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il sito di marco vasta

lento pede ambulabis

Old Delhi
Delhi ] Fathepur Sikri ] Agra ]

Nuova Delhi ] [ Old Delhi ] I Moghul ]

Kathmandu

New Delhi

Old Delhi, sette città nella storia

Il clan Ghauhan dei Rajput governò la regione da Qila Rajpithora (la prima città di Delhi) che si trova a sud dell’attuale. Alla fine del 12° secolo essi furono rovesciati dai Musulmani che fondarono il Sultanato di Delhi con Qutb-ud-din Aibak, un ex schiavo. Egli distrusse 27 templi hindu e jainici e con il materiale asportato elevò Quwwat-ul-Islam (potenza dell’Islam), prima moschea dell’India, ed il fantastico Qutb Minar. La torre è alta 72 metri e mezzo. Venne chiusa al pubblico dopo che decine di scolari in visita morirono travolti da compagni irrequieti. Nel cortile c’è una colonna di ferro di 2000 anni fa. Volgetele le spalle e tentate di abbracciarla: buona fortuna! Alaudin conquistò Delhi nel 13° secolo. Soppiantò la dinastia precedente instaurando quella degli Hiliji e fondò Siri (la seconda città) come propria capitale. L’ampia riserva d’acqua Hauz Khan si trova ad ovest di Delhi (non merita una visita). Seguì la dinastia Tughluq ed il primo sultano, Ghiyasuddin fondò la terza città: Tugluqabad a sud est di Siri, con una imponente cerchia di mura in cui si aprivano 213 porte. A sud di Tugluqabad si trova Surai Kund, ampio anfiteatro rajput, ed a nord è stata trovata un’iscrizione rupestre voluta dall’imperatore Ashoka (273-236 a.C.).

Il sultano fu ucciso dal figlio Mahammad che costruì Jahanapanath (la quarta città) di poco ad oriente di Qila Rajpithora. La capitale rimase però a Tugluqabad, anche poiché il sultano tentò di trasferire la popolazione di Delhi nella regione del Maharashtra che voleva annettere al sultanato. L’operazione fallì. Nel 1351 gli successe Feroz Khan che costruì una grande capitale, Ferozabad (la quinta città), il cui centro si trova più a nord lungo le rive del Yamuna. Qui si trova la colonna di Ashoka che riporta gli editti del grande sovrano buddhista. Non lontano si trovano il monumento commemorativo di Mahatma Gandhi e quello di Indira Gandhi (ricordo che non sono parenti).

Ai Tughluq succedettero le dinastie Sayid (1414-44) e Lodi (1451-1526). Essi non costruirono nuove città, ma abbellirono le precedenti con le loro tombe circondate da ampi giardini racchiusi fra alte nura. I Giardini Lodi, inglobati in New Delhi, sono un quartiere ricco di mausolei. Alcune tombe sono dei veri e propri palazzi ed alcune vennero usate, nei primi decenni del 1800, come residenze inglesi. La tomba di Safdar Jang (visir di un imperatore moghul) è una delle tombe che più si accostano all’architettura dei Moghul. Nei pressi di Lodi Road è interessante il quartiere medioevale di Nizamuddin, cresciuto attorno alla tomba di Hazrat Nizamuddin, santo sufi, che richiama una corte dei miracoli di mendicanti. Sull’altro lato di Matura Road, imponente la tomba di Humayun, l’imperatore che fondò Dinpanah (la sesta città). Essa fu subito distrutta da Sher Shaha che sulle sue ceneri elevò Purana Qila (il forte vecchio). Sotto di essa vi sarebbe uno degli insediamenti originari di Delhi risalente al 1.000. a.C. Nei dintorni Khairul Manazil Masjid è una moschea del 16° secolo. Poco più in là la tomba di Humayun. Gli imperatori Akbar, Jahanjir risiedettero ad Agra. Nel 1638 Shaha Jahan tornò a Delhi e fondò la nuova capitale (la settima città) vicino alla vecchia Ferozabad. Shahajahanabad è l’attuale Old Delhi. Una città viva, funestata negtli ultimi anni da scontri religiosi essendo abitata da Musulmani. Se il clima è tranquillo ci si può inoltrare in Chandini Chowk, l’incrocio illuminato dalla luna, enorme e brulicante mercato, un tempo il più grande bazar dell’oriente.

Il forte Rosso nel 1895

Obbligatoria una visita alla Jama Masjiid ed al forte rosso. La Jama Masjiid, la moschea del venerdì, è la più grande dell’India. Venne costruita fra il 1644 ed il 1658, essa richiama nelle linee la coeva moschea di Latore. Nel grande complesso possono pregare oltre cinquantamila fedeli. L’impianto del Lal Qila - Forte rosso, è uguale al Forte Rosso di Lahore ed al Forte Rosso di Agra, ma quest’ultimo è ben più interessante. Musei Numerosi e di vario genere. Il Museo Nazionale in Janapath (a sud di Rajpath), ospita una raccolta di arte indiana di importanza storica, oltre a reperti archeologici. La raccolta venne costituita nel 1950 e costituisce un buon approccio alla variegata ricchezza dell’arte indiana. Oltre a stupende collezioni di miniature segnalo la raccolta di sir Marc Aurel Stein, saccheggiata lungo la Via della Seta. Nel contiguo edificio ha sede l’Archaelogical Survey of India - ASI). La National Gallery of Modern Art ospita mostre contemporanee ed, al piano superiore esposizione dei fratelli Th e W. Danielle e della scuola del Bengala. Gli appassionati di fermodellistica non trascurino il Rail Transport Museum con raccolta di locomotive a vapore del celeberrimo servizio ferroviario indiano

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