La regione del Sind, ad oriente dell'Indo presenta molti aspetti interessanti. In un deserto di 28.000 km2 vive una popolazione in gran parte induista. La situazione strategica creata dalla spartizione del deserto fra Pakistan ed India ha purtroppo introdotto la motorizzazione in un ambiente intatto dove il ritmo di vita risaliva ancora a tempi medioevali. Gli abitanti vivono in villaggi chiamati goth, formati da capanne circolari con muri in fango e paglia. L'aspetto medioevale dei villaggi scompare e perde fascino quando passano per la strada i truk e le jeep. Generatori ed elettricità hanno ormai fatto la loro comparsa ma il progresso è lento ad arrivare. Le principali città sono Umarkot nel nord-ovest, Naukot ad occidente e Diplo a sud-ovest.
Il maggior centro abitato è Umerkot, a 160 chilometri da Hyderabad via Mirpur Khas (4h) (Mirpur è raggiungibile anche da Thatta). Umerkot vide nascere l'imperatore Akbar nel 1542 il cui padre, Humayun, fuggendo da Delhi conquistata da Sher Shah Suri, si rifugiò nel Sind. Il rajà locale lo ospitò senza riuscire ad aiutarlo nel sottomettere gli altri principi locali. Fu Akbar, nel 1592, a riconquistare il suo luogo natale ed ad incorporarlo, assieme a tutto il Sind ed al Beluchistan, nell'impero moghul. Nel forte sono esposti oggetti, manoscritti e miniature a lui appartenute.
Il deserto si stende anche a nord di Umerkot, si attraversano villaggi isolati prima di giungere a Khrokhropar, villaggio di frontiera dove un tempo si entrava in India. Altri percorsi sono possibili in varie direzioni. Verso Chachro (4h di pista) e Mithi (6 ore). Non è facile inoltrarsi nel deserto del Tharparkar, il solo mezzo sicuro è il GMC, un truk a sei ruote motrici, veicolo fuoristrada adatto anche a terreni sabbiosi. Il passaggio è scomodo, ci si deve sedere sul cassone stipati in mezzo agli altri viaggiatori.
Da Mirpur Khas la strada raggiunge anche Naukot (kem 508 da Hyderabad). Nei dintorni un forte e il mausoleo di Pir Razi Shah Likyarei, venerato da hindu e mussulmani. Altri 67 chilometri e si è a Mithi, dove si producono i coloratissimi «rilli». La cittadina è un mondo a sé stante, dove vivono in armonia musulmani ed Hindu, Rajput e Harijani.
Islamkot, 40 chilometri oltre, è un'antica città rajput qui spinti dall'espansionismo moghul. La zona è abitata da numerose tribù ognuna insediata in un goth: Abhe Ka Thar con i Bhell, Lornian con i Saba, Bhelwah con i Moro. Si potrebbe continuare verso le cittadine di Virawah, Nagar Parkar e Sami Ji Veri giungendo ai limiti delle paludi del Rann di Kutch dove si ebbero numerosi scontri nel corso delle guerre indo-pakistane e numerose sono le caserme. Spesso la zona viene chiusa agli stranieri.
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