La tappa odierna inizia subito con una ripida salita
senza tratti pianeggianti per un'ora o più ma un piccolo bhatti, non
sempre aperto, consente una sosta panoramica. Il Kang Garu si rivela
gradualmente aldilà del solco vallivo, mentre si superano due
chorten. A settentrione si apre un’altra valle, quasi parallela a
quella del torrente PHu, è quella del torrente Labse Khola e si
notano le vette che sembrano essere la sua testata.
Raggiungiamo un lungo muro con una porta (cd il
cancello Nar) e si continua a salire su un goth e una serie di
collezione di mani. Il sentiero curva attorno a un costolone,
offrendo viste fantastiche di Pisang Peak, e passa un altro chorten
a un muro e un cancello che impedisce la fuga agli yak di Nar. Prima
della porta, ora di lamiera, una serie di scalini permetteva ai
pedoni di valicare il nuro. Salire sul muro a un elaborato chorten
ottogonale (4140 m; N 28° 40.320', E 84° 12.475'), a circa
un’ora da Nar Phedi.
La EDT-LP segnala un bhatti (rifugio dei portatori)
accanto alla linea di dieci chorten (possibile campeggio). Il
sentiero è ora quasi pianeggiante con lievi saliscendi. Giriamo un
angolo e finalmente siamo in vista di Naar (4180m; N 28° 40.879',
E 84° 11.990') adagiato fra campi di orzo in una conca naturale.
Il grande villaggio offre diversi lodge, però l'unico
che è quasi sempre aperto è lo Shanti Lodge, ospitale ma
semplice con sei stanze, un bagno e un negozio che vende forniture
come i bar, snicker e tonno in scatola. I posti più semplici
includono il Karma Lodge in stile familiare di base e fumoso
e un lodge buono ma senza nome proprio sotto lo Shanti, tutti a un
minuto di cammino. Il campeggio si trova sopra le case vicino alla
scuola.
Naar vorrebbe significare il “luogo delle pecore blu”
è più grande di Phu, con circa sessantacinque case disposte su
varielterrazzamenti attorno a ruote di preghiera e piccole cappelle.
Una centralina ad ovest dell’insediamento garantisce elettricità e
una “tower” garantisce collegamenti telefonici. Se non fosse per
alcuni tetti di lamiera dipinti in blu, il villaggio mostra le linee
architettoniche dei villaggi tibetani della Himalaya con i tetti
piatti. Il Kang Garu e Pisang Peak dominano l'orizzonte.
I Nar-pa che incontriamo offrono una gamma di
abbigliamenti che va dagli anziani pastori che indossano la veste
tibetana tradizionale con chuba e stivali di feltro ai giovani con
code di cavallo e Ray Ban.
I quattro gompa Kagyud del villaggio meritano una
visita, anche se trovare le chiavi presso i quattro diversi custodi
può richiedere tempo. La immagine dell'attuale 16° Karmapa è comune
in Nar (il Karmapa è fuggito dal Tibet nel 1999, viaggiando in India
via Mustang e Manang).
Il Guru Choling Gompa è in alto sul villaggio,
più in basso il Samten Pelgye Ling racchiude alcune notevoli
vecchie statue e il Kunsel Dechen Choling Gompa nei campi
sotto il villaggio ha un grande fallo dipinto sul muro e un insolita
planimetria fuori centro. Il più recente il monastero è il Samdru
Choling, appena sotto la Shanti Lodge.
Secondo alcune guide di trekking, se non si ha in
programma di attraversare il Kang La, è possibile scendere a Koto in
una sola lunga giornata.