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5. Pitam Deorali - Forest Camp - Low Camp
Alba sulla pianura
Tappa lunga dodici chilometri, suggestiva e panoramica. Fra i lodge del villaggio un cartello dell'ACAP indicata il sentiero, peraltro evidente. Chi avesse dormito nei lodge più in basso, calcoli qualche minuto in più. Pitam Deurali è di fatto quasi pianeggiante per quasi un chilometro, poi dai lodge superiori lasciamo il percorso in comune con il trekking principale dell'Annapurna B.C. e seguiamo la dorsale boscosa verso Forest Camp ed il c.d. Low Camp, méta della giornata. La tappa è relativamente lunga: se il dislivello netto è di quasi 900 metri, la salita accumulata è di quasi 1.300 metri e le discese assommano a 460 metri. Si può spezzare la tappa dormendo a Mushalbari o al Forest Camp. La camminata si immerge nella natura selvaggia che predomina e lasciamo dietro di noi turisti, altri trekker e gli abitanti dei villaggi. Entriamo in una foresta incantata di betulle, rododendri giganti, querce di montagna, aceri e cicuta. Se il tempo è sereno, durante il trekking ci saranno viste mozzafiato sulle montagne. Non stupitevi se i nepalesi chiamano la foresta "jungle". La passeggiata continua fra brevi radure e tratti di bosco di rododendri dapprima con un leggero strappo, poi con una graduale salita. È una foresta molto fitta dove si vede a malapena il cielo con sfumature diverse. Passiamo vari lodge, bhatti e tea house:, alcune isolate, altre vicine fra loro, costruite una accanto all'altra. Dopo circa due chilometri, le serie di scalini si interrompono e si scende sulla nostra sinistra sul versante occidentale ad una radura (2.530m) con un piccolo stagno (abbeveratoio) e dove sorge un piccolo bhatti. Il cammino riprende in costa per poi alzarsi aggirando un poggio ed affacciandosi sul versante orientale. Vi sono un paio di lodge sul c.d. pascolo di Dudh Kharka (malga latte) a 2.530m. Proseguiamo ancora in salita fino a 2.590m per affacciarci poco più in basso sul poggio di Mushalbari (2.540m) con il Mardi Himal Hotel Demand & Resturant, da cui si intravvede in basso verso sinistra il Forest Camp e a settentrione si notano sulla dorsale in lontananza gli insediamenti di Badal Danda (un tempo chiamato Middle Camp) ed addirittura il c.d. High Camp. È un paesaggio, una delizia per gli occhi e i sensi. Lungo il percorso troviamo degli spiazzi tra la rigogliosa vegetazione da cui godiamo di splendidi scorci panoramici. Scesi dal dosso di Mushalbari attraverso la "jungla", raggiungiamo la località Forest Camp (2.439m, su alcuni siti erroneamente a 2,600 m) con una mezza dozzina di sistemazioni. A differenza di Pothana ed Pitam Deorali, Forest Camp non è un vero villaggio, ma fondamentalmente solo alloggi costruiti per i turisti, non ci sono persone locali che ci vivono permanentemente.
Dormire al Forest Camp
Il piccolo agglomerato è ospitale e gradevole, ha un grande prato su una sella fra le due vallate e che invita a sdraiarsi e godersi il panorama (in perodo monsonico le nostre amiche sanguisughe vagano libere ed è meglio non farlo). Possiamo fermarci qui oppure proseguire per il Low Camp distante altri tre chilometri di salita. Per chi è lento o vuole affaticarsi meno, il tratto Forest Camp - Low Camp può essere considerato una tratta a parte ed è illustrata meglio nella pagina seguente. Ancora una volta incontriamo tratti di sentiero su terra battuta alternati a gradini e oltrepassando il lodge Rest Camp a 2.590m. Ora ci si teniamo sul pendio della dorsale che qui è chiamata dai locali Manjh Danda e che degrada a est verso la valle del Mardi Khola tenendo si talvolta in mezza costa e finalmente sbuchiamo sulla spianata occupata dai lodge.
Dormire al Low Camp
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