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Campo dopo Takhakour Partenza in direzione nord fra i canyon dell'Acacus. |
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Caposaldo libico di controllo costituito da un bidone in mezzo alla pista e da una persona in abiti civili. la pista corre su uno spazio abbastanza ampio (300 - 500 metri fra pareti di roccia. Incontriamo il bellissimo arco di Fozzigiaren, il più alto ed il più maestoso monumento naturale dell'Acacus. |
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Raggiungiamo un pozzo costituito da una pompa e da un piccolo orto, è il pozzo di Inn Hannia, crocevia di piste verso Serdeles, Ouan Kasa ed Anai. L'acqua esce un po' rossastra. Non ricordo se già esisteva la cisterna di metallo che ho trovato negli anni seguenti e che mi risulta esserci tutt'ora. Pieghiamo a nord est (forse est) ed entriamo nel dedalo di Uadi Teshuinat. L'agente politico ci conduce alla zeriba del custode. È l'accampamento dell'Amrar Hamdani Khali, capo dei Touareg dell'Acacus. Vi è una donna anziana nella zeriba e le donne del nostro gruppo si fanno fotografare assieme a lei. Attraversato per il largo il uadi in un punto in cui confluiscono vari canyon, incappiamo in un gruppo di olandesi, funzionari dell'ambasciata di Tripoli. Con loro vi à il custode. A noi lo presentano con il nome di Schebani ( a meno che non sia il nome del figlio che ingaggiamo per domani). L'ho incontrato ancora nel 97 e nel 2002. Schebani è la guida che ha accompagnato Mori. Il professore sarebbe stato qui pochi giorni fa. (Non so se sia quel Ajhi Amrà menzionato e fotografato in un articolo apparso sul "Corriere della sera" il 3/2/2002 dedicato all'Acacus) Inizia il pellegrinaggio di stazione in stazione. Ci spostiamo con le Toyota. Il volume di Mori "Tadrart Acacus" si rivela utile. Mi è stato segnalato dal prof. Anati di Capodiponte (BS) e Vittorio ne ha trovato una copia nella bibliot4ca della RAI. Riusciamo ad trovare informazioni sui vari siti e sopratutto a posizionarci. Spostandoci ci ritroviamo con tutto il gruppone che proviene da un altro canyon. Io con il pickup ed una Toyota sono arrivato in anticipo di qualche minuto e sembra che dalla casa del custode abbia tagliato attraverso altri canyon, fatto sta che il gruppo lo incrociamo trovandocelo di fronte e non da dietro. Mi perdo la scena più bella. quella riprodotta sulla copertina del volume di Baistrocchi, ma sto dormendo della grossa ed ho la febbre. |
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Finalmente si fa il campo! Il gruppo Traverso - Genova (oramai denominato gruppo B) sembra mostrare segni di insofferenza a queste visite museali. Abu sceglie per il campo una zona del uadi larga circa 300 metri e ci poniamo sotto una parete di roccia. Piero conferma la sua egemonia sulla cassa cucina. Per la prima volta dormo in tenda poiché sono distrutto. Piero, Bruna e marina continuano a dormire all'aperto. le altre coppie in camera doppia... Giornata di sole. Compagnia sempre piacevole. Turni di cucina invariati. Francesca promette che domani aiuterà a preparare la cena. |
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