Nel programma del nostro
vaggio, più lungo di un giorno rispetto a quello standard, è
possibile inserire un viaggio con la TransMongolica a Sajnšand
dove i praticanti mongoli ritengono si trovi Shamnala.
Riporto qui di seguito le note
della coordinatrice Rosalba Simeoni che per prima ha proposto e
realizzato questa variante.
Che cos’ha di interessante la
zona di Sainshand?
Il Monastero di
Khamaryn Khiid
si è sviluppato intorno al culto di Danzan Ravjaa
(compositore, scrittore, pittore e medico mongolo) che molte persone
del posto lo considerano una sorta di dio incarnato. Dal Monastero
parte un sentiero di 3 Km che conduce ad una torre campanaria; la
tradizione vuole che, una volta giunti alla torre, si annunci la
propria presenza al Centro dell’Energia, detto Shambala,
con tre tocchi di campana. A est di Shambala si trovano una sorta di
Grotte per la Meditazione dove i monaci sono soliti ritirarsi
per 108 giorni.
A circa 23 km dal Monastero si
innalza il Monte Bayanzurkh (1070 mt), secondo la leggenda,
questo monte ospita lo spirito del terzo Nayon khutagt (predecessore
di Danzan Ravjaa). Il tempio che sorge a metà strada del pendio
segna il punto della salita oltre al quale alle donne del posto è
vietato proseguire il cammino (solo a quelle del posto). Una volta
raggiunta la vetta, si devono esprimere tre desideri e percorrere il
circuito, ben segnalato, che si snoda intorno ad essa.
Che cos’è Shambala?
Nella tradizione del Buddhismo
tibetano Shamballa è un Regno Mitico nascosto in
qualche luogo dell’Asia centrale. E’ menzionato in molti testi
antichi, tra i quali il Kalachakra Tantra (Molti Maestri buddisti
affermano che il K. Tantra è la forma più avanzata della pratica
Vajrayana, certamente è uno dei più complessi sistemi del Buddismo
Tantrico).
Gli scritti Buddhisti raccontano
che si può arrivare a Shamballa con un difficile viaggio attraverso
il deserto e le montagne e, chi è riuscito a superare il tragitto,
ed ha lo spirito abbastanza illuminato, si troverà davanti il
sentiero che lo condurrà alla terra Pura. E’ il viaggio fisico verso
Shamballa, ma anche il viaggio interiore. Shamballa, città degli dei
e della Luce, è il misterioso centro energetico nascosto nel deserto
del Gobi.
Il Dalai Lama dice
riguardo a Shamballa: “Nowadays, no one knows where Shambala is.
Although it is said to exist, people cannot see it, or communicate
with it in an ordinary way. Some people say it is located in another
world, others that it is an ideal land, a place of the imagination.
Some say it was a real place, which cannot now be found. Some
believe there are openings into that world which may be accessed
from this world. Whatever the truth of that, the search for
Shamballa traditionally begins as an outer journey that becomes a
journey of inner exploration and discovery.”
Traduzione: “Oggigiorno nessuno
sa dove sia Shambala. Nonostante si dica che esista, la gente non
riesce a vederla, o comunicare con essa in maniera normale. Alcuni
sostengono sia localizzata in un altro mondo, altri che sia una
terra perfetta, un posto dell’immaginazione. Alcuni dicono che fu un
luogo reale che ora non può essere trovato. Altri credono ci siano
delle aperture in quel mondo che ne permettono l’accesso. Qualunque
sia la verità, la ricerca di Shambala inizia tradizionalmente come
un viaggio esterno per diventare poi un viaggio di esplorazione
interna e di scoperta.
Citato da Michael Woods in: