Religione di stato
L’islam non è soltanto la religione dei cittadini sauditi; è la
religione in cui si identificano integralmente la società e lo
stato sauditi e che quindi influisce su ogni aspetto della vita.
Ufficialmente tutti i cittadini diti sono musulmani. Circa
il 10-15% è composto
da sciiti, prevalentemente concentrati
nella Provincia Orientale. In Arabia Saudita
è severamente vietata la pratica di altre religioni,
e ai non musulmani è preclusa perfino
la possibilità di essere sepolti entro i confini
del regno.
Islam wahhabita
La forma di ortodossia islamica seguita in Arabia Saudita è il
wahhabismo (un ramo dell’hanbalismo, la scuola d’interpretazione
‘letteralista’ dell’islam), che prende il nome dal teologo
Mohammed ibn Abd al Wahhab, vissuto nel XVIII secolo. La
dottrina wahhabita predica il ritorno alla purezza araba
dell’islam e il rifiuto del sufismo e delle influenze turche e
soprattutto persiane sul pensiero e sulla pratica dell’islam.
Al centro del credo wahhabita ci sono
la denuncia di tutte le forme di mediazione
tra Allah e i credenti e la riaffermazione
rigorosa del tawhid (l’unicità di Dio). Per i
wahhabiti soltanto il Corano, la Sunna (le
parole e le opere di Maometto) e le hadith
(le massime di Maometto) sono fonti accettabili
del sapere islamico. La preghiera comune
è considerata un dovere religioso e
le decisioni su questioni personali vengono
prese in base all’interpretazione della sharia’a
(legge islamica).