3) Kathmandu - Soti Khola
A gennaio 2021, i mezzi raggiungo Tatopani.
Tre-quattro ore circa di minubus o bus, questa la percorrenza sui 72 chilometri da Kathmandu a Benighat lungo la Tribhuvan Rajpath e la Prithvi Highway. La Tribhuvan Rajpath è una delle più vecchie "autostrade" del Nepal costruita dagli Indiani e dedicata al vecchio re la cui statua si intravede passando in un villaggio poco dopo la stazione delle comunicazioni internazionali. Lungo la strada si notava l'antica teleferica che univa Kathmandu al confine indiano. La teleferica venne usata fino a che la motorizzazione non ebbe il sopravvento. Uscendo dalla valle di Kathmandu la strada supera con nuovi tornanti il passo Chandragiri. L'autostrada prosegue fino a Naubise, a 26 chilometri dalla capitale, dove inizia la strada Ariniko Rajpath, costruita dai Cinesi. La Tribhuvan Rajpath continua da questo incrocio verso sud fino al confine indiano presso il paese di Birganji. La Prithvi Highway, costruita dai Cinesi, si snoda verso ovest lungo il Manesh Khola fino alla sua confluenza con il fiume Trisuli. Segue quindi la valle di questo importante fiume passando da Dhading, (dove si stacca una strada per Arughat abbastanza malmessa e raggiunge Benighat. Un nuovo ponte è stato costruito sul fiume Trisuli e prendiamo una strada molto molto dissestata che ci porta in alto per poi ridiscendere nuovamente fino al fondo valle ad Arughat Bazaar. Un tempo il trekking del Manaslu partiva da Arughat ma ora il tracciato di fondovalle prosegue su sterrato. Clicca sul rettangolo in alto a destra per allargare.
Distanza: 127,8 km Durata: 9 ore, 26 minuti e 34 secondi Velocità media: 13,5 km/h Altezza minima: 367 m Altezza massima: 1504 m Salita accumulata: 2261 m Discesa accumulata: 2960 m Hotel Manaslu & lodge +977 64-410006, Bamboo Cottage +977 981-8337445,
Con il bus pubblico proseguiamo sulla strada sterrata che nel futuro ha l'ambizioso progetto di arrivare in Tibet... Attorno a noi coltivazioni di riso sulle terrazze, fattorie sparse con le loro casupole di fango e terra ocra con il loro piccolo portico. Attraversiamo Mangaltar e giungiamo ad Archet (45' circa in jeep), per importanza il secondo bazaar della valle. Brahmini, Chhetri, Newar, Gurung e Kaamis compongono la popolazione di questo centro (due lodge). Il polveroso sterrato, pieno di buche e dossi, oltrepassa alcune cascate La strada sale e scende ed è possibile vedere già alcune carovane di muli. Soti (700 m) è circa a 1h30'/2h di jeep o bus e sicuramente il caldo si fa sentire sul bus pubblico che compie numerose fermate per caricare e scaricare passeggeri con i loro bagagli. La località era nota per le sorgenti cristalline e pozze naturali. Vi è una piccola centrale idroelettrica. Il toponimo indica il fiume, ma in realtà è ora un insediamento con spazi da campo e alcuni lodge come il Green Valley Hotel, ABC Lodge, Manaslu Lodge, Satkar Guest House, Sanyhaat.. Poiché il ponte per i veicoli non è ancora stato costruito, domani non ci resta che allacciare le pedule ed iniziare a camminare... Clicca sul rettangolo in alto a destra per allargare.
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