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ricerca di: I narratori delle tavole - Libri recensiti: 8
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Sahara Vento, sabbia, solitudine di Boccazzi Cino In breve: "Forse ci sono altri deserti più temibili del Sahara... Ma il Sahara è il deserto, senza alcun paragone, e i viaggiatori europei che lo conoscono bene, i sahariani, hanno sempre rappresentato un'élite. Cino Boccazzi ha attraversato ventidue volte il Sahara e sta sempre progettando un nuovo viaggio. In questo suo ultimo libro ci sono storie terribili di eccidi e massacri, di militari francesi sgozzati dai tuareg e di torture, di rivolte sanguinose e di repressioni spietate". Ma anche "i preparativi all'alba quando i fuochi vengono spenti e all'orizzonte il sole diventa colore albicocca. Le dune che si susseguono come onde e il lento avanzare della carovana; le traversate di notte e gli incontri imprevedibili". (Dall'introduzione)
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In breve: Costantinopoli, 26 agosto 1896: un commando di armeni assale la Banca Ottomana. L'azione dimostrativa vuole richiamare l'attenzione delle potenze europee sulle richieste di riforme in favore della minoranza armena che il sultano Abdul Hamid II ha lasciato deluse.
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Il cammello battriano In viaggio lungo la via della seta di Malatesta Stefano
In breve: Per arrivarci Stefano Malatesta ha seguito le antiche strade carovaniere, sulle tracce di geografi, avventurieri e pellegrini. È stato a Kashgar, il più grande mercato dell'Asia centrale e nelle valli dell'Himalaya, dove è nato il mito di Shangri-là. Ha incontrato i cafiri dagli occhi azzurri e i nomadi kirghisi che cacciano con le aquile.
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Il grande mare di sabbia Storie del deserto di Malatesta Stefano In breve: "Il grande mare di sabbia" racchiude nelle sue pagine le avventure e gli avventurieri che hanno fatto l'epica delle grandi distese di sabbia. Malatesta narra di personaggi affascinanti: dal conte Laslo von Almasy, il paziente inglese, a Fabrizio Mori, l'archeologo che ha rivelato il meraviglioso ciclo delle pitture rupestri della Libia; da Wilfred Thesiger, il primo uomo che ha attraversato il Rub al-Khali, il deserto più spaventoso del mondo, a Piero Laureano, la persona che conosce tutti i segreti delle oasi; da Winston Churchill, che combatté nel deserto del Sudan contro i seguaci del Mahdi, ad Alexander Korda, che con il suo film, ha impresso a tutta una generazione l'immagine coloniale del deserto.
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Il napoletano che domò gli afghani di Malatesta Stefano In breve: Nel primo Ottocento, Peshawar era circondata da magnifiche, verdi campagne e abitata dai più riottosi, imprevedibili, anarchici, pericolosi individui, pronti a tagliare la gola per mezza rupia. Polverosa e caotica all'interno, la città era, esattamente come oggi, assolutamente ingovernabile. Un giorno, il geniale Ranjit Singh, il fondatore dell'impero sikh, pensò bene di nominare governatore della turbolenta città Abu Tabela, e per gli abitanti di Peshawar fu come essere governati di colpo da un Tamerlano, un Barbablù e un impalatore turco messi insieme.
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Il saggio di Bandiagara di Bâ Amadou Hampâté In breve: Non è facile per noi conoscere l'Africa coloniale dal punto di vista degli africani: possiamo leggere molte e belle ricerche antropologiche, nelle quali perché la cultura africana è ricostruita pur sempre attraverso il filtro del pensiero Occidentale. Il Saggio di Bandiagara, di Amadu Hampâté Ba, uno dei pochissimi narratori africani conosciuti in Europa, costituisce uno di questi rari esempi.
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L' ora del tramonto di Umrigar Thrity In breve: Bhima spazza il pavimento di una dimora nella quale resta un'estranea, mette in ordine divani su cui non può sedersi, lava bicchieri dai quali non le è permesso bere. Al di là, tuttavia, delle differenze di classe e cultura, Sera e Bhima sono intimamente legate dal loro destino di donne e da esperienze comuni che hanno segnato la loro vita, innanzitutto il matrimonio, cominciato per entrambe come una grande promessa e finito come una grande delusione.
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Le donne blu e altre storie esotiche di Boccazzi Cino In breve: I preparativi di viaggio all'alba, quando i fuochi vengono spenti e all'orizzonte il sole diventa colore albicocca; le dune che si susseguono come onde e il lento avanzare della carovana che proietta di sera ombre gigantesche sulla sabbia; le traversate di notte, per evitare il caldo, sotto un nero turchino, con le guide che si orientano meglio con le stelle che con la bussola; gli incontri imprevedibili e memorabili, con un capo tribù o con un viaggiatore europeo che si è perso; le bellissime donne tuareg, le donne blu, dagli occhi neri allungati, la pelle inverosimilmente liscia e le movenze morbide; le rivolte sanguinose; le repressioni spietate.
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