Aïn Sefra
Il punto più ad ovest della
nostra avventura algerina è la piccola cittadina,
capitale di una daira di circa 26.000, alle pendici
meridionali dei Monti Ksour.
Ain Sefra, dominata dal
Monte Makter, è famosa per le sue dune di colore
abbagliante. La città moderna, ai piedi del vecchio Ksar, ha
mantenuto l'aspetto di una città di confine come ai tempi
della guarnigione dell'occupante francese. La cittadina non
ha mai avuto risorse significative. La produzione principale
è l'erba alfa: per esportarla venne avviata la
costruzione di una ferrovia a scartamento ridotto che
raggiunse Ain Sefra nel 1887. Questa linea venne
estesa a Bechar (1906) e Kanadsa, sia per motivi economici
che strategici. Questo percorso fu scelto come punto
principale di una Ferrovia Trans-sahariana, progetto
che non fu mai completamente abbandonato.
I semi-nomadi che transumano
nella steppa circostante ed nomadi sahariani
arrivano stagionalmente lungo le piste che conducono alle
piccole più ricche di acqua sulle montagne Ksours, Durante
l'estate, si animano i magri pascoli nelle valli che
tagliano la barriera di arenaria dell'Atlante ed allora si
vedono passare convogli di camion e furgoni che le famiglie
usano per spostare il campo.
Vedere questi mezzi carichi di
utensili domestici, tende arrotolate, coperte e tappeti,
tutti più o meno affollati di donne e bambini che si
arroccano sul carico, è uno spettacolo inaspettato.
I ksouriani sono sedentari che
vivono a stento con gli scarsi prodotti delle loro colture
irrigue. producendo datteri di bassa qualità e in quantità
insufficiente, non può alimentare i commercianti; altre
colture alimentari piccola oasi ai piedi dell'Atlante sono
appena sufficiente per nutrire una popolazione che purtroppo
trova solo nell'emigrazione le necessarie risorse
aggiuntive.