base del Paldor con camminate molto impegnative in alta quota. Il percorso più lungo raggiunge il campo a nord-est da cui si può scendere a Cilime percorrendo al contrario l'avvicinamento compiuto da Tilman e compagni nel 1949.

 
Gatlang - Somdang
A piedi, carrabile e GHT tappa 37

Clicca sul logo Wikiloc per visualizzare a pieno schermo anche con profilo altimetrico.

Percorso a piedi da Parvati GH

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Strada carrabile

 

Great Himalaya Trail

Il Great Himalaya Trail è un percorso attraverso l'Himalaya da est a ovest. Il concetto originale era quello di stabilire un unico sentiero di trekking a lunga distanza dall'estremità orientale all'estremità occidentale del Nepal che comprendesse un totale di circa 1.700 chilometri (1.100 miglia) di percorso.

C'è un sentiero proposto di oltre 4.500 chilometri (2.800 miglia) che si estende per la lunghezza della catena montuosa dell'Himalaya maggiore dal Namche Barwa in Tibet al Nanga Parbat in Pakistan, passando così per India, Nepal, Bhutan e Tibet. Sebbene un vero e proprio percorso continuo sia attualmente solo un concetto, se completato sarebbe il sentiero alpino più lungo e più alto del mondo.

Il percorso proposto collega insieme una serie di destinazioni turistiche meno esplorate della regione montuosa del Nepal e attraversa sia zone note, sia altre località meno conosciute, molto povere ma con un enorme potenziale turistico. Lo scopo dello sviluppo del sentiero era quello di promuovere benefici socioeconomici per le comunità montane. Il Great Himalaya Trail copre 16 distretti. Il trekking in Nepal è una grande attrazione per i turisti, ma le destinazioni popolari sono state limitate alle regioni di Solu Khumbu, Everest, Annapurna e Langtang.

Il percorso offre diversità in termini di paesaggi, flora e fauna, persone e cultura: dai leopardi delle nevi ai panda rossi ; dalla giungla subtropicale ai fragili ecosistemi d'alta quota; dai famosi sherpa, allo sciamanesimo, all'antica cultura Bön a Dolpa.

Parte del percorso del Ganesh Himal Trail coincide con alcune tappe del GHT Great Himalaya Trail anche se meno conosciuto e battuto perché si trova fra i due tratti famosi del Langtang e del Manaslu.

 

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