4. Syaprubesi - Lama Hotel
Esiste un percorso più diretto e con meno saliscendi, ma poco utilizzato, che parte dall’insediamento della antica Syapro Besi e prosegue sulla sponda settentrionale, attraversando nuovamente il fiume su un ponte di tronchi dopo circa un’ora di cammino. Prima di scegliere questo secondo itinerario, informatevi se il secondo ponte è sempre al suo posto.
Dopo circa 30 minuti di cammino, nelle vicinanze del Tibetan Camp, si passa sulla sponda meridionale del fiume tramite un altro ponte sospeso in metallo e ci si immette sulla traccia della carrozzabile che risalirà la valle. In corrispondenza di alcuni lodge sulla destra orografica un ponte di legno congiunge le due rive (forse è il vecchio sentiero accennato prima). Un cancello dovrebbe bloccare il transito ed un cartello avverte del divieto di seguire la carrozzabile in costruzione ma non vi è alternativa. Ad ogni modo, al momento del nostro passaggio (2019), i lavori terminano dopo circa un chilometro. "Dopo aver fiancheggiato tutto l'abitati di Syabru e lasciandolo alla vostra sinistra,, si discende fino ad un ponte su di un affluente del Langtang che si raggiunge dopo circa 40 minuti e quindi, dopo un breve tratto in salta, si perde rapidamente quota fino a 1.640 metri del fiume Langtand stesso. La gola che il fiume forma in questo tratto è veramente impressionante sia per la ristrettezza che per la verticalità delle montagne; interessante è anche osservare la differenza di vegetazione che è assai lussureggiante nel versante sud dove il sole riesce a penetrare solo pr poco tempo nel corso della giornata, in contrasto con la sponda nord assai più arida. Una volta raggiunto il fiume, circa un'ora e mezza dopo Syabru, il sentiero si mantiene sul versante sinistro del fiume e si snoda su di un terreno molto accidentato, in un continuo susseguirsi di saliscendi: per circa un'ora e quaranta minuti si cammina in una foresta assai umida e talmente fitta che è quasi impossibile vedere il cielo. infine il Langtang viene attraversato a 2.040m su di un ponte. Da Nepal Itinerari... Stefano Guidi sul Langtang 1983
Il trekking diventa ora una piacevole camminata sotto gli alberi, con tante scimmie langur tra i rami; si oltrepassano un ponte sospeso una piccola cascata e alcuni bhatti (locande di paese) sulle rive del torrente a Doman (1680 m) preceduta da un ponte sospeso (nel 2019 la parte iniziale era inclinata). River View Hotel. Il sentiero attacca poi una ripida salita per 15’ lungo un crinale roccioso fino all’incrocio con il sentiero proveniente dall’alto da Thulo Syabru e segnalato da un cippo di cemento dipinto di giallo con indicate quota e direzioni. Sul cippo è indicata una quota di 1.617m ma la LP riporta 1730m (28°09.038', 085°22421'). Se si arriva in senso inverso da Gosainkund, in questo punto si può imboccare il trekking il Langtang. La foresta è piena di uccelli e di molte specie di fauna selvatica: la martora dalla gola gialla, il cinghiale, l’entello, il panda rosso e l’orso nero himalayano. La lunga salita nella foresta supera cascate, i due semplici lodge di Pairo (1.800 m), (Namaste Guest House) un termine che significa ‘frana’ e che alcune mappe è indicato come Hot Spring ed in effetti vi è una piccola sorgente termale presso la riva. Si arriva alle baracche di Bamboo, un gruppo di sistemazioni a 1930 m di quota nessuna delle quali è, ad onor del vero, costruita in bamboo. (Tibet Guest House). Sulla sponda opposta del fiume si notano le rocciose pareti verticali. Oltre Bamboo (che è una tappa perfetta per il pranzo) il sentiero attraversa il Dangdung Khola, poi si inerpica fino a un ponte in acciaio sospeso sul Langtang Khola a 2000 m con un punto di ristoro detto Lantang Bridge. Sulla sponda settentrionale del Langtang Khola, il tracciato sale costeggiando una serie di cascate che si gettano tra massi delle dimensioni di una casa. Su questa sponda del fiume la foresta è meno fitta e più arida, e comprende soprattutto macchie di querce, cactus e tsughe, mentre la vegetazione della foresta umida si caratterizza soprattutto per i grandi pini sulla ombrosa sponda meridionale. Passata Riverside (Hotel Langtang View, Hotel Ganesh View Lodge +977 10-670057; 28.15613, 85.41077), una ripida salita lungo un terreno franoso porta a Rimche (Renche) disposto fra i 2.400m ed i 2.470m, dove si può imboccare un percorso alternativo per fare ritorno a Syabrubesi via Sherpagaon (Hotel Langtang View, Hotel Ganesh View Lodge).. Nei canaloni sul pendio opposto a Rimche, può capitare di scorgere esemplari di tahr, Hemitragus jemlaicus. Il tahr (o thar) dell'Himalaya (Hemitragus jemlahicus) è un grosso ungulato strettamente imparentato con la capra selvatica. È originario delle colline rocciose e boscose e delle pendici montuose dell'Himalaya, dall'Asia Centrale e dal Kashmir settentrionale fino alla Cina. Trascorre i mesi estivi pascolando ad altitudini più elevate, per poi scendere ad altitudini inferiori e formare gruppi misti di maschi e femmine in inverno. La sua scoperta si deve a Charles Hamilton Smith ed una sua prima descrizione compare già nella monumentale opera Regne animal di Cuvier (1827). Il sentiero principale a questo punto sale e poi scende dolcemente fino all’agglomerato composto da una mezza dozzina di lodge a Changtang (Changdam ), noto come Lama Hotel (2.480m 28°09'41.6"N 85°25'48.3"E). Alloggiare a Changdam - Lama Hotel
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Syarpagaon, the next village, was the last of the lowland villages, where they have few cattle but lots of goats, and where maize is grown in tiny terraced fields. At Langtang village, 3,OOO ft. higher, we were to find a different economy. From Syarpagaon the track plunged down to the river bank into gloomy rain forest. Among many strange trees the familiar oaks, maples and firs themselves looked exotic, festooned as they were with lichen, moss, ferns and orchids. The steeper south bank had a dense stand ofbamboos. Judging from the vegetation we thought that the lateral valleys received more rain than the north and south trough of the main Trisuli. From mixed forest we passed to pure pine and then to grassy glades surrounded with roses, pink and white cotoneaster, and orange berberis. The valley opened out but its high and steep sides shut out the snow mountains lying immediately above. H.W Tilman, Nepal Himalaya, OUP 1952.
La spedizione di Tilman nel 1949
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