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17-26 aprile 2017

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Passeggiando per Algeri

Casbah - Qasba

La città vecchia e la fortezza araba (casbah) con viuzze strette e ripide scalinate. Nel 1992 la casbah di Algeri è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La Qasba di Algeri è un antico quartiere della città fondato sulle rovine della vecchia Icosium. Labirinto di vicoli e di case pittoresche, si tratta di una piccola città, costruita su una collina, che scende verso il mare.

La Qasba è divisa in due piccoli quartieri: la città alta e la città bassa. Qui vi si trovano mura e moschee del XVII secolo, quali la moschea di Ketchaoua (costruita nel 1794 da Dey Baba Hassan) e fiancheggiata da due minareti, la moschea el Djedid (costruita nel 1660, al tempo del regno turco) con la sua grande cupola ovoidale e le sue quattro cupolette, la moschea El Kébir (la più antica delle moschee, costruita dall'almoravide Yūsuf ibn Tāshfīn e più tardi ricostruita nel 1794) e la Moschea di Ali Betchnin (Raïs, 1623).

 

La Casbah nel cinema

La Qasba ha spesso costituito lo scenario suggestivo di film ambientati in Algeria, tra cui vanno ricordati:

Il bandito della Casbah, 1936, diretto da Julien Duvivier e interpretato da Jean Gabin;

Un'americana nella Casbah, 1938, diretto da John Cromwell e interpretato da Hedy Lamarr;

Totò le Mokò, 1949, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia e interpretato da Totò

La battaglia di Algeri, 1966, diretto da Gillo Pontecorvo e interpretato da Saadi Yacef e Jean Martin; (vedi anche le schede esterne sulla Guerra di Algeria in Rai Storia ed in Wikipedia)

Il primo uomo, 2011, diretto da Gianni Amelio e interpretato da Jacques Gamblin.

 

Moschea Ketchaoua

La Moschea Ketchaoua (in arabo: جامع كتشاوة, Djama' Ketchawa) costruita verso la fine del 700, dal Bey di Algeri, Baba Hassan. Il nome di questa moschea deriva del turco "keçi ova",che vuol dire "vassoio delle capre". Nel 1848, la moschea fu trasformata in cattedrale di Saint Philippe (San Filippo) dai francesi. La sua architettura originale fu un po' sfigurata dai francesi. Nel 1962, torna a essere una moschea, quando l'Algeria ottiene la sua indipendenza.

 

Jamaa-el-Jedid - Moschea Nuova o Mosquée de la Pêcherie

La moschea nuova (in arabo: الجامع الجديد, Jamaa-el-Jedid), chiamata anche moschea del mercato del pesce, risalente al XVII secolo con pianta a croce greca con un'ampia cupola bianca, quattro cupole minori negli angoli e un minareto. L'interno somiglia a quello della moschea grande.

Costruita in pietra, marmo, mattoni e intonaco. L'interno è realizzato in ceramica e legno, è una delle moschee storiche di Algeri. Si trova nel quartiere della Casbah nella parte bassa . Venne costruita nel 1660 dal dey Mustapha Pacha in stile moresco. La sua vicinanza al mare le ha guadagnato il soprannome Moschea della pesca.

G. Marçais . Manuel d'Art Musulman, T. 11 P. 789-792. A. Picard - Paris - 1926

 

Inscrizione sulla ogiva del du Mihrab

«لحمد لله وحده و صلى الله على سيدنا محمد اما بعد رحمكم الله قد اجتهد في بنيان هدا المسجد عبد الله اراجي عضو مولاه المجاهد ي سبيل الله الحاج الحبيب كان الله له عونا. »

«Lode a Dio unico. Che Dio allarghi le Sue grazie sul Signore nostro Mohammed. Dio vi dà la misericordia. Chi è stato responsabile, con zelo e diligenza, della costruzione di questa moschea, l'adoratore di Dio, che spera l'indulgenza del suo Maestro e si è dedicato alla guerra santa per amore di Dio, è El Hadj Habib, Dio lo aiuti»

 

Maqam Echahid - Memorial-du-Martyr - : مقام الشهيد‎)

Monumento commemorativo alla guerra d'indipendenza d'Algeria realizzato nel 1981-1982.

(in arabo: مقام الشهيد‎) è un monumento commemorativo alla guerra d'indipendenza d'Algeria realizzato nel 1981-1982. Il monumento è stato inaugurato dal presidente algerino Chadli Bendjedid nel febbraio 1986.

 

Jamaa-el-Kebir - Grande Moschea

La grande moschea (in arabo: الجامع الكبير, Jamaa-el-Kebir), tradizionalmente ritenuta la moschea più antica di Algeri. Sul pulpito (in arabo: منبر, minbar) vi è un'iscrizione che attesta l'esistenza dell'edificio nel 1018. Il minareto fu costruito da Abu Tachfin, sultano di Tlemcen, nel 1324. L'interno della moschea è a pianta quadra e diviso in navate da colonne unite con archi moreschi. È sede di un'importante scuola di teologia sunnita.

 

Altri luoghi

Qasr Ar-riyyas - Bastion 23

La Bastion 23 (in arabo: Qasr Ar-riyyas) è una fortezza turca, e residenza degli ammiragli algerini durante l'epoca ottomana.

 

Notre Dame d'Afrique

Notre Dame d'Afrique, chiesa cattolica completata nel 1872.

 

Jardin d'Essai

Jardin d'Essai, un parco e giardino botanico di circa 80 ettari creato su un terreno paludoso la cui umidità favorisce la crescita di piante tropicali che costeggiano gli ampi viali. Ospita anche un piccolo giardino zoologico.

 

Villa Abd-el-Tif

Villa Abd-el-Tif, nelle altezze del Jardin d'Essai, una volta residenza del bey e durante il periodo francese riservata agli artisti titolari del premio della villa Abd-el-Tif, tra i quali Maurice Boitel.

 

Djamaa el Djazair

La Djamaa el Djazair (Moschea di Algeria), a volte Moschea di Bouteflika o semplicemente Moschea Bouteflika) è una gigantesca moschea in corso di realizzazione; una volta realizzato diventerà la terza più grande moschea del mondo (dopo la Masjid al-Haram di La Mecca e la Moschea del Profeta di Medina).

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