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5 - Sheki - (confine Georgia) - Goremi - Alaverdi - Telavi - Sighnaghi (convento di Bobde) - Tbilisi
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Mercoledì 3 luglio Oggi anticipiamo la colazione alle ore 6,30 in modo da lasciare l’albergo alle 7:30. Per arrivare a Lagodekhi dove vi è la frontiera con la Georgia impiegheremo circa 2,30 ore. Ora ci attende la lunga pratica burocratica dei controlli di frontiera che ci impegnerà per circa 1h e il cambio del bus e della guida che troveremo nel lato georgiano. Il confine viene attraversato a piedi lungo un percorso di circa 200 metri in lieve salita. Ci rimettiamo quindi in marcia diretti verso la Georgia orientale, nella regione di Kakheti (EDT-LP 104), disseminata di antichi vigneti. Continuando il viaggio verso Telavi visitiamo il complesso architettonico di Goremi (EDT-LP 108 Gremi) risalente al XVI secolo. La cittadella, distrutta dall'esercito dello Shah Abbas I nel 1615, fu a suo tempo residenza dei principi di Kakheti e vivace centro commerciale della Via della Seta ed era strutturata in tre parti principali: la Chiesa degli Arcangeli, la residenza reale e il quartiere commerciale. Al piano terra dell’adiacente torre palazzo c’è un piccolo museo con reperti storici e archeologici (della città nulla resta e si visita solo la Chiesa degli Arcangeli ndr). Giunti in prossimità di Alaverdi visitiamo la magnifica Cattedrale di Alaverdi (EDT-LP 107), brillante esempio di architettura medievale georgiana. Fu fatta erigere nell’XI secolo dal re Kvirike e con i suoi 50 m di altezza fu a lungo la più maestosa chiesa della Georgia con spazi interni molto ampi e armonici e notevoli dipinti di San Giorgio e della Vergine col bambino sopra l’altare. Interamente circondato da mura difensive il sito ospita anche un bagno termale, una torre campanaria, i sotterranei di una cantina e le rovine della residenza estiva del governatore locale. Anche il contesto panoramico con lo sfondo delle montagne del Tusheti, méta di bellissimi trekking, è molto suggestivo. Arrivo a Tbilisi e pernottamento.
Alternativa: Sheki - Lagodekhi - David Gareja-*** - Tbilisi - 260 kmGrotte in territorio azero. impossibile accedere dall'aprile 2019
Terminata la fatica dell’andata e del ritorno (per chi non vuole andare a piedi c’è un servizio taxi) ci rimettiamo in marcia verso il Convento di Davit Gareja (EDT- LP 113) risalente al VI secolo. Il convento è un complesso monastico ortodosso georgiano in parte scavato nella roccia ed in parte edificato, sulle pendici semidesertiche del monte Gareja, situato proprio al confine con le sconfinate pianure desertiche dell’Azerbaijan. Il complesso comprende centinaia di celle, chiese, cappelle, mense e locali di abitazione scavati nella roccia. Il Monastero di Lavra (EDT- LP 113) che è la base di partenza della camminata è tuttora abitato da alcuni monaci che vi risiedono in modo permanente. Il trekking ha una durata media di 2 ore e richiede una particolare attenzione in quanto in alcuni punti si cammina su pendii molto ripidi. Per la bellezza del panorama e per i numerosi affreschi che si ha modo di vedere è un’escursione da non perdere.
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Dalla relazione di Roberto Pierpaoli 2017
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